eugen
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martedì 19 dicembre 2023
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mundo dorado, pero...
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Decisamentq, in"Arthur"(Jason WIner, scritto da Jared Stern, Peter Baynhan, Steve Gordon, 2011, remake di un film di tren'tanni prima di Steve Gordon)di"dorado mundo"c'e'solo il cote'richezza a molte cifre in cui vive Arthur, il non piu'giovanissimo viveur, ricchissimo ma controllato dalla madre e da una"governante"(tata?) cosa che non gli impedisce stravizi di ogni tipo, RImasto orfnao di padre a 4 anni, sarebbe colui che eredita una ricchezza mliardaria, ma dovrebbe assumere la guida dell'azienda, cosa non gli va giu'per nulla. All'ultimatium della madre, che gli impone di sposarsi con una ragazza ricca anch'essa, che assumerebbe la guida dell'azienda gia'di suo(di lui, intendiamoci)padre al suo padre, risponde innamorandosi di una ragazza povera, che fa la guida e vorrebbe diventare scrittrice di libri per bambini.
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Decisamentq, in"Arthur"(Jason WIner, scritto da Jared Stern, Peter Baynhan, Steve Gordon, 2011, remake di un film di tren'tanni prima di Steve Gordon)di"dorado mundo"c'e'solo il cote'richezza a molte cifre in cui vive Arthur, il non piu'giovanissimo viveur, ricchissimo ma controllato dalla madre e da una"governante"(tata?) cosa che non gli impedisce stravizi di ogni tipo, RImasto orfnao di padre a 4 anni, sarebbe colui che eredita una ricchezza mliardaria, ma dovrebbe assumere la guida dell'azienda, cosa non gli va giu'per nulla. All'ultimatium della madre, che gli impone di sposarsi con una ragazza ricca anch'essa, che assumerebbe la guida dell'azienda gia'di suo(di lui, intendiamoci)padre al suo padre, risponde innamorandosi di una ragazza povera, che fa la guida e vorrebbe diventare scrittrice di libri per bambini. Ma le cose vanno in un senso diverso o meglio sembrano andare in tal senso, salvo che... Nel remake, rispetto all'oiriginale, si sono fatti pochi sforzi per rinnovare lo screenplay, anche se qualcosa comunque riesce e la"favola bella"della ricchezza che non e'tout court= felicita' in qualche modo decolla, anche se , come gia'accennato, il raffonrto con l'originale e'abbastan za impietso: Russell Brand si sforza di fare un"Dudley Moore"versione post .2000, ma l0intento riesce(per essere vuoni...)solo in parte. Bene Helen Mirren, tata, discrete Jennifer Garner, la"Promessa sposa"e Greta Gerwig, la sposa vera-senza rifare in alcun modo, bisogna ammerrere, "The Graduate"d'antan, dove il gigante Dustin Hoffman mettevaa in crisi un matiromoiio ipercoambinato... Eugen
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blanche
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venerdì 10 giugno 2022
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grande come sempre la mirren
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Questo film disporrebbe di un ottimo cast ed una migliore recensione se non fosse per l' escalation di smorfie labiali ad opera dei canotti sintetici e semoventi che la Jennifer Garner si ritrova attualmente al posto delle labbra.Ne risulta che anziché essere comica ,riesce ad offrire ,al massimo ,un interpretazione grottesca a tratti dal sapore vagamente burlesque,dell' improbabile versione di una femme fatale volitiva ,parvenue ed assolutamente demodé,come da copione. Quanto al resto del cast invece ,va riconosciuto che Russel e la Mirren riescono a salvare il film che altrimenti sarebbe da proscrivere.Grazie alla loro professionalità ,Jennifer a parte, varrebbe la pena di guardare questo film se si é in cerca del remake di una vecchia favola urbana a lieto fine.
