nicoletta scatolini
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martedì 23 ottobre 2007
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youth without youth: il ritorno di coppola
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L'ultimo, attesissimo, film di Francis Ford Coppola (dopo un’assenza di dieci anni dal grande schermo) è un lungometraggio complesso e difficile da "metabolizzare" ad una prima visione (come ha lui stesso dichiarato), che chiede un grande sforzo partecipativo allo spettatore senza dargli in cambio punti di riferimento cognitivi, e lo avvolge in una densa nube sensoriale. Youth without youth inizia il suo tortuoso percorso da una misteriosa e cupa Romania(siamo nel 1938) attraverso i rimpianti e le malinconie di un meraviglioso e meravigliosamente attempato Tim Roth, che interpreta il settantenne Dominic Matei, professore di linguistica. La "svolta", la prima di una lunga serie, arriva subito: Matei viene colpito da un fulmine davanti alla stazione di Bucarest.
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L'ultimo, attesissimo, film di Francis Ford Coppola (dopo un’assenza di dieci anni dal grande schermo) è un lungometraggio complesso e difficile da "metabolizzare" ad una prima visione (come ha lui stesso dichiarato), che chiede un grande sforzo partecipativo allo spettatore senza dargli in cambio punti di riferimento cognitivi, e lo avvolge in una densa nube sensoriale. Youth without youth inizia il suo tortuoso percorso da una misteriosa e cupa Romania(siamo nel 1938) attraverso i rimpianti e le malinconie di un meraviglioso e meravigliosamente attempato Tim Roth, che interpreta il settantenne Dominic Matei, professore di linguistica. La "svolta", la prima di una lunga serie, arriva subito: Matei viene colpito da un fulmine davanti alla stazione di Bucarest. Quello che sembra un esodo tragico si rivelerà invece un nuovo inizio,"un'altra giovinezza"(la traduzione italiana del titolo), “una giovinezza senza giovinezza” (restando fedeli al titolo originale), perchè il settantenne Dominic si ritrova con l'aspetto ed il vigore (psico-fisico) di un trentenne. Il suo mondo diventa un misterioso ed ambiguo spazio al confine tra l'irreale e il reale, dominati l'uno dalla "presenza" di un doppio, e l'altro dall'incombenza della guerra mondiale(un mondo che si appresta a divenire anch'esso bipolare). Perchè gli è successo questo? Il professor Matei è ossessionato dallo studio di tutta una vita, che non é mai riuscito a terminare: arrivare alle origini del linguaggio (e quindi dell'umana conoscenza). Forse è proprio la sua sete di conoscenza che lo rende "immortale" (la conoscenza stessa lo è, così come le opere ad essa dedicate), forse la figura del suo doppio rappresenta proprio questa fiamma, “riaccesa” in lui e resa quasi tangibile dal fulmine che l’ha folgorato. Youth without youth continua e scava ancora, addentrandosi nel campo impalpabile del metafisico, delle religioni primitive, del binomio tra bene e male, arrivando a cercare di carpire (e capire) l’essenza stessa dell’esistenza. Un film, questo, che contiene in sé tanti generi cinematografici e perciò difficile da collocare, che invoca una totale libertà espressiva contro le facili etichettature, che coinvolge e immerge attraverso immagini intense e ricche di simbolismi, che cambia rotta non appena si ha l’impressione di scorgere la terraferma. Catapultandoci quasi forzatamente da un genere ad un altro, il thriller a sfondo storico che stavamo guardando nella prima parte del film cambia tono, cambia la sua pelle e si trasforma in un delicato ed intenso scenario romantico e drammatico,dai risvolti sempre più spirituali e intimisti che confonde, a mano a mano che ci addentriamo in profondità, l’ago della nostra bussola cognitiva. Così l’incontro con Veronica, una specie di “rediviva” Laura (la donna amata tragicamente da Dominic nel passato) diventa il punto di partenza per ben più universali ed universalistiche considerazioni. Coppola ci presenta un film che, probabilmente, si propone di effettuare una “cesura” nel linguaggio filmico odierno,un film ricco di spunti e forse per questo pieno di troppe sfaccettature, che lo rendono a tratti disarticolato; un film complesso, dall’enigmatico messaggio, che “abbaglia” con la sua poliedrica ed avvolgente serie di immagini, che disorienta con il suo mix di stili e il suo taglio molto poco “all’americana”; un film che sicuramente necessita di più visioni, prima di essere acclamato o bocciato senza remore.
