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Two Lovers: dramma d'amore in un interno newyorkese

James Gray sposta i riflettori dalla malavita di Brighton Beach al malessere interiore di un uomo in amore.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Una location cinematografica
Gwyneth Paltrow (51 anni) 27 settembre 1972, Los Angeles (California - USA) - Bilancia. Interpreta Michelle nel film di James Gray Two Lovers.

mercoledì 25 marzo 2009 - Incontri

Una location cinematografica
Brighton Beach è un piccolo centro abitato situato a Coney Island, a sud di Brooklyn, chiamato anche "Little Odessa" per via dei tanti residenti provenienti dalla città ucraina. Qui, nel 1994, James Gray gira il suo esordio in lungo che vede il sicario di Tim Roth ritornare nel suo quartiere per portare a termine un contratto. Sempre a Brighton Beach Darren Aronofsky immortala un gruppo di pensionate sedute comodamente in strada ad aspettare il domani nel suo Requiem for a Dream, Andrew Niccol vi fa crescere l'armaiolo Yuri Orlov di Nicolas Cage in Lord of War mentre Gregg Araki sceglie le sue strade per far picchiare e violentare il giovane Neil McCormick nel drammatico Mysterious Skin. A tornarci sovente è James Gray che prima vi ambienta il poliziesco I padroni della notte e poi il dramma romantico Two Lovers, spostando i riflettori dalla malavita di Brighton Beach al malessere interiore di un uomo in amore.

L'attrazione per Brighton Beach e per i meccanismi familiari
James Gray: Brighton Beach è talmente brutta da risultare bella. Quello che mi affascina è la sua struttura cittadina: puoi realmente percepire la storia della sua variopinta comunità. La storia di un luogo è un insieme di dettagli e a me piace riuscire a rifletterne la sensazione nei miei film. In più c'è l'oceano e tutto quello che rappresenta in termini cinematografici e visivi. Diciamo che per me raffigura una versione abbastanza esagerata del quartiere in cui sono cresciuto, nel Queens. Quanto alla famiglia, mi interessano la complessità e la natura essenziale delle relazioni familiari e il conflitto tra il supporto emotivo e la distruttività.

L'ascendenza di Dostoyevsky
James Gray: Si può dire che Two Lovers sia ispirato a Dostoevskij nel senso che Leonard condivide il suo spirito. Non si può adattare Dostoevskij in maniera letterale perché i suoi personaggi tendono a essere disfunzionali. Perciò, se fai un film ambientato nel presente, saranno certamente emarginati in quanto mentalmente malati e costretti ad assumere un gran numero di medicinali. I personaggi di Dostoevskij sono intimi, mentre la narrazione è esteriore. Per adattare un autore come lui devi trasformare il suo spirito in qualcos'altro. Nel racconto "Le notti bianche", al quale mi sono ispirato, il protagonista soffre di un qualche disturbo psicologico, ma la storia parla soprattutto del suo rapporto con l'amore e mostra questo sentimento da una prospettiva diversa che ho trovato molto interessante.

Il passaggio dalle crime story alla love story
James Gray: È stata Gwyneth Paltrow a convincermi a esplorare un nuovo genere e a scrivere una storia d'amore. Sapevo che avrebbe voluto lavorare con me se non fosse che faccio solo film con uomini e pistole così ho raccolto la sfida. Con Joaquin avevamo paura di incontrarla perché temevamo che non ci sarebbe piaciuta. È un'attrice molto precisa alla quale bastano due o tre riprese a scena perché conosce a memoria tutte le battute. Io e Joaquin invece arriviamo a fare 20, 30 riprese diverse perché lavoriamo improvvisando molto. Dirigendo la Paltrow ho scoperto invece che non disdegna l'improvvisazione, è solo molto disciplinata.

Ritorno a Joaquin Phoenix
James Gray: Questa è la terza volta che dirigo Joaquin. Se sono tornato a lavorare con lui è per una questione di puro piacere. Condividiamo gli stessi gusti in ambito artistico e per di più andiamo molto d'accordo. Trovo che sia uno dei pochi attori di lingua inglese capace di esprimere tutta una serie di complessità interiori senza ricorrere alla parola. È un attore che pensa con la sua testa, riflette molto sulle cose, e un regista non può desiderare di meglio da un interprete. Sono un grande appassionato di cinema e amo l'era di Marlon Brando e Montgomery Clift. Ecco, per me Joaquin è quanto di più vicino a Montgomery Clift da giovane.

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