Un'altra giovinezza

Mi dispiace per gli estimatori di Coppola e della sua ultima creatura ma la nuda cronaca di questi giorni ci rammmenta che chi è colpito da un fulmine non inizia un viaggio nel tempo passato o futuro ovvero ne inizia uno in una dimensione che non è quella nota a noi viventi almeno per chi è credente... Insomma il film come sogno pieno di riferimenti culturali ignoti ai piu'lo si può anche accettare ma a mio avviso il cinema ha già dato di meglio anche nel campo onirico.Uno sforzo per avvicinare il grande pubblico a temi poco noti ma non lo si puo' considerare un esperimemto del utto riuscito forse un tantino megalomane!

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Seguendo i consigli di una vostra recensione entusiasta, mi sono recato, di getto, al cinema più vicino per poter anch'io beneficiare della visione di tale opera. Durante la proiezione del film, cresceva, sempre più, l'amara consapevolezza di assistere ad uno dei peggiori film dell'ultimo decennio. Quasi mai, mi è capitato di attendere con indescrivibile sofferenza la fine, per poter finalmente uscire e liberarmi da una agonizzante prigionia. Lungo, disarmonico, eterogeneo, esangue. Sembrava una minestra con tanti di quegli ingredienti da non avere, poi, un sapore accettabile. Nessuna magia in una storia che, dalla recensione letta, sembrava presagire le emozioni di un tempo, ma che in realtà non riusciva a sfociare in una direzione credibile, quanto meno tollerabile. [+]

Seguendo i consigli di una vostra recensione entusiasta, mi sono recato, di getto, al cinema più vicino per poter anch'io beneficiare della visione di tale opera. Durante la proiezione del film, cresceva, sempre più, l'amara consapevolezza di assistere ad uno dei peggiori film dell'ultimo decennio. Quasi mai, mi è capitato di attendere con indescrivibile sofferenza la fine, per poter finalmente uscire e liberarmi da una agonizzante prigionia. Lungo, disarmonico, eterogeneo, esangue. Sembrava una minestra con tanti di quegli ingredienti da non avere, poi, un sapore accettabile. Nessuna magia in una storia che, dalla recensione letta, sembrava presagire le emozioni di un tempo, ma che in realtà non riusciva a sfociare in una direzione credibile, quanto meno tollerabile. Deluso dall'avere ingoiato un tremendo polpettone,non saprei aggiungere altro. [-]

[+] non vedevo l'ora di uscire dal cinema (di mary) [ - ] non vedevo l'ora di uscire dal cinema

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un film che non ha bisogno di critic,avvolte volgare,una scopiazzatura di "ritratto di Dorian gray", riferimenti alla vecchia germania a dir poco ridicoli.un fallimento , e una truffa per chi è stato al cinema

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cervellotico, bravi gli attori

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Ritengo che il film abbia degli spunti interessanti ma si riesce a seguire con difficoltà.Sicuramente noioso e forse non ben riuscito probabilmente per la complessità del tema a cui si ispira.La voce dei personaggi quasi sempre dimessa e sotto tono contribuiscono a far nascere nello spettatore un fastidioso senso di insofferenza e di tedio.

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Un capolavoro coraggioso. Coraggioso perchè poco comprensibile per i più e solo dopo innumerevoli successi poteva permettersi il lusso di osare e di non essere compreso. Un capolavoro pieno di simbolismi e significati religiosi, esoterici, alchemici, rosacruciani etcetc... Alla portata esclusiva di studiosi in materia o di persone interessate a tale argomento. Se non si è interessati a tale argomento il film può risultare un'accozzaglia di storie mal cucite e sciocche. Ritengo che chi ne capisce il significato profondo, debba rivederlo più volte, perchè contiene talmente tanti messaggi che percepirli tutti alla prima visione è difficile.

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Torna quel regista geniale e sorprendente che avevamo imparato ad amare e lo fa con un film degno succedaneo di "Matrix", azzardato e insolito. Suggerito dallo storico delle religioni e scrittore rumeno Mircea Eliade è lontano da ogni buona regola hollywoodiana e risulta un modo stupendo per rappresentare la consapevolezza interiore e la coscienza di sé. Sceglie la metafora come chiave di lettura e costringe lo spettatore a cancellare molti pregiudizi: in cambio gli offre la possibilità di farsi travolgere da una serie di messaggi di non facile interpretazione ma sicuramente apprezzati da persone dotate di una certa "consapevolezza". E' il primo film dove il "doppio" rappresenta metaforicamente la "coscienza interiore" ma altresì mostra quali poteri soprannaturali possa raggiungere l'essere umano che stabilisca con lui un "contatto". [+]

Torna quel regista geniale e sorprendente che avevamo imparato ad amare e lo fa con un film degno succedaneo di "Matrix", azzardato e insolito. Suggerito dallo storico delle religioni e scrittore rumeno Mircea Eliade è lontano da ogni buona regola hollywoodiana e risulta un modo stupendo per rappresentare la consapevolezza interiore e la coscienza di sé. Sceglie la metafora come chiave di lettura e costringe lo spettatore a cancellare molti pregiudizi: in cambio gli offre la possibilità di farsi travolgere da una serie di messaggi di non facile interpretazione ma sicuramente apprezzati da persone dotate di una certa "consapevolezza". E' il primo film dove il "doppio" rappresenta metaforicamente la "coscienza interiore" ma altresì mostra quali poteri soprannaturali possa raggiungere l'essere umano che stabilisca con lui un "contatto". Dietro il messaggio profetico di autodistruzione del genere umano a seguito di uso delle bombe atomiche si evidenzia una sostanziale fiducia nella missione-vita di ogni singolo umano. Film bizzarro, discontinuo, costruito in totale libertà Coppola dimentica molte delle regole più in voga: complica invece di semplificare, intreccia stili diversi, non si preoccupa di sembrare semplicistico (l'idea che i sogni sono il mondo a gambe all'aria) e di rischiare la banalità (la forza poetica di una rosa). Antonio F. [-]

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Un film bello e affascinante, ma non per tutti... E' complesso, ambizioso e sperimentale. Se volete solo "distrarvi" passando due ore e più al cinema, lasciate perdere. Se invece dal cinema cercate qualcosa di più di quello che si vede di solito, potrebbe essere una rivelazione. Io l'ho vissuto come una rilettura del mito di Faust in chiave buddista e mi è piaciuto molto. Comunque è un film che và sicuramente rivisto per darne un giudizio più preciso.

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E io che ho fatto 70 Km per vedere il film di Coppola! Delusa, l'ho trovato inconcludente, pedante, noioso. Dovrebbe parlare (anche) del linguaggio e, usando il linguaggio per eccellenza (il cinema), fallisce due volte perché non riesce a comunicare proprio niente. Perché bisogna dire a tutti i costi che è un capolavoro? Le allusioni filosofiche/simboliste sono assolutamente incomprensibili, a meno che non sia un film per pochi eletti...

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mi e' sembrato un film abbastanza noioso, un po' presuntuoso, e che dimentichi in fretta

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