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Questo film disporrebbe di un ottimo cast ed una migliore recensione se non fosse per l' escalation di smorfie labiali ad opera dei canotti sintetici e semoventi che la Jennifer Garner si ritrova attualmente al posto delle labbra.Ne risulta che anziché essere comica ,riesce ad offrire ,al massimo ,un interpretazione grottesca a tratti dal sapore vagamente burlesque,dell' improbabile versione di una femme fatale volitiva ,parvenue ed assolutamente demodé,come da copione. Quanto al resto del cast invece ,va riconosciuto che Russel e la Mirren riescono a salvare il film che altrimenti sarebbe da proscrivere.Grazie alla loro professionalità ,Jennifer a parte, varrebbe la pena di guardare questo film se si é in cerca del remake di una vecchia favola urbana a lieto fine.Davvero ammirevole Helen Mirren.Buona la scelta delle musiche ,ottima fotografia e apprezzabile la scenografia.
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alessandro.gm
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martedì 10 settembre 2019
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molto grazioso.
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pilota54
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venerdì 19 aprile 2019
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film carino. bravissima helen mirren
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Ho visto il film in TV (Sky) ieri sera e devo dire che inzialmente sambrava noioso, poco avvincente, ma in realtà è il secondo tempo quello che dona spessore a questa pellicola del 2011. Il film si regge peraltro in gran parte sulle eccellenti doti recitative di Helen Mirren (premio Oscar per "The Queen"). I due protagonisti sono bravi ma non eccezionali, piuttosto singolare lui, migliore quando deve fare l'ubriaco di quando fa il "sobrio".
La trama è nota perchè ricalca la prima edizione, quella del 1981 (protagonista Dudley Moore): un ricchissimo giovane vive tra improbabili auto noleggiate da compagnie cinematografiche, belle donne e alcool, senza un lavoro e senza compagna fissa.
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Ho visto il film in TV (Sky) ieri sera e devo dire che inzialmente sambrava noioso, poco avvincente, ma in realtà è il secondo tempo quello che dona spessore a questa pellicola del 2011. Il film si regge peraltro in gran parte sulle eccellenti doti recitative di Helen Mirren (premio Oscar per "The Queen"). I due protagonisti sono bravi ma non eccezionali, piuttosto singolare lui, migliore quando deve fare l'ubriaco di quando fa il "sobrio".
La trama è nota perchè ricalca la prima edizione, quella del 1981 (protagonista Dudley Moore): un ricchissimo giovane vive tra improbabili auto noleggiate da compagnie cinematografiche, belle donne e alcool, senza un lavoro e senza compagna fissa. La madre, imprenditrice di grande successo, è del tutto assente e lui è ancora sotto la "tutela" della Tata (Helen Mirren), che per 30 anni lo ha sempre amato e seguito come una vera mamma.
La madre vera a un certo punto decide che per il rampollo è ora di mettere la testa a posto e sposare un'altra ricca ereditiera, ma lui ha conosciuto la dolce Noemi, guida abusiva e aspirante scrittrice, si è innamorato di lei e non ha alcuna intenzione di accontentare la mamma. "Allora ti diseredo" la secca risposta della fredda genitrice. Arriva il "grande giorno", ma lui.............ok, non rivelo il finale.
Ripeto, Helen Mirren domina la scena, e a volte commuove, Russel Brand interpreta a modo suo il rampollo debosciato, in modo molto più convincente nel finale. Brava Jennifer Garner nel ruolo dell'opportunista cinica e avida fidanzata. Un film che per me vale la pena vedere, si passano due ore rilassate, con qualche risata e anche qualche momento di partecipazione emotiva.
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liuk!
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lunedì 8 aprile 2013
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remake riuscito
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Remake del premiato film del 1981 adeguato ad un contesto moderno. Anche in questa versione é presente un ottimo cast, misto tra nuove promesse e vecchie glorie, ed il taglio é maggiormente comico rispetto al passato. Il trio principale Brand - Gerwig - Garner da vita a situazioni grottesche veramente esilaranti che riescono nell'intento di far ridere, in piú occasioni, lo spettatore. Il personaggio della Mirren é meno riuscito e piú banale, sarebbe stato meglio puntare su una figura piú eccentrica, ma non stona nel complesso.
Una pellicola riuscita, ideale per farsi due risate, da valutare singolarmente senza confrontarlo con l'originale, che aveva un taglio differente, meno brillante.
