Babylon A.D. |
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Un film di Mathieu Kassovitz.
Con Vin Diesel, Michelle Yeoh, Mélanie Thierry, Gérard Depardieu, Charlotte Rampling.
continua»
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- USA, Francia 2008.
- Moviemax
uscita venerdì 24 ottobre 2008.
MYMONETRO
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lontano dal capolavoro come dalla schifezza
di steveFeedback: 0 |
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sabato 25 ottobre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Un'umanita' spezzata e stracciona, che sopravvive in baraccopoli ai limiti del mondo, vicino a zone radioattive, lande innevate sorvegliate da droni da guerra, anche se non si capisce da chi dovrebbero difendersi, ma forse e' proprio qui, il non fidarsi mai di nessuno, una delle chiavi del film, sfiducia e stanchezza, come quelle che animano il protagonista, che lo trascinano in quest'ultima missione che forse lo portera' verso il meritato riposo, di guerriero e di uomo. Al di la' di una Russia che sopravvive sui corpi dei disperati, sta un America sempre lucita e luminosa, su cui regna imperituro lo spot e il maxischermo, ignara delle nubi di tempesta che la sovrastano e che nulla perdoneranno a nessuno. Anche il protagonista, nel passaggio dall'est all'ovest si ripulisce, cambia spirito e atteggiamento, recuperando un sorriso ormai perduto, questo e' molto americano e molto poco obiettivo. Comunque sia, in questo mondo post-tutto, che e' diventato solo un enorme barattolone di anime perdute in cerca di una qualche forma di redenzione, anche nella distruzione totale, nell'apocalisse o nel riposo dello spirito, si aggirano uomini con missioni disperate, donne con fede assoluta, ragazze con destini sconosciuti ed inevitabili. Questo lo sfondo. Il resto e' Terminator piu' Die Hard piu' Blade Runner, come mero riferimento, ma d'altronde qualunque film dove l'azione e' il principale motivo di attrazione, prende spunto da qualcosa di gia' visto, inevitabilmente. Libro a parte, che manco so se e' uscito in Italia, il film mantiene una sua dignita' e una sua coerenza, fa il suo sporco dovere fino in fondo, senza cadute e scivoloni troppo plateali e fastidiosi, tipo Doomsday anche se Marshall e' molto piu' bravo di Kassovitz nelle scene d'azione, lo stile e' Jacksoniano e senza grande originalita' ma pieno e mai troppo noioso, le pause di meditazione introspettiva sono dovute, e se la gente, ormai abituata alla velocita' dei videoclip, non riesce a seguire una qualunque storia nei suoi momenti di varia velocita', non e' colpa di nessuno. Lontani miglia dal capolavoro, altrettante dalla schifezza, il fim mi sembra onesto e misurato, e di questi tempi e' gia molto. Una piccola meditazione sui danni che puo'fare la religione ed un finale sinceramente affrettato e deludente concludono il tutto.
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