albodella
|
domenica 1 dicembre 2013
|
gara per denigrare l'america
|
|
|
|
Dopo aver letto recensioni entusiastiche di questo film mi aspettavo molto ma molto di piu,metto questo film sullo stesso piano di coogan(brad pitt)cioè bello dal punto di vista recitativo e diretto molto bene ma con una recitazione scolastica e personaggi delineati e cattivi stile tarantino cioè comici ma spietati ma stavolta con un finale che non capisco,notare il dito della ragazza che prima toglie il dito dal grilletto e poi lo rimette significato?
|
|
[+] lascia un commento a albodella »
[ - ] lascia un commento a albodella »
|
|
d'accordo? |
|
iankenobi
|
mercoledì 6 novembre 2013
|
william friedkin
|
|
|
|
Non si puo' non rimanere ammirati quando una vecchia volpe come william friedkin,il padre dell'esorcista,che da quarant'anni a questa parte tutti copiano,riesce a far un film giovane,vibrante,neroe assolutamente politically incorrect.
Quanti registi con meta' deglia anni di questo regista,sono gia' nati vecchi e lui riesce invece a reinventarsi per raccontarci,la storia di una famiglia che piu' difunctional di cosi' non potrebbe essere.
Una famiglia che er una cifra irrisoria,ma che a loro sembra enorme tanto da dividerla tra tutti i membri,assolda un killer per uccidere la stessa madre e intascare la polizza sulla vita.
Il regista non ci fa' mancare niente,omicidi,pedofilia,esseri umani che forse non hanno neanche il diritto di essere chiamati tali,ma resi con uno humor nero devastante.
[+]
Non si puo' non rimanere ammirati quando una vecchia volpe come william friedkin,il padre dell'esorcista,che da quarant'anni a questa parte tutti copiano,riesce a far un film giovane,vibrante,neroe assolutamente politically incorrect.
Quanti registi con meta' deglia anni di questo regista,sono gia' nati vecchi e lui riesce invece a reinventarsi per raccontarci,la storia di una famiglia che piu' difunctional di cosi' non potrebbe essere.
Una famiglia che er una cifra irrisoria,ma che a loro sembra enorme tanto da dividerla tra tutti i membri,assolda un killer per uccidere la stessa madre e intascare la polizza sulla vita.
Il regista non ci fa' mancare niente,omicidi,pedofilia,esseri umani che forse non hanno neanche il diritto di essere chiamati tali,ma resi con uno humor nero devastante.
Sottolinerei la performance di matthew mcconaughey,che sembra avviato verso l'apice della sua carriera finora in ombra e che ora sta' esplodendo in prestazioni sempre piu' convincenti.
Qui e' veramente l'anima del film,un personaggio mefistofelico reso talmente bene che quasi lo ami.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a iankenobi »
[ - ] lascia un commento a iankenobi »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
venerdì 18 ottobre 2013
|
friedkin il re del noir!
|
|
|
|
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), detective con questa piccola attività collaterale. Tuttavia vengono tutti ingannati e a loro volta cercano di ingannarsi: il massacro sarà inevitabile. Tratto dall’opera teatrale (1993) del premio Pulitzer Tracy Letts, anche sceneggiatrice, presentato in concorso a Venezia 2011, quando vinse Faust, ma distribuito solo nell’autunno 2012, a poche ore dalla prima al festival veneziano era già diventato un cult del noir, dove tutto, persino una coscia di pollo, succhiata avidamente, può diventare qualcosa di osceno, violentissimo e terribile.