NICOLETTA SCATOLINI
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[+] un'altra senilità
(di ovovic)
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antonio f.
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venerdì 2 novembre 2007
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coppola profeta
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Torna quel regista geniale e sorprendente che avevamo imparato ad amare e lo fa con un film degno succedaneo di "Matrix", azzardato e insolito. Suggerito dallo storico delle religioni e scrittore rumeno Mircea Eliade è lontano da ogni buona regola hollywoodiana e risulta un modo stupendo per rappresentare la consapevolezza interiore e la coscienza di sé.
Sceglie la metafora come chiave di lettura e costringe lo spettatore a cancellare molti pregiudizi: in cambio gli offre la possibilità di farsi travolgere da una serie di messaggi di non facile interpretazione ma sicuramente apprezzati da persone dotate di una certa "consapevolezza".
E' il primo film dove il "doppio" rappresenta metaforicamente la "coscienza interiore" ma altresì mostra quali poteri soprannaturali possa raggiungere l'essere umano che stabilisca con lui un "contatto".
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Torna quel regista geniale e sorprendente che avevamo imparato ad amare e lo fa con un film degno succedaneo di "Matrix", azzardato e insolito. Suggerito dallo storico delle religioni e scrittore rumeno Mircea Eliade è lontano da ogni buona regola hollywoodiana e risulta un modo stupendo per rappresentare la consapevolezza interiore e la coscienza di sé.
Sceglie la metafora come chiave di lettura e costringe lo spettatore a cancellare molti pregiudizi: in cambio gli offre la possibilità di farsi travolgere da una serie di messaggi di non facile interpretazione ma sicuramente apprezzati da persone dotate di una certa "consapevolezza".
E' il primo film dove il "doppio" rappresenta metaforicamente la "coscienza interiore" ma altresì mostra quali poteri soprannaturali possa raggiungere l'essere umano che stabilisca con lui un "contatto".
Dietro il messaggio profetico di autodistruzione del genere umano a seguito di uso delle bombe atomiche si evidenzia una sostanziale fiducia nella missione-vita di ogni singolo umano.
Film bizzarro, discontinuo, costruito in totale libertà Coppola dimentica molte delle regole più in voga: complica invece di semplificare, intreccia stili diversi, non si preoccupa di sembrare semplicistico (l'idea che i sogni sono il mondo a gambe all'aria) e di rischiare la banalità (la forza poetica di una rosa).
Antonio F.
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weach
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venerdì 20 agosto 2010
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senza punti di riferimento!!!.. si scompare
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Trasmigrazione Tentativi,certezze,no ,tentativi,spero certezze ,poi buio,poi luce.poi nulla ,poi..stasi.poi. un gemito,poi un lampo di luce,poi immagini....si sento di nuovo.Si riparte da zero....buon viaggio!!
Il film di Francis Ford Coppola è storia coraggiosa,originale,al di fuori degli schemi commerciali,in quanto propone il superamento di una a visone spazio temporale intecettando contenuti metempsicostici,gnostici,esoterici,olistici. E' anche una storia ricca di sentimenti di sincronicità e risonanza ...e di originalità.
Particolare apprezzamento per gli effetti di dissolvenza utilizzati
Si,diverso,speciale, un progetto ambizioso,dovo l'essere e la forma si dissolveno e disperdono nell'illusione temporale.
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Trasmigrazione Tentativi,certezze,no ,tentativi,spero certezze ,poi buio,poi luce.poi nulla ,poi..stasi.poi. un gemito,poi un lampo di luce,poi immagini....si sento di nuovo.Si riparte da zero....buon viaggio!!
Il film di Francis Ford Coppola è storia coraggiosa,originale,al di fuori degli schemi commerciali,in quanto propone il superamento di una a visone spazio temporale intecettando contenuti metempsicostici,gnostici,esoterici,olistici. E' anche una storia ricca di sentimenti di sincronicità e risonanza ...e di originalità.
Particolare apprezzamento per gli effetti di dissolvenza utilizzati
Si,diverso,speciale, un progetto ambizioso,dovo l'essere e la forma si dissolveno e disperdono nell'illusione temporale.
Chiaramente non è film di cassetta perchè il contenuto si rivolge ad un pubblico esigente.
