Two Lovers

Il film presenta vicende (e pene)amorose concrete,molto verosimili e molto comuni che indubbiamente agevolano il processo di immedesimazione dello spettatore,che è poi il fine supremo di una pellicola.Spunti per riflettere in questo ménage à trois non mancano di certo.Si può analizzare,ad esempio,il diverso approccio tra Michelle e Leonard alla dimensione onirica della "promessa d'amore".O quella coazione a ripetere ciascuno un determinato ruolo nelle dinamiche comportamentali affettive,causa di tanti errori di valutazione,di azione e di reazione al dolore che ne consegue.Oppure,senza rubare il mestiere a Willy Pasini,si può tentare una chiave di lettura psicologica dei personaggi,componendo gli indizi disseminati nel film.Il "fotografo" Leonard,che immortala paesaggi e palazzi,realtà solide,costanti,oggetti del desiderio più rassicuranti e meno mutevoli delle persone,assenti nelle foto.Il profilo appena abbozzato di Sandra,forse un po' troppo aderente al cliché della brava ragazza morigerata e senza grilli per la testa,che aspira a tirar su famiglia.L'insicura Michelle,che vive una vita un po' scollata dalla realtà,indulgendo allo stordimento "chimico" e "mondano" quando questa è troppo brutta da affrontare,e a cui serve un confidente per chiarirsi le idee e prendere decisioni sempre rimandate.Infine la mamma di Lenny(Isabella Rossellini)che,nonostante la forma mentis piuttosto convenzionale,trova il coraggio non comune di anteporre la felicità e la realizzazione dell'inquieto figlio ai progetti già per lui predisposti.Il finale,omesso in ossequio ad una regola aurea spesso disattesa,ha lasciato scontento qualcuno per la sua presunta prevedibilità.Soluzione di ripiego per alcuni(ma magari il "piano B" alternativo,nella vita reale,avesse la stessa appetibilità e lo stesso fascino dell'interprete femminile del film!!),la scelta di Lenny potrebbe però essere un primo timido tentativo di rompere il circolo vizioso illusione-delusione-autodistruzione di cui sembra essere vittima.E forse essere il preludio di una presa di coscienza che spesso le opportunità migliori ci sfilano sotto gli occhi nella nostra più totale indifferenza,e che a inseguire un sogno illusorio per tutta la vita si finisce inevitabilmente senza fiato.Ma,certo,per ipotesi ottimiste di questo genere occorre inforcare lenti rosa!