stridon
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venerdì 24 settembre 2010
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david yates fa il bis
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Non faccio una domanda ma ho scritto una recensione a harry potter e il principe mezzosangue e volevo sentire le proprie opinioni per il confronto
Film troppo basato sulla forma estetica delle cose. Basti pensare al direttore all fotografia sia quello di Il favoloso mondo di Amelie e il quadro torna. Alcune scene sono state girate in maniera quasi perfetta(mi riferisco alla scena della caverna,ai vari flashback e all'inizio) anche se troppa attenzione è stata attribbuita al bello e non al sentimento che suscita una certa scena. Ridicola e troppo veloce è stata la scena riservata alla morte di Silente perché manca di pathos(si salva alla fine con le bacchette per aria anche se il funerale sarebbe stato stupendo).
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Non faccio una domanda ma ho scritto una recensione a harry potter e il principe mezzosangue e volevo sentire le proprie opinioni per il confronto
Film troppo basato sulla forma estetica delle cose. Basti pensare al direttore all fotografia sia quello di Il favoloso mondo di Amelie e il quadro torna. Alcune scene sono state girate in maniera quasi perfetta(mi riferisco alla scena della caverna,ai vari flashback e all'inizio) anche se troppa attenzione è stata attribbuita al bello e non al sentimento che suscita una certa scena. Ridicola e troppo veloce è stata la scena riservata alla morte di Silente perché manca di pathos(si salva alla fine con le bacchette per aria anche se il funerale sarebbe stato stupendo).
Troppo valore è stato dato alle vicende amore dei protagonisti dimenticando il passato di voldemort e della sua famiglia. Per non parlare del titolo che non ha nulla a che vedere con il film(nessu passato di piton). Male anche il montaggio dove si notano anche errori grossani o meglio carenze di metraggio il che lo hanno reso molto frammentario(anche l'ordine della fenice lo è (stesso montatore)ma c'è almeno un ordine lì). Il ritmo è molto lento il che non è un difetto visto che si basa sul libro preparatorio al gran finale.Stupenda una scena purtroppo tagliata è quella con il coro che canta ed alla scuola iniziano piano a scendere le tenebre(tagliata forse perché troppo lunga)In conclusione è forse il film di harry potter più sperimentale e dai toni dark(non cupi)
Regia 7(anche se troppo azzardata per un film di questo calibro)
Stile 8 (lento ed a qualcuno può non piacere)
Fedeltà con il libro 4(vera pecca del film)
Pathos 5 (si salva per la scena finale)
Voto finale:6
"Si tratta sempre di un film sufficiente ma solo grazie ad alcune scene che ne fanno il vero film"
Speriamo che il settimo sia strabiliante. Anche se ho qualche dubbio...
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ciccio capozzi
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lunedì 20 luglio 2009
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harry pronto al passavggio finale
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“HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE” di DAVID YATES; USA-UK, 09. Al VI episodio della saga, Harry deve prepararsi allo scontro finale con Voldemort. I suoi nemici ora hanno come obiettivo il fedele mentore di Harry, il Preside di Hogwarts, Albus Silente. Tra i più belli della saga, è quello più attento dal punto di vista psicologico. Proprio perché lascia sostanzialmente poco spazio all’azione, però c’è un’altra irresistibile partita del Polo volante, è molto più attento all’evolversi dei caratteri, delle loro vicissitudini sentimentali. Ma in un contesto gravato da una fortissima angoscia, annunciatrice di uno scontro prossimo, intenso e che richiederà sforzi non comuni, ma di cui le prime avvisaglie sono chiare; che avverrà sulla base di scelte esistenziali non più eludibili.
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“HARRY POTTER E IL PRINCIPE MEZZOSANGUE” di DAVID YATES; USA-UK, 09. Al VI episodio della saga, Harry deve prepararsi allo scontro finale con Voldemort. I suoi nemici ora hanno come obiettivo il fedele mentore di Harry, il Preside di Hogwarts, Albus Silente. Tra i più belli della saga, è quello più attento dal punto di vista psicologico. Proprio perché lascia sostanzialmente poco spazio all’azione, però c’è un’altra irresistibile partita del Polo volante, è molto più attento all’evolversi dei caratteri, delle loro vicissitudini sentimentali. Ma in un contesto gravato da una fortissima angoscia, annunciatrice di uno scontro prossimo, intenso e che richiederà sforzi non comuni, ma di cui le prime avvisaglie sono chiare; che avverrà sulla base di scelte esistenziali non più eludibili. E’ un film che “mette la carica” per i prossimi due, tratti da un solo libro. E’ scandito con una potenza visuale impressionante, in cui Potter si trova sballottato tra ambientazioni fantastiche che ricordano Tolkien e la “Compagnia dell’Anello”, dal cui tono profetico-visivo la scrittrice della saga, J.K. Rowling, è rimasta affascinata:ma la materia, un’esaustiva metafora sui dilemmi del crescere, è analoga. La regia controlla i numerosi elementi narrativi con concisione e riesce a giustificare dei salti logici. Gli attori, il Gotha della recitazione british, sono dei mostri di bravura.
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(di paioco89)
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