[+]
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), detective con questa piccola attività collaterale. Tuttavia vengono tutti ingannati e a loro volta cercano di ingannarsi: il massacro sarà inevitabile. Tratto dall’opera teatrale (1993) del premio Pulitzer Tracy Letts, anche sceneggiatrice, presentato in concorso a Venezia 2011, quando vinse Faust, ma distribuito solo nell’autunno 2012, a poche ore dalla prima al festival veneziano era già diventato un cult del noir, dove tutto, persino una coscia di pollo, succhiata avidamente, può diventare qualcosa di osceno, violentissimo e terribile. È il miglior Friedkin da molti anni, forse persino dai tempi de Il braccio violento della legge. Il regista ha sempre avuto una fama: fare generalmente film violenti e con alcune scene oscene, ebbene in questo film Friedkin non si può dire che non abbia mantenuto le aspettative. È infatti probabilmente il film più violento da parecchi anni, con alcune sequenze veramente inguardabili, vedi il pestaggio di Chris e soprattutto il massacro finale nella casa (di lamiera, ovviamente). È grottesco, fa ridere, nel finale commuove addirittura, con Joe che si gusta l’avere finalmente una famiglia. Ricorda abbastanza i Coen prima maniera, per violenza, trama, scrittura e regia, che per rendere più sconvolgente la violenza usa spesso l’inquadratura fissa. Il sangue non manca, il nudo neppure, il sesso tantomeno, ma il ritratto del Texas che ci lascia il regista è degno dello stesso podio dei Coen e Tarantino. Inoltre non si può non restare sconvolti dalla eccezionale bravura proprio di McConaughey, belloccio da commedia romantica, che qui disegna un killer psicopatico memorabile, comunque tutti gli altri; dal giovane Hirsch (Into the Wild-Nelle terre selvagge), all’idiota Haden Church, alla sensualissima Gershon, fino alla giovane Temple, la “Cenerentola” del film, che solo nel finale riesce a sfogare la sua sottomissione perenne; non sono da meno. Sconvolgente, ma assolutamente da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
stefano bruzzone
|
giovedì 12 settembre 2013
|
quattro stelle?????
|
|
|
|
mi chiedo come abbia potuto il sig. Gabriele Niola, nella sua recensione su my movies, dare 4 stelle dico 4, tante quante il padrino, ad un film come questo definendolo addirittura "stile Tarantino"...ma per favore, non scherziamo. Killer joe è di una pochezza disarmante sia in termini di sceneggiatura che tutto il resto. in questo film gli eventi accadono senza una spiegazione logica e francamente è grottesco che uno sbandato con 6000 dollari di debito con un allibratore, per quanto sbandato sia, ingaggi un killer, che di giorno fa il poliziotto pensate, per uccidere la madre e incassare 50 mila dollari di assicurazione...25mila dei quali deve darli al killer e il resto dividere con quell'idiota (si si nel vero senso della parola) del padre, con una sorella fulminata e con la compagna del padre.
[+]
mi chiedo come abbia potuto il sig. Gabriele Niola, nella sua recensione su my movies, dare 4 stelle dico 4, tante quante il padrino, ad un film come questo definendolo addirittura "stile Tarantino"...ma per favore, non scherziamo. Killer joe è di una pochezza disarmante sia in termini di sceneggiatura che tutto il resto. in questo film gli eventi accadono senza una spiegazione logica e francamente è grottesco che uno sbandato con 6000 dollari di debito con un allibratore, per quanto sbandato sia, ingaggi un killer, che di giorno fa il poliziotto pensate, per uccidere la madre e incassare 50 mila dollari di assicurazione...25mila dei quali deve darli al killer e il resto dividere con quell'idiota (si si nel vero senso della parola) del padre, con una sorella fulminata e con la compagna del padre. ma su dai....titolo adatto? Che pasticcio Killer Joe. perdibile.
Voto: 4
[-]
[+] intenditore
(di albodella)
[ - ] intenditore
|
|
[+] lascia un commento a stefano bruzzone »
[ - ] lascia un commento a stefano bruzzone »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
mercoledì 10 luglio 2013
|
una maldestra pellicola in stile tarantino
|
|
|
|
Dallas. Un poliziotto locale arrotonda il suo stipendio svolgendo il ruolo di killer a pagamento. Un giorno viene contattato da una famiglia disastrata che vuole riscuotere i soldi della polizza sulla vita della madre. Il tutto però finirà per degenerare.
Mettiamola così: questo film si può tranquillamente derubricare alla categoria scimmiottamento di Tarantino. Infatti non basta impostare una sceneggiatura alla Tarantino per ottenerne i medesimi effetti. Questo perchè servono un valido cast, humor nero, una bella colonna sonora e tanto altro. Quì, fatta eccezione per la straordinaria e cupissima interpretazione di un mefistofelico McConaughey, c'è poca carne al fuoco.