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Remake del premiato film del 1981 adeguato ad un contesto moderno. Anche in questa versione é presente un ottimo cast, misto tra nuove promesse e vecchie glorie, ed il taglio é maggiormente comico rispetto al passato. Il trio principale Brand - Gerwig - Garner da vita a situazioni grottesche veramente esilaranti che riescono nell'intento di far ridere, in piú occasioni, lo spettatore. Il personaggio della Mirren é meno riuscito e piú banale, sarebbe stato meglio puntare su una figura piú eccentrica, ma non stona nel complesso.
Una pellicola riuscita, ideale per farsi due risate, da valutare singolarmente senza confrontarlo con l'originale, che aveva un taglio differente, meno brillante.
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cenox
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giovedì 20 settembre 2012
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quando i soldi non sono tutto..
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Brand interpreta Arturo, un miliardario americano (grazie all'eredità dei suoi genitori) immaturo, che al posto della madre è sempre stato accudito dalla sua inseparabile governante (Mirren) ed è sempre stato viziato, non esiste il no nella sua vita, che passa tra nottate di alcol e belle donne. La sua immensa casa, un palazzo intero, è il tripudio del kitsch, e solo da quella si può capire quanto lui sia rimasto un bambino che non sa nulla della vita reale. Quando sua mamma lo vincolerà ad un matrimonio combinato lui non ne vorrà sapere, e sarà proprio in quel momento che conoscerà un umile biondina che si innamorerà di lui e non del suo denaro, come mai era capitato prima.
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Brand interpreta Arturo, un miliardario americano (grazie all'eredità dei suoi genitori) immaturo, che al posto della madre è sempre stato accudito dalla sua inseparabile governante (Mirren) ed è sempre stato viziato, non esiste il no nella sua vita, che passa tra nottate di alcol e belle donne. La sua immensa casa, un palazzo intero, è il tripudio del kitsch, e solo da quella si può capire quanto lui sia rimasto un bambino che non sa nulla della vita reale. Quando sua mamma lo vincolerà ad un matrimonio combinato lui non ne vorrà sapere, e sarà proprio in quel momento che conoscerà un umile biondina che si innamorerà di lui e non del suo denaro, come mai era capitato prima. Ora verrà messo di fronte alla scelta tra l'amore della sua vita o la sua cospicua eredità...
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lety kant
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domenica 16 ottobre 2011
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il mondo dorato di artur bach!
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Che tipo quell'Arturo: scapestrato, folle, con un valore morale, che ha un non so che di Ottocentesco, ricorda quei vaghi personaggi dell'Inghilterra della Restaurazione, le tante tazzine da tè e le passeggiate in vestaglia.
Tutto questo mondo morale, interpretato dal folle per eccellenza: Russell Brand, il maritino debosciato della camaleontica Katy Perry. Arturo è il remake del più lontano film del 1981, vincitore del Golden Globe e incassò 82 milioni di dollari quell'anno, con il compianto Dudley Moore, che interpretava Artur Bach, e la sublime Liza Minnelli nel ruolo di Linda. Arturo è un giovane "billionaire" che non sa neanche che la parola "lavoro" esista in un dizionario; trascorre le sue giornate tra macchine di lusso, donne che puntano solo ai suoi soldi, il suo fantastico letto magnetico, senza dimenticare di far disperare la sua tata Hobson (la vincitrice dell'Oscar per "The Queen" Helen Mirren).
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Che tipo quell'Arturo: scapestrato, folle, con un valore morale, che ha un non so che di Ottocentesco, ricorda quei vaghi personaggi dell'Inghilterra della Restaurazione, le tante tazzine da tè e le passeggiate in vestaglia.
