johseph
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mercoledì 11 agosto 2010
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molto singolare..
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A me e' piaciuto molto , una storia davvero particolare , la ragazza clone
e' bellissima , me ne sono subito innamorato . Da vedere assolutamente....
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r.m. renfield
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martedì 10 agosto 2010
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poco riflessivo
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beh l'idea è buona. reinventare frankenstein in chiave moderna e biotecnologica (eliche di dna al posto di spago e bottoni) ha i suoi pregi, considerando che di questi temi si parla realmente nella comunità scientifica. però il film non riesce a svilupparla al meglio, come spesso accade con le buone idee. la questione è di tale portata etica e filosofica che non può essere esaurita in pochi minuti; ciononostante piuttosto che approfondire il tema in questione qua si preferisce giocare più sul ribrezzo/curiosità per la nuova creatura, accavallare scene di azione e di tensione artificiosa e inutilmente disturbanti scene di sesso. forse l'errore di Natali è stato quello di lasciarsi andare nella narrazione, senza soffermarsi dove era necessario.
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beh l'idea è buona. reinventare frankenstein in chiave moderna e biotecnologica (eliche di dna al posto di spago e bottoni) ha i suoi pregi, considerando che di questi temi si parla realmente nella comunità scientifica. però il film non riesce a svilupparla al meglio, come spesso accade con le buone idee. la questione è di tale portata etica e filosofica che non può essere esaurita in pochi minuti; ciononostante piuttosto che approfondire il tema in questione qua si preferisce giocare più sul ribrezzo/curiosità per la nuova creatura, accavallare scene di azione e di tensione artificiosa e inutilmente disturbanti scene di sesso. forse l'errore di Natali è stato quello di lasciarsi andare nella narrazione, senza soffermarsi dove era necessario. esattamente come con Cypher, ne è venuto fuori un film con troppe cose presentate in modo superficiale (e pensare che con Cube ci aveva abituato a ben'altri ritmi). è un peccato, perché la fantascienza moderna ha bisogno di film riflessivi (vedi Moon di Duncan Jones).
mi spiace dirlo ma Natali pare si sia perso nel cubo.
tre stelline per l'idea (è sempre un merito), e per la regia.
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gosnurle
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venerdì 6 agosto 2010
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peccato...
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Ci si puo' innamorare di un'aliena? Vedendo la splendida creatura, a parte le zampe di canguro-gallina, che diventa Dren, la risposta puo' essere anche si. E in questo, grazie anche alla recitazione e alla bellezza di Delphine Chaneac, sta forse la parte piu' riuscira del film: rendere plausibile la cosa meno plausibile che si possa pensare, soprattutto considerando l'aborto tutta-testa dell'inizio. La scena di sesso e' coinvolgente e credibile e il film fin li' schiva abilmente le trappole del ridicolo e della banale prevedibilita'che, considerando la difficolta' del soggetto, non erano poche.
Fin li, dicevo. Perche' dopo tutto si sfalda. La moglie li sorprende, e il pubblico, trascinato bruscamente in un film della Fenech, giustamente ridacchia, guardando la faccia da Gaber dei poveri di Adrien Brody, l'attore piu' sbagliato a fare questa parte, soprattutto ricordando tipo un Jeff Goldblum nella "Mosca", tanto per fare un ipotesi, che si allarma e la insegue in mutande nella neve.
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Ci si puo' innamorare di un'aliena? Vedendo la splendida creatura, a parte le zampe di canguro-gallina, che diventa Dren, la risposta puo' essere anche si. E in questo, grazie anche alla recitazione e alla bellezza di Delphine Chaneac, sta forse la parte piu' riuscira del film: rendere plausibile la cosa meno plausibile che si possa pensare, soprattutto considerando l'aborto tutta-testa dell'inizio. La scena di sesso e' coinvolgente e credibile e il film fin li' schiva abilmente le trappole del ridicolo e della banale prevedibilita'che, considerando la difficolta' del soggetto, non erano poche.
Fin li, dicevo. Perche' dopo tutto si sfalda. La moglie li sorprende, e il pubblico, trascinato bruscamente in un film della Fenech, giustamente ridacchia, guardando la faccia da Gaber dei poveri di Adrien Brody, l'attore piu' sbagliato a fare questa parte, soprattutto ricordando tipo un Jeff Goldblum nella "Mosca", tanto per fare un ipotesi, che si allarma e la insegue in mutande nella neve. I due si rappacificano velocemente (altra assurdita') uniti nell'obbiettivo di far fuori la bimba ben cresciuta, due secondi prima difesa fino all'inverosimile dalla neo-mamma, e poi e poi...il resto e' da dimenticare. Raffazzonato, stiracchiato, privo di pathos e di visibilita' (non si capisce quasi nulla di quello che succede), tanti svolazzii, un altro veloce rapporto sessuale per dare al film un finale sospeso, un po' di morti, niente che meriti di essere ricordato nell'immaginario schedario mentale dove finiscono i bei film e le indimenticabili scene. Peccato. L'elica si srotola e si ammoscia in una cascata di pezzi di DNA che rotolano via pigramente. Tin, tin, tin....
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moroma
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lunedì 19 luglio 2010
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k figo
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