reiver
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giovedì 20 novembre 2008
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quantum del vero bond?
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Ecco un tipico esempio di film a cui posso applicare la famosa teoria del bastone e della carota.Iniziamo da quest'ultima:la pellicola è abbastanza gradevole,equilibrata,si lascia vedere.Gli attori sono bravi,le ambientazioni azzeccate,la regia mai piatta e scontata:insomma c'è quanto basta e avanza per non lamentarsi del prezzo del biglietto (io non mi sarei lamentato comunque perchè il cinema Odeon di Catania è un piccolo gioiellino di architettura stile liberty,vale sempre la pena).Perchè dunque la necessità delle bastonate?Per il semplice motivo che io ho visto tutti i Bond precedenti,compreso quelli non ufficiali (la parodia del primo "Casino Royale" firmato Huston e il bel ritorno Conneriano di "Mai dire mai"),quindi conosco il personaggio abbastanza bene.
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Ecco un tipico esempio di film a cui posso applicare la famosa teoria del bastone e della carota.Iniziamo da quest'ultima:la pellicola è abbastanza gradevole,equilibrata,si lascia vedere.Gli attori sono bravi,le ambientazioni azzeccate,la regia mai piatta e scontata:insomma c'è quanto basta e avanza per non lamentarsi del prezzo del biglietto (io non mi sarei lamentato comunque perchè il cinema Odeon di Catania è un piccolo gioiellino di architettura stile liberty,vale sempre la pena).Perchè dunque la necessità delle bastonate?Per il semplice motivo che io ho visto tutti i Bond precedenti,compreso quelli non ufficiali (la parodia del primo "Casino Royale" firmato Huston e il bel ritorno Conneriano di "Mai dire mai"),quindi conosco il personaggio abbastanza bene.Ora,mi è capitato dopo la visione di questo "Quantum of Solace" di chiedermi:da quali elementi si dovrebbe dedurre che questo è un film con James Bond (a parte il titolo,evidentemente)?Ho già ripetuto che Daniel Craig è un bravo attore e una sagoma convincente ed elegante,i suoi muscoli e il ritmo forsennato di alcune scene d'azione sono l'inevitabile tributo al pubblico più giovane.Insomma,alcuni cambiamenti posso anche digerirli,altri invece no,e una sceneggiatura ricca di colpi di scena e spunti brillanti o come minimo interessanti secondo me viene compromessa da un piccolo ma significativo particolare:Haggis,lo sceneggiatore,ha fatto tutto bene ma ha dimenticato di mettere nel film James Bond.Perchè non posso credere che Bond sia questo personaggio che tiene sempre il broncio,livido di rabbia,incapace di tirare una battuta spiritosa in due ore,che per un'ora di film non fa l'amore con nessuna donna,e che di fronte alla eroina femminile si comporta come una specie di fratellone-cucciolone-qualcosa che termina in -one (scegliete voi l'aggettivo più idoneo).Haggis è il regista di "Nella valle di Elah",un film contro la guerra in Iraq,appena discreto e lodevole solo per le buone intenzioni;probabilmente deve aver fatto un pò di confusione perchè ha trasferito il grigiore di quella pellicola nell'umore del povero Craig...Il risultato è la trasformazione di quello che era un personaggio mordace,ironico e seducente in una specie di vendicatore furente e monocorde nella sua espressione truce e arrabbiata.Tre bastonatine in più il film le merita per tre piccole pecche ulteriori.La prima è Judi Dench,che sarà (anzi,è) una grande attrice da Oscar eccetera eccetera eccetera ma fa rimpiangere il vecchio "M":sembra una specie di suora incazzata che rimprovera Bond appena questi si concede ad una donna.La seconda è l'accoppiata di agenti C.I.A.;ovviamente uno è bianco e uno è nero,ovviamente uno è buono e uno è cattivo,per colmo di ovvietà quello buono è il nero,in maniera così palese da porre seri dubbi sulla necessità del "politically correct".La terza è il cattivo,interpretato da un Mathieu Amalric che è identico ad un mio collega d'università.Questo ammazzasette ad occhio e croce non peserà più di una sessantina di chili,eppure riesce a tenere testa a Bond,che poco prima in ascensore si era liberato di quattro muscolosi agenti segreti che lo guardavano a vista...Chiudo con un consiglio:sceneggiatori della serie Bond,se volete evitare che quest'ultimo si trasformi ne "Il corvo" o in qualche altro lugubre personaggio ripescate qualche vecchio capitolo,magari "Goldfinger" oppure "Solo per i tuoi occhi"..."O Bond,where art thou?"