"un altra gioventu" sarebbe eccelso e varrebbe le 5 stelle se non fosse danneggiato da una certa lentezza espositivo che appare ingombrande nella seconda parte .
weach
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filippo arena
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martedì 1 aprile 2008
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capolavoro di coppola
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Coppola forgia un capolavoro sull'orma dei temi più scottanti, studiati e trascendentali dell'essere umano... Cominciamo con la "conoscenza assoluta", che si intreccia con i delicati elementi dicotomici rappresentati dal bene e male; dove grazie a musiche soavi, scene incantevoli e sapienti dialoghi sottolinea la disperata ricerca da parte dell'uomo della c.d. "eterna giovinezza" attraverso l'uso di giochi, condotti con la parsimonia di uno scienziato, di coordinate spazio-temporali capaci di stupire all'inverosimile lo spettatore, sempre sottolineando la ferocia e la bellezza d'animo di cui gli uomini sono capaci...bianco e nero... guerra e pace... sottomissione e libertà... perfino il prof.
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Coppola forgia un capolavoro sull'orma dei temi più scottanti, studiati e trascendentali dell'essere umano... Cominciamo con la "conoscenza assoluta", che si intreccia con i delicati elementi dicotomici rappresentati dal bene e male; dove grazie a musiche soavi, scene incantevoli e sapienti dialoghi sottolinea la disperata ricerca da parte dell'uomo della c.d. "eterna giovinezza" attraverso l'uso di giochi, condotti con la parsimonia di uno scienziato, di coordinate spazio-temporali capaci di stupire all'inverosimile lo spettatore, sempre sottolineando la ferocia e la bellezza d'animo di cui gli uomini sono capaci...bianco e nero... guerra e pace... sottomissione e libertà... perfino il prof. Matei sdoppia la propria anima dopo il piacevole incidente nel giorno di pasqua!
In tutto ciò, caos piacevolissimo, Coppola illustra una storia d'amore degna di titanic, ma con risvolti psicologici che nemmeno il miglior Freud avrebbe saputo creare ed estrapolare!
Fate anche voi un "tuffo" in una pellicola di straordinaria bellezza!
Il genere del film???non chiedetemelo: drammatico...?? giallo...??? fantascienza...??? un saggio forse...??? thriller???
Non so...ditemelo voi..o chiedete ad un mostro sacro come Coppola..."FORSE" Lui vi saprà rispondere.
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[+] capolavoro del cinema non solo di coppola!
(di gambardella )
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weach
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sabato 6 agosto 2011
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all ricerca di un sapere che si perde nel vuoto
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Un'altra giovinezza Di Francis Ford Coppola.
Dominc Matei (tim roth) settantenne alla ricerca della conoscenza e delle invece acquisisce una nuova gioventù e sprazzi di consapevolezza superiore; in questo percorso complesso si innescano infinite problematiche : il tempo del Nazismo, il rischio nucleare, il buddhismo, la reincarnazione , le sincronicità, la dualità dell' essere . il senso di solitudine . l'aspirazione della felicità ,il senso del vuoto.
Ci viene proposto insieme un viaggio nel tutto, a metà fra il sogno il delirio, la fiaba e la percezione .
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Un'altra giovinezza Di Francis Ford Coppola.
Dominc Matei (tim roth) settantenne alla ricerca della conoscenza e delle invece acquisisce una nuova gioventù e sprazzi di consapevolezza superiore; in questo percorso complesso si innescano infinite problematiche : il tempo del Nazismo, il rischio nucleare, il buddhismo, la reincarnazione , le sincronicità, la dualità dell' essere . il senso di solitudine . l'aspirazione della felicità ,il senso del vuoto.
Ci viene proposto insieme un viaggio nel tutto, a metà fra il sogno il delirio, la fiaba e la percezione .Pretenzioso ?No è uno spnuto per un viaggio diverso, forse per pochi, comunque intelligente e profondo.
Da Ramana Maharashi “ se i meriti ed i demeriti si equivalgono, si rinasce immediatamente sulla terra ; se i meriti prevalgono sui demeriti, il corpo sottile va in cielo, se prevalgono i demeriti , va all’inferno. Ma in entrambe i casi si rinasce più tardi sulla terra .Tutto ciò viene detto nelle scritture,sacre."