[+]
Dallas. Un poliziotto locale arrotonda il suo stipendio svolgendo il ruolo di killer a pagamento. Un giorno viene contattato da una famiglia disastrata che vuole riscuotere i soldi della polizza sulla vita della madre. Il tutto però finirà per degenerare.
Mettiamola così: questo film si può tranquillamente derubricare alla categoria scimmiottamento di Tarantino. Infatti non basta impostare una sceneggiatura alla Tarantino per ottenerne i medesimi effetti. Questo perchè servono un valido cast, humor nero, una bella colonna sonora e tanto altro. Quì, fatta eccezione per la straordinaria e cupissima interpretazione di un mefistofelico McConaughey, c'è poca carne al fuoco. Certo abbiamo l'ambientazione nei bassifondi della città di Dallas con una famiglia a dir poco improponibile: il padre capisce poco o nulla e la moglie ne approfitta appena può per scappare dall'amante, il figlio è un delinquente fallito e la figlia vive in un mondo tutto suo. L'arrivo di Joe nella casa porterà inimmaginabili e improponibili sconvolgimenti con momenti che secondo le intenzioni del regista dovrebbero sconvolgere lo spettatore invece gli provocano quasi un riso involontario. Certo magari il regista non andava in cerca di verosomiglianza ma anche così il film risulta difficilmente digeribile pieno com'è di scene di inutile violenza, pseudo humor e un finale raccapricciante. Insomma un film che tenta di replicare lo stile di Tarantino ma rimane distante quasi quanto la distranza che separa la Terra dalla Luna. A dir poco inguardabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
mercoledì 1 maggio 2013
|
killer joe di william friedkin - da non perdere
|
|
|
|
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), detective con questa piccola attività collaterale. Tuttavia vengono tutti ingannati e a loro volta cercano di ingannarsi: il massacro sarà inevitabile. Tratto dall’opera teatrale del premio Pulitzer Tracy Letts, anche sceneggiatore, presentato in concorso a Venezia 2011, quando vinse Faust, ma distribuito solo nell’autunno 2012, a poche ore dalla prima al festival veneziano era già diventato un cult del noir, dove tutto, persino una coscia di pollo, succhiata avidamente, può diventare qualcosa di osceno, violentissimo e terribile.
[+]
In Texas a Chris (Hirsch), spacciatore pasticcione, servono seimila dollari per ripagare la droga che la madre, con cui vive, ha venduto in segreto. Venuto a sapere che la madre ha un assicurazione sulla vita di cinquantamila dollari, decide, insieme al padre (Haden Church), alla matrigna (Gershon) e alla sorella Dottie (Temple), di ingaggiare un killer per ucciderla: Joe Cooper (McConaughey), detective con questa piccola attività collaterale. Tuttavia vengono tutti ingannati e a loro volta cercano di ingannarsi: il massacro sarà inevitabile. Tratto dall’opera teatrale del premio Pulitzer Tracy Letts, anche sceneggiatore, presentato in concorso a Venezia 2011, quando vinse Faust, ma distribuito solo nell’autunno 2012, a poche ore dalla prima al festival veneziano era già diventato un cult del noir, dove tutto, persino una coscia di pollo, succhiata avidamente, può diventare qualcosa di osceno, violentissimo e terribile. È il miglior Friedkin da molti anni, forse persino dai tempi de Il braccio violento della legge. Il regista ha sempre avuto una fama: fare generalmente film violenti e con alcune scene oscene, ebbene in questo film Friedkin non si può dire che non abbia mantenuto le aspettative. È infatti probabilmente il film più violento da parecchi anni, con alcune sequenze veramente inguardabili, vedi il pestaggio di Chris e soprattutto il massacro finale nella casa (di lamiera, ovviamente). È grottesco, fa ridere, nel finale commuove addirittura, con Joe che si gusta l’avere finalmente una famiglia. Ricorda abbastanza i Coen prima maniera, per violenza, trama, scrittura e regia, che per rendere più sconvolgente la violenza usa spesso l’inquadratura fissa. Il sangue non manca, il nudo neppure, il sesso tantomeno, ma il ritratto del Texas che ci lascia il regista è degno dello stesso podio dei Coen e Tarantino. Inoltre non si può non restare sconvolti dalla eccezionale bravura proprio di McConaughey, belloccio da commedia romantica, che qui disegna un killer psicopatico memorabile, comunque tutti gli altri; dal giovane Hirsch (Into the Wild-Nelle terre selvagge), all’idiota Haden Church, alla sensualissima Gershon, fino alla giovane Temple, la “Cenerentola” del film, che solo nel finale riesce a sfogare la sua sottomissione perenne; non sono da meno. Sconvolgente, ma assolutamente da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
de lorean
|
domenica 10 marzo 2013
|
friedkin? no impossibile
|
|
|
|
Un ragazzo ingaggia un killer per uccidere la propria madre e incassare l'assicurazione, ma non tutto va come dovrebbe e le cose si complicano. Personaggi squallidi, ambientazioni squallide.