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irontato
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mercoledì 1 aprile 2009
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craig ottimo bond ma film deludente
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daniel craig mi aveva dato subito l'impressione di avere quel qualcosa in più che gli attori post connery non avevano saputo dare ma quantum of solance non gioca a favore del protagonista.troppo caotiche le scene action si rimane quasi instupiditi dal montaggio eccessivamente frenetico e dai continui cambi di location.si è preferito togliere i gadget per dare un taglio più credibile alla pellicola ma 007 non deve essere credibile non è questo lo scopo di queste pellicole e poi diciamocelo meglio i mitragliatori della aston martin che questo bond che vola alla cieca senza paracadute dentro un buco nel deserto nuovo super eroe antiproiettile ed ignifugo.apro poi volentieri una parentesi sulla bond girl olga kurylenco la splendida di turno che una sceneggiatura povera di idee relega al ruolo di vendicatrice pronta a tutto pur di uccidere il feroce dittatore che svende il suo paese pur di riavere il potere.
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daniel craig mi aveva dato subito l'impressione di avere quel qualcosa in più che gli attori post connery non avevano saputo dare ma quantum of solance non gioca a favore del protagonista.troppo caotiche le scene action si rimane quasi instupiditi dal montaggio eccessivamente frenetico e dai continui cambi di location.si è preferito togliere i gadget per dare un taglio più credibile alla pellicola ma 007 non deve essere credibile non è questo lo scopo di queste pellicole e poi diciamocelo meglio i mitragliatori della aston martin che questo bond che vola alla cieca senza paracadute dentro un buco nel deserto nuovo super eroe antiproiettile ed ignifugo.apro poi volentieri una parentesi sulla bond girl olga kurylenco la splendida di turno che una sceneggiatura povera di idee relega al ruolo di vendicatrice pronta a tutto pur di uccidere il feroce dittatore che svende il suo paese pur di riavere il potere.la belva ferocie ha ucciso e violentato la famiglia della poveretta(sing)lasciando lei sola,dolce creatura,libera di crescere rosa dal rancore.alla fine rimane un bond un pò sentimentale dispiaciuto per la morte dell'amico giannini e capace di fermarsi un secondo prima di compiere la sua vendetta.un pò poco secondo me.
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andrea d
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venerdì 27 marzo 2009
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un james moderno. un bond classico.
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E' difficile trainare il peso di un film sopravvalutato come "Casino Royale". C'è da tener conto un inevitabile confronto con la novità e la diversità con le quali è stato etichettato il film di Bond più rivoluzionario dei tempi recenti. Rivoluzionario perché portatore di un sentimentalismo, a tratti posticcio e stucchevole, del tutto sconosciuto al mondo di Bond. Ed ecco che si è finiti per innalzare quello che era un film gradevole e superiore ai precedenti, alla classificazione di capolavoro. Eh già, sentire l'agente britannico pronunciare per la prima volta le parole "Ti amo", inserirlo in situazioni autocompiaciute, come dialoghi con una donna sotto una doccia, o fargli rispondere malamente ad un barman che gli chiede se il Martini lo vuole agitato o mescolato, ha fatto perdere la testa a critici e gran parte di pubblico.