Sembra Francis Ford Coppola essere perfettamente consapevole del dramma dell’ uomo ,che in continuo conflitto con se stesso, in realtà obbedisce a forze cosmiche primordiali, complementari,contrapposte , con autorevolezza descritte dalla scuola Taoista quella dell’yin e dello yung , forze presenti in tutto l’universo conosciuto , sia nell’infinitamente piccolo che nell’ infinitamente grande, due forze unite e sperate nello stesso tempo da una forza che le neutralizza ;le similitudini sono evidenti con le moderne conoscenze sulla struttura delle forze che operano all’interno atomo. Su di un piano squisitamente spirituale queste due forze , sopra descritte,sono viste come soma e psiche oppure paura ed amore ;o ancora voglia di armonizzare e distruggere ,capacità di condividere o separare!ma se si rimane semplicemente ciò che si è , davvero non c’è nascita nè morte”.
il film di Francis Ford Coppola è storia coraggiosa, originale ,al di fuori degli schemi commerciali,in quanto propone il superamento di una visione spazio temporale per intercettare , come possibile, contenuti di metempsicosi,gnostici,olistici, sincronici e di entanglement quantistico, senza perdere di vista il legame più importante nell'universo: il senso profondo di solitudine e l'aspirazione di raggiunge l'amore inteso come occasione speciale di condivisone e di unicità ma anche come chimera vanamente raggiungibile.
C'è chi h parlato di un film" lento " , mi permetto di dissentire ; accetto lentezza solo se finalizzata a cogliere i silenzi più profondi dell'essere, quindi di lentezza strumentale per tentare il salto verso "il refluo di Dio".
Per concludere un film eccellente , di ricerca, forse faticoso, ma estetico , valido, interessante con una macchina da presa che lavora volentieri sugli effetti di dissolvenza per mettere in chiara luce l'aspetto magico ed esoterico della vita.
Complimenti, da vedere e rivedere per cogliere le infinte sfumature che ha cercatola regia di sollecitare
buona visone
weach illuminati
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nick castle
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mercoledì 1 dicembre 2010
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piuttosto indigesto...
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Girato in un buon digitale HDV, "Un altra giovinezza" è un film ostentatamente controverso, in cui, quel vecchio bracalone di Francis dà sfogo a tutte le sue perversioni registiche (inquadrature ghembe, sottosopra, a 90°) per non parlare dell'uso e abuso di effetti visivi e trucchetti ottici. Tratta da un romanzo di Mircea Eliade, la storia parla di una sorta di Benjamin Button erudito e dotato di poteri extrasensoriali e intelligenza sovraumana (gli basta guardare un libro per conoscerne il contenuto), che acquisirà tutto ciò dopo esser stato colpito da un fulmine, che lo farà ringiovanire, riportandolo a circa 40 anni, dai 70 che aveva.
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Girato in un buon digitale HDV, "Un altra giovinezza" è un film ostentatamente controverso, in cui, quel vecchio bracalone di Francis dà sfogo a tutte le sue perversioni registiche (inquadrature ghembe, sottosopra, a 90°) per non parlare dell'uso e abuso di effetti visivi e trucchetti ottici. Tratta da un romanzo di Mircea Eliade, la storia parla di una sorta di Benjamin Button erudito e dotato di poteri extrasensoriali e intelligenza sovraumana (gli basta guardare un libro per conoscerne il contenuto), che acquisirà tutto ciò dopo esser stato colpito da un fulmine, che lo farà ringiovanire, riportandolo a circa 40 anni, dai 70 che aveva. La storia è un po' ingarbugliata (per non dire molto), poco approfondita, all'inizio sembra anche incalzare bene, ma con l'entrata in scena di Veronica, la reincarnazione di Laura, un amore passato del nostro protagonista Dominic, si fa tutto più metafisico, e man mano meno chiaro. Incerto il colpo di scena finale. Punti positivi la fotografia di Mihai Malaimare jr., il missaggio sonoro di Walter Murch e le musiche alla Cliff Martinez, di Osvaldo Golijov.
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weach
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domenica 22 gennaio 2012
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una rincorsa verso un linguaggio universale
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Un'altra giovinezza
Dominic Matei (tim roth) settantenne alla ricerca della conoscenza e delle radice della scintilla del sapere umano ed universale ,colpito da un fulmine, apparentemente morto .invece acquisisce una nuova gioventù e sprazzi di consapevolezza superiore; in questo percorso complesso si innescano infinite problematiche: il tempo del Nazismo, il rischio nucleare, il buddhismo, la reincarnazione , le sincronicità, la dualità dell' essere ,il senso di solitudine l'anelito di felicità ,il senso di solitudine , il bisogno d'amore.