Un pò di violenza, un pò di sangue e un pò di sesso non bastano a far decollare il film, manca la tensione che ci dovrebbe essere.
Sono lontanissimi i successi dell' Esorcista, Cruising e Vivere e morire a Los Angeles.
|
|
[+] lascia un commento a de lorean »
[ - ] lascia un commento a de lorean »
|
|
d'accordo? |
|
pensierocivile
|
mercoledì 20 febbraio 2013
|
un elogio alla diversità
|
|
|
|
Quando un autore ha la capacità di rinnovarsi continuamente, di affrontare ogni racconto con spirito nuovo e mostrando una vitalità folgorante, è un autore eccezionale. Friedkin è un autore eccezionale, a volte può appassionarsi a soggetti zoppicanti che solo la sua arte rende di livello superiore, ma quando gli elementi sono nel posto giusto, esplode la bellezza. KILLER JOE è un lampo, un ritratto ribelle e feroce, un elogio alla diversità, alle personalità distorte, un elogio all'arte stessa del racconto. Con difficoltà si riesce ad entrare nel clima della storia, con personaggi dalla psicologia difficile, dall'ambiente complesso, ma una volta coinvolti non se ne esce, si resta con gli occhi sbarrati fino al lungo finale travolgente.
[+]
Quando un autore ha la capacità di rinnovarsi continuamente, di affrontare ogni racconto con spirito nuovo e mostrando una vitalità folgorante, è un autore eccezionale. Friedkin è un autore eccezionale, a volte può appassionarsi a soggetti zoppicanti che solo la sua arte rende di livello superiore, ma quando gli elementi sono nel posto giusto, esplode la bellezza. KILLER JOE è un lampo, un ritratto ribelle e feroce, un elogio alla diversità, alle personalità distorte, un elogio all'arte stessa del racconto. Con difficoltà si riesce ad entrare nel clima della storia, con personaggi dalla psicologia difficile, dall'ambiente complesso, ma una volta coinvolti non se ne esce, si resta con gli occhi sbarrati fino al lungo finale travolgente. KILLER JOE si esplicita a meraviglia nell' apparizione del protagonista, in una manica di giacca che si sfila nel momento meno opportuno, in un cane che preannuncia sventura, in un "arto" di pollo che diviene strumento di tortura. Perfido in ogni frammento, McConaughey nel ruolo della vita, una regia in stato di grazia
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pensierocivile »
[ - ] lascia un commento a pensierocivile »
|
|
d'accordo? |
|
lindo
|
mercoledì 20 febbraio 2013
|
alpha dog
|
|
|
|
Filmetto che mi ha ricordato Alpha Dog, che tra l'altro ha lo stesso attore principale, non mi è dispiaciuto ma neanche appassionato, ho passato 1 ora e 33 minuti cosi'.. aspettando un po' di tensione ma che non è mai arrivata, pero' non posso dire che è un filmaccio.
da vedere 1 sola volta e poi dimenticare.
|
|
[+] lascia un commento a lindo »
[ - ] lascia un commento a lindo »
|
|
d'accordo? |
|
andsodeep
|
martedì 12 febbraio 2013
|
piccola nota
|
|
|
|
Solo una nota per il recensore: Tracy Letts è un uomo... mi chiedo come può aver pensato che una donna potesse scrivere una sceneggiatura del genere...
|
|
[+] lascia un commento a andsodeep »
[ - ] lascia un commento a andsodeep »
|
|
d'accordo? |
|
|