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E' difficile trainare il peso di un film sopravvalutato come "Casino Royale". C'è da tener conto un inevitabile confronto con la novità e la diversità con le quali è stato etichettato il film di Bond più rivoluzionario dei tempi recenti. Rivoluzionario perché portatore di un sentimentalismo, a tratti posticcio e stucchevole, del tutto sconosciuto al mondo di Bond. Ed ecco che si è finiti per innalzare quello che era un film gradevole e superiore ai precedenti, alla classificazione di capolavoro. Eh già, sentire l'agente britannico pronunciare per la prima volta le parole "Ti amo", inserirlo in situazioni autocompiaciute, come dialoghi con una donna sotto una doccia, o fargli rispondere malamente ad un barman che gli chiede se il Martini lo vuole agitato o mescolato, ha fatto perdere la testa a critici e gran parte di pubblico. Ed ecco che arriva un regista come Forster, e si ritrova a dover dare un seguito non solo al film, ma anche alla sua sopravvalutazione. Nel primo intento è riuscito, e anche bene, ma non nel secondo: "Quantum of Solace" è piaciuto, non a caso, soprattutto a chi non ha amato - o almeno non elogiato - il predecessore, e viceversa. Certo, non ha un inizio ad effetto come quello del film di Martin Campbell. Non c'è, a differenza di questo, un prologo in bianco e nero, che d'altronde risultava stilisticamente fuori luogo, considerando il fatto che nella serie di 007 non c'è mai stata una sequenza non a colori, e che era una scelta piuttosto didascalica. Suo malgrado, invece, la pellicola comincia con il suo punto più basso, un inseguimento tra il lago di Garda e le cave di Carrara, montato in modo confuso (le inquadrature faticano a durare più di mezzo secondo), al contrario delle più armoniose sequenze d'azione di "Casino Royale". Il motivo alla base di questo sta nella differenza tra i due cineasti, nella qualità di regista d'azione di Campbell, che non ritroviamo in Forster, il quale, però, riesce in un intento ben più meritevole, cioè quello di realizzare un film sostenuto da un maggiore equilibrio tra piacere contemporaneo per l'azione e gusto retrò. Ed è proprio questo il pregio del ventiduesimo capitolo ufficiale della serie, la combinazione dell'inevitabile ed invadente modernità con una rievocazione dei vecchi film della saga, a partire da una indovinata citazione di "Goldfinger", continuando con il trucco della Bond girl secondaria, ispirato a quello delle donne dell'agente degli anni Sessanta e Settanta, per finire con la nota più felice dell'intera pellicola, cioè una validissima colonna sonora, che riecheggia spesso e volentieri, con l'uso imponente e di grande respiro della sezione dei fiati, le grandi colonne sonore dei Bond classici composte da John Barry. Ci troviamo, così, di fronte non più ad un Bond che "impara la lezione" come avviene nel precedente (e come dice la stessa M), ma ad un vero 007, nuovo, più aggressivo (grazie all'apporto interpretativo dato dall'efficace - e giustamente, diverso dagli altri - Craig), e allo stesso tempo cosciente del suo passato cinematografico. Non c'è, dunque, più bisogno di sconvolgere alla base un personaggio iconico per dare al pubblico un aroma di freschezza, ma basta aver trovato il giusto compromesso tra classicità ed indispensabile esigenza di attualità. Se in "Casino Royale" non era ancora il caso di dirlo, forse neppure alla fine, ecco che ora è giunto il momento di ammettere che, in effetti, quello lì sullo schermo è davvero Bond, James Bond.
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mick
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lunedì 16 febbraio 2009
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un' occasione persa
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Trovo che quest' ultima puntata di 007 sia un grave passo indietro rispetto a Casino Royale, che era un Bond movie innovativo ed emozionante quanto i primi film con Sean Connery.
Casino Royale aveva consacrato un attore giovane e mostrato un lato più vulnerabile di Bond, senza comunque fargli perdere lo charme che lo ha sempre contraddistinto.
In Quantum of Solace invece tutto è sparito: abbiamo uno 007 sempre arrabbiato e con la stessa espressione, cattivi attori (a parte Dench e Giannini), una brutta sceneggiatura, scene filmate e montate male. E Bond non dice più battute, non ha più un briciolo di eleganza, è stato snaturato dei suoi elementi... D' accordo, è vero che Daniel Craig è lo 007 più vicino all' eroe letterario creato da Ian fleming, però la maggior parte della gente che va al cinema non lo sa e forse non gliene importa nemmeno.
