In the Name of the King |
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Un film di Uwe Boll.
Con Jason Statham, Leelee Sobieski, John Rhys-Davies, Ron Perlman, Claire Forlani.
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Titolo originale In the Name of the King: A Dungeon Siege Tale.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 124 min.
- Germania, Canada, USA 2008.
- One Movie
uscita venerdì 27 febbraio 2009.
MYMONETRO
In the Name of the King ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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In The name of uwe boll: A dungeon siege tale
di AndreaFeedback: |
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domenica 15 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
In un imprecisato villaggio medioevale, Il Fattore e la sua famiglia conducono una tranquilla vita, coltivando i campi e sopravvivendo alle carestie. Un giorno i Krug, mostri combattenti giudati a distanza dal mago Gallian, irrompono nel villaggio uccidendo il figlio del Fattore e rapendo la moglie. Dopo che Il Fattore rifiuta di arruolarsi nell'esercito del Re Konreid, insieme agli amici Bastian e Norick decide di partire e raggiungere il Duca Fallow, presumibile artefice delle malefatte di Gallian e forse rapitore di sua moglie. Non ce niente da ridire, come Jim Wynorski, Uwe Boll colpisce sempre il suo spettatore offrendo annualmente il suo nuovo film; anche se da noi in Italia, In The Name Of The King arriva dopo due anni di ritardo. Il problema non sta nel flop Americano, e neanche nel regista Boll(ingiustamente premiato ai Razzie Awards per la regia anche di Postal), ma purtroppo in una incomprensione del pubblico che, immancabilmente, rifiuta prematuramente le pellicole del filmaker tedesco; conosciuto come peggior regista del Mondo. E la cosa, si ripete in modo meccanico anche in A Dungeon Siege Tale, squisito prodotto fantasy basato su un videogioco e che qui, nella pellicola, ricostruisce al meglio le ambientazioni, la trama e i valorosi combattimenti. Ok, come la critica afferma, il film di Boll è un B Movie di altri tempi che si nota soprattutto nella messa in scena poco ritmata, ma in compenso carica di una ragione d'esistere, o per meglio dire, un prodotto con le carte in regola che non pecca neanche nella sceneggiatura che offre anche delle sequenze ironiche. Boll dirige con competenza e senso del montaggio orchestrando un fantasy, poco prevedibile, fedele al videogame e nel complesso, anche divertente e ricco di pathos medioevale; ridefinito appunto, dalle accurate scenografie. Mastodontico anche il cast che vede dalla parte dei buoni, Jason Statham(perfetto stereotipo del genere), Ron Perlman, Will Sanderson, Leelee Sobieski, John Rhys-Davies, Claire Forlani, Kristanna Loken, Brian White e, pensate un pò, anche Burt Reynolds. Nei cattivi invece, Ray Liotta, Matthew Lillard e Mike Dopud più i perfidi Krug. Consigliato ai fan di Uwe Boll e agli amanti più cinefili delle trasposizioni videogioco/film.
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