dony64
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venerdì 16 ottobre 2009
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film...intenso
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Filmdrammatico sul tema immigrazione clandestina ben recitato da attori gia' noti per questo genere.Il film e' piacevole, importante e reale ed e' nel complesso piu' che simpatico.Voto 7+
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paapla
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martedì 1 settembre 2009
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w. kramer non convince
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In biologia “crossing over” è lo scambio di porzioni omologhe di materiale genetico, al cinema è il film dello scrittore e regista Wayne Kramer nato in Sud Africa, traslocato negli Stati Uniti nel 1986 per incominciare la professione cinematografica.
Crossing over risulta prevedibile e scontato, cinque storie d’immigrazione struggenti, montate con maestria, girato a Los Angeles, la città dall’avvolgente ragnatela di Highway che non s’incontrano mai, ma al regista Wayne Kramer questo particolare sfugge e i personaggi di s’incrociano e si sovrappongono.
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(di jacopokiller95)
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luciano46
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lunedì 10 agosto 2009
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un film splendido ma scomodo
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Ho avuto la fortuna di vedere in DVD crossing over. E' un film bellissimo: un intreccio fatto benissmo, con storia tutte legate fra di loro recitate splendidamente. La trama soprattutto è molto ma molto avvincente. Qui a Roma è sparito in un baleno, mentre stanno ancora proiettando, con sale vuote, vacanze ai Caraibi. E' una vergogna!! Evidentemente qualcuno ha deciso che non dovevamo vedere questo splendido film , certamente scomodo a chi sostiene le nuove leggi razziali
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luciano46
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lunedì 10 agosto 2009
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film splendido e già sparito ?!?
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ho avuto modo di vedere questo film in DVD, perchè anche qio a Roma è sparito dalla circolazione misteriosamente. E' un film con un intreccio avvincente, una trama bellissima ed una recitazione splendita. é inutile dire che stanno ancora dando dopo due mesi "Vacanze ai Caraibi" con le sale completamente vuote e questo capolavoro è sparito in due giorni. Penso che abbia dato fastidio a qualcuno e così hanno deciso di non farcelo vedere
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bandy
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sabato 11 luglio 2009
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bellissimo
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Tratta un tema d'attualità che ci riguarda tutti:l'immigrazione.Un film drammatico e toccante da non perdere,tante storie che s'intrecciano tra loro,bravissimo Harrison Ford nella sua interpretazione.Ho avuto fortuna a vederlo,a Trieste è appena uscito e nelle altre città era uscito 3 settimane fà,ma subito sparito.Non ha avuto nessuna pubblicità,che sia scomodo a qualcuno? Vedi la nuova legge sull'immigrazione!!!O forse è colpa dei soliti pasticci della distribuzione!Comunque se non lo vedete al cinema ,prima o poi uscirà in dvd.
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ciciodj
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lunedì 6 luglio 2009
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ma dove lo fanno??????
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Non lo fanno da nessuna parte, ma perche' qualcuno mi risponde?????
Grazie Francesco
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(di emiliano cofano)
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emiliano cofano
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venerdì 3 luglio 2009
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film fin troppo bello, visto quello che ha passato
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Secondo me CROSSING OVER è in assoluto un ottimo film. Ottime interpretazioni (la giovane Summer Bishil in testa), ottima fotografia, spettacolare la colonna sonora. La trama è studiata ed il passaggio tra una storia e l'altra risulta chiaro dall'inizio alla fine. Sarebbe potuto essere un capolavoro se non fosse che la Weinstein Company ha tagliato 20 minuti di film, tra cui scene molto importanti che davano al film dei risvolti molto significativi, proprio quelle scene che avrebbero reso il film "meno compresso" e molto più lineare. Auspichiamo nella Director's Cut, un giorno. D'altra parte capolavori come "Blade Runner" sono diventati tali proprio grazie alle Director's Cut uscite anni dopo.
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Secondo me CROSSING OVER è in assoluto un ottimo film. Ottime interpretazioni (la giovane Summer Bishil in testa), ottima fotografia, spettacolare la colonna sonora. La trama è studiata ed il passaggio tra una storia e l'altra risulta chiaro dall'inizio alla fine. Sarebbe potuto essere un capolavoro se non fosse che la Weinstein Company ha tagliato 20 minuti di film, tra cui scene molto importanti che davano al film dei risvolti molto significativi, proprio quelle scene che avrebbero reso il film "meno compresso" e molto più lineare. Auspichiamo nella Director's Cut, un giorno. D'altra parte capolavori come "Blade Runner" sono diventati tali proprio grazie alle Director's Cut uscite anni dopo. Ad ogni modo ritengo CROSSING OVER un ottimo film, che non ha assolutamente nulla da invidiare a CRASH di Haggis o a BABEL di Inarritu: anzi...
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paioco89
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venerdì 3 luglio 2009
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intreccio interessante con molta superficialità
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La tematica è una di quelle da far durare un film più di 4 ore. Questo ne dura quasi due. Kramer, regista non proprio esperto, dimostra di tenere molto all'argomento, vuole portare alla luce dei milioni di spettatori i problemi burocratici, i ricatti, le speranze di quegli immigrati che desiderano rimanere negli Stati Uniti. L'impegno e la volontà senza dubbio è da apprezzare, ma certamente non si può non tenere della mole di eventi che cerca di comprimere in uno spazio temporale cosi ridotto e soprattutto per una questione del genere. Il film propone molte storie diverse l'una tra l'altra: messicani, finti ebrei, un'australiana, islamici ecc ecc., ma non riesce mai ad andare a fondo di una sola di queste esperienze, degli eventi che colpiscono più o meno negativamente le vite di questi extracomunitari.