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Trovo che quest' ultima puntata di 007 sia un grave passo indietro rispetto a Casino Royale, che era un Bond movie innovativo ed emozionante quanto i primi film con Sean Connery.
Casino Royale aveva consacrato un attore giovane e mostrato un lato più vulnerabile di Bond, senza comunque fargli perdere lo charme che lo ha sempre contraddistinto.
In Quantum of Solace invece tutto è sparito: abbiamo uno 007 sempre arrabbiato e con la stessa espressione, cattivi attori (a parte Dench e Giannini), una brutta sceneggiatura, scene filmate e montate male. E Bond non dice più battute, non ha più un briciolo di eleganza, è stato snaturato dei suoi elementi... D' accordo, è vero che Daniel Craig è lo 007 più vicino all' eroe letterario creato da Ian fleming, però la maggior parte della gente che va al cinema non lo sa e forse non gliene importa nemmeno. La gente vuole il "classic Bond" con lo charme di Connery, l' ironia di Moore o la classe di Brosnan (che in qualche modo aveva fuso gli aspetti dei due).
Insomma, Quantum of Solace è un' occasione persa -tutto, ma proprio tutto, poteva essere fatto meglio. Ai produttori il consiglio di richiamare Martin Campbell, che dei registi che negli ultimi anni si sono occupati di Bond è forse l' unico che ha capito qualcosa.
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nick castle
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venerdì 22 maggio 2009
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rieccomi!
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Siamo alla mia terza recensione, sono passati sei mesi, il film ormai è uscito sia in dvd che in blu-ray, e il mio parere e leggermente cambiato rispetto alla recensione di novembre. Sicuramente non ho cambiato nè cambierò idea sul fatto che Marc Forster avrebbe fatto maglio a farsi da parte per questo incarico. Ma su certe cose c'è un po' da cambiare visuale: L'aspetto scenografico del film è più che discreto(e in questo campo Casinò Royale, Quantum of solace e La morte può attendere hanno la meglio), Daniel Craig non è poi così scarso recitando, poi ho dato effettivamente troppa colpa ai montatori, se Forster gira le scene da 360 angolature diverse poi i montatori(Richard Pearson, Matt Chessè, attenzione il richard pearson di questo film è quello di Men in black II non quello di Scary movie) non possono montarne solo un paio e gli altri rulli di riprese buttarli via.
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Siamo alla mia terza recensione, sono passati sei mesi, il film ormai è uscito sia in dvd che in blu-ray, e il mio parere e leggermente cambiato rispetto alla recensione di novembre. Sicuramente non ho cambiato nè cambierò idea sul fatto che Marc Forster avrebbe fatto maglio a farsi da parte per questo incarico. Ma su certe cose c'è un po' da cambiare visuale: L'aspetto scenografico del film è più che discreto(e in questo campo Casinò Royale, Quantum of solace e La morte può attendere hanno la meglio), Daniel Craig non è poi così scarso recitando, poi ho dato effettivamente troppa colpa ai montatori, se Forster gira le scene da 360 angolature diverse poi i montatori(Richard Pearson, Matt Chessè, attenzione il richard pearson di questo film è quello di Men in black II non quello di Scary movie) non possono montarne solo un paio e gli altri rulli di riprese buttarli via. Quindi se inizialmente ho condannato al rogo Pearson e Chessè(anche se la scelta di montare il tutto ad alta velocità e la loro, quindi almeno il 40% di danni l'hanno fatto loro, in ogni caso penso che Pearson e Chessè non siano adatti a montaggi frenetici), adesso condanno Forster, perchè il regista è il vero proprietario del film e se non piace a lui il film non va, ma in questo caso a Forster stava bene, quindi la colpa per il restante 60% è propriamente sua, senza speranza d'appello a nessuno! Comunque se lo valutiamo non per un film di spionaggio, a cui ora dò due stelle(che è quello che dovrebbe essere! ma vabbè!), ma come un film d'azione, allora si può dire che ha una buona trama e un buon ritmo. Ma in ogni caso 007 non può mai essere un film d'azione, è una saga basata sullo spionaggio e così doveva rimanere. Quidni confermo: due stelle.