Tutto questo mondo morale, interpretato dal folle per eccellenza: Russell Brand, il maritino debosciato della camaleontica Katy Perry. Arturo è il remake del più lontano film del 1981, vincitore del Golden Globe e incassò 82 milioni di dollari quell'anno, con il compianto Dudley Moore, che interpretava Artur Bach, e la sublime Liza Minnelli nel ruolo di Linda. Arturo è un giovane "billionaire" che non sa neanche che la parola "lavoro" esista in un dizionario; trascorre le sue giornate tra macchine di lusso, donne che puntano solo ai suoi soldi, il suo fantastico letto magnetico, senza dimenticare di far disperare la sua tata Hobson (la vincitrice dell'Oscar per "The Queen" Helen Mirren). La sua morale è un pò quella di Mastro Don Gesualdo dunque: la religione della roba. Soldi, soldi e ancora soldi. Tutto ciò fin quando non conosce la dolce Naomi, che gli fa capire che i soldi fanno la felicità, ma non la corredano.
A prima vista può sembrare abbastanza superficiale, ma proseguendo nella visione, il film ha un certo fascino ed esprime emozioni particolari: l'affetto della tata verso il figlioccio, una gabbia dorata che ti dona il mondo, ma dimentica sempre qualcosa, e l'Amore, quello vero, che ti fa dimenticare chi tu sia stato per una vita. Grazie ad un cast di talenti interpretativi, tra cui la giovane e talentuosa Greta Gerwig, Arturo dimostra che a volte dobbiamo imparare ad apprezzare ciò che abbiamo, e che non possiamo sprecare la nostra vita vivendo quella degli altri.
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follet
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martedì 11 ottobre 2011
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2011 vs. 1981 0-4
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Il volere riproporre oggi le tematiche affrontate nella pellicola di Steve Gordon del 1981 con un remake della stessa è sicuramente un idea ambiziosa, sia per via delle mutate condizioni sociali ed economiche, (negli anni 80 gli stati uniti erano in pieno boom economico oggi sfiorano la recessesione), sia per la difficolta intrinseca di ricreare la perfetta caratterizzazione dei personaggi originali. Jason Willer per questo film sceglie per i due personaggi principali Russel Brand che non entra mai realmente nella parte e Hellen Mirren nella condizione infelice di dover interpretare un Hobson donna che non riesce a riproporre il connubio di deferenza e autorità dell'originale. Infine una nota sulla colonna sonora assolutamente inadeguata alla luce anche della precedente di Christofer Cross.
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Il volere riproporre oggi le tematiche affrontate nella pellicola di Steve Gordon del 1981 con un remake della stessa è sicuramente un idea ambiziosa, sia per via delle mutate condizioni sociali ed economiche, (negli anni 80 gli stati uniti erano in pieno boom economico oggi sfiorano la recessesione), sia per la difficolta intrinseca di ricreare la perfetta caratterizzazione dei personaggi originali. Jason Willer per questo film sceglie per i due personaggi principali Russel Brand che non entra mai realmente nella parte e Hellen Mirren nella condizione infelice di dover interpretare un Hobson donna che non riesce a riproporre il connubio di deferenza e autorità dell'originale. Infine una nota sulla colonna sonora assolutamente inadeguata alla luce anche della precedente di Christofer Cross. La speranza è che questi remake servano per preservare nella storia del cinema gli originali magari facendoli conoscere alle nuove generazioni.
Risultato Finale: 0-4 (Regia - Attore Protagonista - Attore Non Protagonista - Colonna Sonora).
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astromelia
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domenica 2 ottobre 2011
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grottescamente piacevole
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russell brand,così poliedrico e camaleontico riesce a tenere in piedi anche sceneggiature come queste, non pretestuose ma adatte per passare quasi 2 orette di svago,eterno dilemma meglio i soldi o l'amore? ma che qui trova una via di mezzo,remake che tiene il confronto con il precedente
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diedo
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venerdì 23 settembre 2011
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cosa aspettate??
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Un gran bel film,
se vi piacciono le favole e da piccoli avete visto almeno due volte "Richie Rich" non potete non vedere questo film, cosa sarebbe successo se i genitori di Richie non fossero stati salvati, come sarebbe cresciuto il bambino più ricco del mondo...senza una guida....
e poi chi non vorrebbe dormire su un letto magnetico sospeso nell 'aria...........un film che incanta, e ancora una volta pone un interrogativo, qual è il bene più prezioso?
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