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La tematica è una di quelle da far durare un film più di 4 ore. Questo ne dura quasi due. Kramer, regista non proprio esperto, dimostra di tenere molto all'argomento, vuole portare alla luce dei milioni di spettatori i problemi burocratici, i ricatti, le speranze di quegli immigrati che desiderano rimanere negli Stati Uniti. L'impegno e la volontà senza dubbio è da apprezzare, ma certamente non si può non tenere della mole di eventi che cerca di comprimere in uno spazio temporale cosi ridotto e soprattutto per una questione del genere. Il film propone molte storie diverse l'una tra l'altra: messicani, finti ebrei, un'australiana, islamici ecc ecc., ma non riesce mai ad andare a fondo di una sola di queste esperienze, degli eventi che colpiscono più o meno negativamente le vite di questi extracomunitari. Il film si rifà molto a "Crash - Contatto fisico", con il suo montaggio che incatena le storie dei personaggi facendoli poi ritrovare quasi tutti assieme, in una sorta di grande famiglia. Quest'ultimo film però inserisce meno storie e le analizza di più, va a fondo della tematica senza rimanere su luoghi comuni o su semplici annotazioni, su delle minime impressioni. Quello che il regista ci mostra in "Crossing Over" non è trattato in modo da colpire lo spettatore, in modo da portarlo ad una profonda riflessione. Il pubblico uscirà dalle sale, con molte idee che farfugliano nella mente senza una vera e propria tematica da portare avanti, senza dei dati così concreti da discuterci sopra poichè il tutto viene quasi banalizzato, buttato li per essere visto e dimenticato. Vi è l'idea base di un'America talvolta comprensisa e talvolta crudele, un'America che cerca di essere accogliente andando anche contro la legge. Ma la sostanza dov'è? Quali sono le esperienze del film che ci permettono di criticare e di mettere in crisi il sistema che attuano negli USA nei confronti degli immigrati? L'intreccio filmico è senz'altro interessante, prende vita e pian piano decolla fermandosi però a bassa quota, senza spiccare il volo come il pubblico certamente si sarebbe potuto aspettare, come avrebbe voluto vedere.
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(di dario)
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jacopokiller95
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lunedì 29 giugno 2009
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ottimo drammatico incredibilmente sorprendente...
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e toccante. Un piccolo capolavoro, un grandissimo ed imperdibile (ma fin troppo facile da perdere) film drammatico sulla triste, ma in fondo speranzosa, realtà dell'immigrazione e della xenofobia. Ci sono tutti: orientali, mussulmani, australiani, messicani e altri ancora. Non è assolutamente un film razzista, ma una pellicola intelligente e ottimamente girata da un semi-sconosciuto (almeno in Italia) Wayne Kramer, che illustra casi assolutamente realistici riguardanti la difficile professione di Harrison Ford. Egli è una sorta di poliziotto contro i crimini di immigrazione, ma questo non fa di lui un razzista, egli, infatti, aiuta gli stranieri a trovare un lavoro e a sostenere la propria famiglia, sperando che un giorno essi vengano naturalizzati ufficialmente.
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e toccante. Un piccolo capolavoro, un grandissimo ed imperdibile (ma fin troppo facile da perdere) film drammatico sulla triste, ma in fondo speranzosa, realtà dell'immigrazione e della xenofobia. Ci sono tutti: orientali, mussulmani, australiani, messicani e altri ancora. Non è assolutamente un film razzista, ma una pellicola intelligente e ottimamente girata da un semi-sconosciuto (almeno in Italia) Wayne Kramer, che illustra casi assolutamente realistici riguardanti la difficile professione di Harrison Ford. Egli è una sorta di poliziotto contro i crimini di immigrazione, ma questo non fa di lui un razzista, egli, infatti, aiuta gli stranieri a trovare un lavoro e a sostenere la propria famiglia, sperando che un giorno essi vengano naturalizzati ufficialmente. E' molto drammatico, oserei dire tragico, ma in tutte le storie c'è un fondo di speranza, proprio come il cinema deve essere: drammatico, sì, ma né esageratamente pessimista né tanto meno nichilista. Un grandissimo film, ingiustamente sottovalutato (altro che Transformers, dove Harrison Ford recita bene (non come in Blade Runner si intende), ma i veri attori straordinari sono i giovani e poco conosciuti Cliff Curtis - Jim Sturgess - Alice Eve - Summer Bishil - Justin Chon: davvero stupefacenti le loro interpretazioni. La sceneggiatura è scritta molto bene, le riprese sono ottime, non è certo Tarantino, ma sono veramente incantevoli. Un regista bravissimo, un cast emozionante ed una sceneggiatura di ferro fanno di questo film un armonioso, toccante, avvincente, riflessivo ed eccellente... fin troppo sottovalutato da critica, pubblico (date un'occhiata agli incassi) e dalla rete.
andate a vederlo finché potete. Non vi resta molto
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ciciodj
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sabato 27 giugno 2009
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proiezione film
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In Camopania lo fanno solo ad Afragola, ma come mai??? E' il mio attore preferto e non posso vedere il suo ultimo film e' assurdo!!!
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