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federico p.
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martedì 23 marzo 2010
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il mio nome era bond, james bond
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Il tempo cambia le persone, o forse le persone cambiano col tempo. Solo su tale assioma troviamo un “minimo di sollievo” anche noi spettatori.
Un complotto ordito da una misteriosa organizzazione criminale con velleità ambientaliste, inseguimenti mozzafiato, sparatorie, intrighi, tradimenti e belle donne.
Il solito universo di bondiana memoria... e invece no.
La spia più famosa del mondo lascia il posto al duro del cinema moderno: muscoloso, freddo, cinico, spietato e con licenza di uccidere a sangue freddo, in quella che è 1 lotta di hobbesiana memoria di tutti contro tutti. Il tema della vendetta privata lasciatoci dal predecessore “Casino Royale”, atto a presentarci un Bond nel suo lato più emotivo, intimo e umano (causa la morte dell'amata), mal si concilia con la corazza di ferro che il regista Forster dona ad un comunque godibile Daniel Craig.
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Il tempo cambia le persone, o forse le persone cambiano col tempo. Solo su tale assioma troviamo un “minimo di sollievo” anche noi spettatori.
Un complotto ordito da una misteriosa organizzazione criminale con velleità ambientaliste, inseguimenti mozzafiato, sparatorie, intrighi, tradimenti e belle donne.
Il solito universo di bondiana memoria... e invece no.
La spia più famosa del mondo lascia il posto al duro del cinema moderno: muscoloso, freddo, cinico, spietato e con licenza di uccidere a sangue freddo, in quella che è 1 lotta di hobbesiana memoria di tutti contro tutti. Il tema della vendetta privata lasciatoci dal predecessore “Casino Royale”, atto a presentarci un Bond nel suo lato più emotivo, intimo e umano (causa la morte dell'amata), mal si concilia con la corazza di ferro che il regista Forster dona ad un comunque godibile Daniel Craig.
Se da un lato si torna alle origini con continui spostamenti (Italia, Austria, Bolivia, Russia), dall'altro non c'è tempo per lo humour inglese, lo stile e il fascino seducente del personaggio cui si era abituati (troppo poco la battuta finale o un misero bacio).
Come se non bastasse la aston martin è parcheggiata in garage, il vodka martini con 2 proiettili al posto delle olive si agita in frigo di fianco al Dom Perignon d'annata e i Casinò di tutto il mondo fanno festa per la mancata sortita del loro peggior cliente.
Ciò detto siamo di fronte ad un action-movie di tutto rispetto, infarcito di sequenze adrenaliniche ed effetti speciali (peccato solo per il montaggio troppo frenetico) e che lascia le cose in sospeso, in attesa del prossimo Bond 23.
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emiliano
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domenica 26 aprile 2009
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quantum of solace: il peggior bond movie mai visto
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"Casino Royale" è stato un tentativo mal riuscito di cambiare le regole di Bond, film assolutamente sbagliato, ma con un suo stile. "Quantum of Solace" si presta ad essere, a memoria di fan di 007, il peggiore dei suoi film. Quantum cerca di copiare Casino, ma solo in alcune parti, che rivelano la totale inesperienza di Forster. Quantum riprende la storia conclusasi con Casino, scene d'azione e pestaggi sono all'ordine del giorno, soprattuto questi ultimi molto simili a quelli di Casino, sanguinosi ed esagerati, ma la trama del film non esiste, tutto è girato in maniera stancante, frenetica e fracassona. Un film davvero privo di spirito che ha una straordinaria somiglianza con la sua trasposizione su videogame.
