andrea levorato
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venerdì 9 settembre 2011
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commediola fresca e intelligente
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Certamente, forse **1/2
Produzione: USA 2008
Regia: Adam Brooks
Attori principali: Ryan Reynolds, Abigail Breslin, Elizabeth Banks, Isla Fisher, Rachel Weisz, Kevin Kline
Trama:
Will (Reynolds) racconta a sua figlia Maya (Breslin) delle tre donne della sua vita e di come sposò sua madre.
Mini recensione:
Simpatica e fresca commedia travestita da giallo, che attraverso gli occhi di una bambina tratta (un po’ superficialmente) temi come la delusione amorosa e politica. Divertente e commovente, con personaggi ben caratterizzati. Questa stramba romantic comedy è tutto sommato una ventata d’aria fresca in una stagione in cui la commedia gigioneggiante spopola.
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Certamente, forse **1/2
Produzione: USA 2008
Regia: Adam Brooks
Attori principali: Ryan Reynolds, Abigail Breslin, Elizabeth Banks, Isla Fisher, Rachel Weisz, Kevin Kline
Trama:
Will (Reynolds) racconta a sua figlia Maya (Breslin) delle tre donne della sua vita e di come sposò sua madre.
Mini recensione:
Simpatica e fresca commedia travestita da giallo, che attraverso gli occhi di una bambina tratta (un po’ superficialmente) temi come la delusione amorosa e politica. Divertente e commovente, con personaggi ben caratterizzati. Questa stramba romantic comedy è tutto sommato una ventata d’aria fresca in una stagione in cui la commedia gigioneggiante spopola. La Breslin dopo “Little Miss Sunshine” è ancora più convincente e Reynolds è portato per la parte.
Interpretazioni:
Ryan Reynolds **1/2
Abigail Breslin ***
Elizabeth Banks **
Isla Fisher ***
Rachel Weisz **1/2
Kevin Kline ***
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eugen
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mercoledì 8 maggio 2024
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tutto in bilico...
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"Definitely, Myabe"(Adam Brooks, anche autore dello screenplay, 2008)racconta di un consulente politico, sostenitore di Bill Clinton(che in TV vede anche le accuse rivolte al candidato da parte di una sua"ex", ma senza esserne convinto)che, avendo avuto varie "fidanzate"-gilr.friends, si trova nella dolorosa situazione di dover dire alla figlia il nome di sua madre. IL racconto fatto a lei e'la ricostruzione del passato amoroso del protaognista. Piacevole,a tratti"intelligente", "Defintely..."e' una sorta di commediadramma , dove i sentimenti si intrecciano, dando luogo a equuvoci(necesssari in questo gneere di spettacolo)e al divertimento che ne consegue, fondato sul gioco"lo so-non lo sa", ossia a quanto sa lo spettatore e non sanno i protaognisti delle vicenda e viceversa.
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"Definitely, Myabe"(Adam Brooks, anche autore dello screenplay, 2008)racconta di un consulente politico, sostenitore di Bill Clinton(che in TV vede anche le accuse rivolte al candidato da parte di una sua"ex", ma senza esserne convinto)che, avendo avuto varie "fidanzate"-gilr.friends, si trova nella dolorosa situazione di dover dire alla figlia il nome di sua madre. IL racconto fatto a lei e'la ricostruzione del passato amoroso del protaognista. Piacevole,a tratti"intelligente", "Defintely..."e' una sorta di commediadramma , dove i sentimenti si intrecciano, dando luogo a equuvoci(necesssari in questo gneere di spettacolo)e al divertimento che ne consegue, fondato sul gioco"lo so-non lo sa", ossia a quanto sa lo spettatore e non sanno i protaognisti delle vicenda e viceversa... Davedere, per la bravura di Ryan Reynolds, dell0allore undicenne Abigail Breslin, di Rachel Weisz, Elizabeth Banks, Isla Fisher, che sono le"prede"del protaognista. Eugen
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ultimoboyscout
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martedì 24 luglio 2012
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la mamma del mistero.
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Commedia fragile dai toni buonisti che ha il suo punto forte nelle accurate e sorprendenti ricostruzioni degli anni '90, passando con leggerezza dai primi enormi cellulari agli scandali in cui è stato coinvolto Clinton. Purtroppo anche i temi più seri insieme alla psicologia del protagonista sono trattati con troppa leggerezza, compresa la sua disillusione politica e nel complesso il film sa tanto di pastrocchio confuso che alterna seriosità a melò esasperato. Il cuore del film è rappresentato dal racconto del padre Reynolds alla figlia (deliziosa) Breslin sui suoi tre più grandi amori, ai quali cambia nome. La ragazzina dovrà indovinare qualel delle tre donne ha sposato il padre e dunque chi sia sua madre.
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Commedia fragile dai toni buonisti che ha il suo punto forte nelle accurate e sorprendenti ricostruzioni degli anni '90, passando con leggerezza dai primi enormi cellulari agli scandali in cui è stato coinvolto Clinton. Purtroppo anche i temi più seri insieme alla psicologia del protagonista sono trattati con troppa leggerezza, compresa la sua disillusione politica e nel complesso il film sa tanto di pastrocchio confuso che alterna seriosità a melò esasperato. Il cuore del film è rappresentato dal racconto del padre Reynolds alla figlia (deliziosa) Breslin sui suoi tre più grandi amori, ai quali cambia nome. La ragazzina dovrà indovinare qualel delle tre donne ha sposato il padre e dunque chi sia sua madre. La scelta è tra Emily, la ragazza della porta accanto e fidanzatina del college, April apolitica amica di lunga data e Summer, giornalista amibiziosa disinibita e ambigua. La ragazzina, mentre elabora le tante informazioni, comincia a farsi un'idea ben precisa dell'amore e capisce che non è cosa semplice, cercando nel contempo di aiutare il padre a comprendere che "certamente" si può tornare indietro e "forse" si può raggiungere il sospirato lieto fine. New York è la location d'obbligo delle commedie romantiche statunitensi con lo spettatore che si immedesima con la figlia del protagonista perchè ciò che tiene sulle spine lei tiene sulle spine chi guarda e ciò che vuole scoprire lei è lo stesso di chi guarda. Ritmo non veloce ma costante, qualche battuta e Reynolds che tiene, con la sua faccia pulita da bravo ragazzo di provincia, tutta la baracca sulle proprie spalle, interpretando un personaggio insicuro e indeciso, spesso vittima delle donna ma anche degli eventi. Commedia semplice e sofisticata ma non riuscita che cita e si avvicina troppo spesso a Woody Allen.
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