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"Casino Royale" è stato un tentativo mal riuscito di cambiare le regole di Bond, film assolutamente sbagliato, ma con un suo stile. "Quantum of Solace" si presta ad essere, a memoria di fan di 007, il peggiore dei suoi film. Quantum cerca di copiare Casino, ma solo in alcune parti, che rivelano la totale inesperienza di Forster. Quantum riprende la storia conclusasi con Casino, scene d'azione e pestaggi sono all'ordine del giorno, soprattuto questi ultimi molto simili a quelli di Casino, sanguinosi ed esagerati, ma la trama del film non esiste, tutto è girato in maniera stancante, frenetica e fracassona. Un film davvero privo di spirito che ha una straordinaria somiglianza con la sua trasposizione su videogame. 007 non si porta a letto neanche una donna, anzi una per essere precisi, ma è una scena tanto misera che non valeva neanche la pena di girarla. Giannini che in Casino esibiva con maestria lo stile recitativo italiano facendo onore alla sua terra, diventa una sorta di figura imbecille e comica,che, pensate un po', finisce stecchito dentro un cassonetto della spazzatura. In Quantum brillano espressioni come "Vaffanculo, non me frega un cazzo" ecc.... che mai si erano sentite in uno 007. Insomma Bond allo sbando tra esplosioni ed inseguimenti senza risparmio, pensate che uno avviene tra Bond e i carabinieri, tanto per rimanere nel tema del ridicolo. E poi il più grande errore della storia di Bond:Daniel Craig attore di grande talento, ma che poteva essere tutto forché 007. Animalesco, rozzo senza pietà, poco attratto veramente dalle donne che non sembrano vederlo più come l'irresistibile spia inglese dal fascino ineguagliabile. Rispetto comunque Craig che è un bravo attore e farà carriera, ma questo per lui è stato davvero un passo falso. Bond Movie che rimarrà nella storia, anzi nella storiella, delle cadute più clamorose delle grandi icone del cinema dopo questa esibizione da Play Station. Povero Bond come farà a riprendersi? L'importante è che Quantum sia presto dimenticato e speriamo bene per il futuro, perché un tale insulto a 007 non dovrà mai più ripetersi. Grande apprezzamento dalle nuove generazioni, ma del resto non conoscono la storia del personaggio e quindi non c'è da stupirsi.
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(di nick castle)
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spalla
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sabato 9 maggio 2009
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abbastanza deuldente e con poche emozioni
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Sembra proprio che James Bond non riesca proprio a risollevarsi dalla mediocrità in cui è caduto negli ultimi episodi. Questo film, che in fondo è semplicemente la seconda parte del precedente "Casino Royale", malgrado le numerosissime scene d'azione non strappa a mio parere nessuna vera emozione. Ma soprattutto, dove sono finiti i gadget futuristici di Bond, che sono sempre stati un elemento fondamentale di questa saga!? Qui non ve ne è nemmeno l'ombra. La trama non è nulla d'eccezionale e soprattutto a tratti poco chiara e pasticciata. Le ambientazioni almeno, sono come sempre molto belle e accattivanti. Peccato che i bellissimi scenari italiani si limitino ai minuti iniziali. Comunque, questo film è lontano anni luce dai primi episodi della serie, cosi come Daniel Craig non può assolutamente competere con Sean Connery e Roger Moore.
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Sembra proprio che James Bond non riesca proprio a risollevarsi dalla mediocrità in cui è caduto negli ultimi episodi. Questo film, che in fondo è semplicemente la seconda parte del precedente "Casino Royale", malgrado le numerosissime scene d'azione non strappa a mio parere nessuna vera emozione. Ma soprattutto, dove sono finiti i gadget futuristici di Bond, che sono sempre stati un elemento fondamentale di questa saga!? Qui non ve ne è nemmeno l'ombra. La trama non è nulla d'eccezionale e soprattutto a tratti poco chiara e pasticciata. Le ambientazioni almeno, sono come sempre molto belle e accattivanti. Peccato che i bellissimi scenari italiani si limitino ai minuti iniziali. Comunque, questo film è lontano anni luce dai primi episodi della serie, cosi come Daniel Craig non può assolutamente competere con Sean Connery e Roger Moore. Veramente, penso che la saga di 007 abbia bisogno di una vera "rivoluzione" per tornare a regalare emozioni.
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(di patrickbateman47)
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