E' nel suo insieme un viaggio nel tutto, a metà fra il sogno, il delirio, la fiaba e la percezione .
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Un'altra giovinezza
Dominic Matei (tim roth) settantenne alla ricerca della conoscenza e delle radice della scintilla del sapere umano ed universale ,colpito da un fulmine, apparentemente morto .invece acquisisce una nuova gioventù e sprazzi di consapevolezza superiore; in questo percorso complesso si innescano infinite problematiche: il tempo del Nazismo, il rischio nucleare, il buddhismo, la reincarnazione , le sincronicità, la dualità dell' essere ,il senso di solitudine l'anelito di felicità ,il senso di solitudine , il bisogno d'amore.
E' nel suo insieme un viaggio nel tutto, a metà fra il sogno, il delirio, la fiaba e la percezione .
Pretenzioso ?No è uno spunto per un viaggio diverso, forse per pochi, comunque intelligente e profondo!!!!!!!!!
Da Ramana Maharashi “se i meriti ed i demeriti si equivalgono, si rinasce immediatamente sulla terra ; se i meriti prevalgono sui demeriti, il corpo sottile va in cielo, se prevalgono i demeriti , va all’inferno. Ma in entrambe i casi si rinasce più tardi sulla terra .Tutto ciò viene detto nelle scritture,sacre."
Sembra Francis Ford Coppola essere perfettamente consapevole del dramma dell’ uomo ,che in continuo conflitto con se stesso, in realtà obbedisce a forze cosmiche primordiali, complementari,contrapposte , con autorevolezza descritte dalla scuola Taoista quella dell’yin e dello yung , forze presenti in tutto l’universo conosciuto , sia nell’infinitamente piccolo che nell’ infinitamente grande, due forze unite e sperate nello stesso tempo da una forza che le neutralizza ;le similitudini sono evidenti con le moderne conoscenze sulla struttura delle forze che operano all’interno atomo. Su di un piano squisitamente spirituale queste due forze , sopra descritte,sono viste come soma e psiche oppure paura ed amore ;o ancora voglia di armonizzare e distruggere ,capacità di condividere o separare!ma se si rimane semplicemente ciò che si è , davvero non c’è nascita nè morte”.
il film di Francis Ford Coppola è storia coraggiosa, originale ,al di fuori degli schemi commerciali,in quanto propone il superamento di una visione spazio temporale per intercettare , come possibile, contenuti di metempsicosi,gnostici,olistici, sincronici e di entanglement quantistico, senza perdere di vista il legame più importante nell'universo: il senso profondo di solitudine e l'aspirazione di raggiunge l'amore inteso come occasione speciale di condivisone e di unicità ma anche come chimera vanamente raggiungibile.
C'è chi h parlato di un film" lento " , mi permetto di dissentire ; accetto lentezza solo se finalizzata a cogliere i silenzi più profondi dell'essere, quindi di lentezza strumentale per tentare il salto verso "il refluo di Dio".
Per concludere un film eccellente , di ricerca, forse faticoso, ma estetico , valido, interessante con una macchina da presa che lavora volentieri sugli effetti di dissolvenza per mettere in chiara luce l'aspetto magico ed esoterico della vita.
Complimenti, da vedere e rivedere per cogliere le infinte sfumature che ha cercatola regia di sollecitare
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matrix8077
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venerdì 5 giugno 2009
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un bel capolavoro coinvolgente!
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Finalmente un bel film, anzi direi un capolavoro.
Da molto tempo non si vedevano film di questa portata.Coppola non si smentisce mai.
I dialoghi sono di alto livello e la sceneggiatura altrettanto.
Il film parla del prof. Dominique Matei che prima di suicidarsi a causa di un suo fallimento negli studi viene colpito da un fulmine che lo fa ringiovanire offrendogli la chance di poter finire gli studi intrapresi sulle origini del linguaggio.
Dopo essere sfuggito ai nazisti che volevano studiare il suo caso di ringiovanimento si rifugia in Svizzera dove conosce Veronica, la quale somiglia molto al suo amore giovanile.
I due si innamorano e dopo l'ennesimo fulmine si scopre che lei è la reincarnzaione di una sacerdotessa indiana di nome Rupini.
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Finalmente un bel film, anzi direi un capolavoro.
Da molto tempo non si vedevano film di questa portata.Coppola non si smentisce mai.
I dialoghi sono di alto livello e la sceneggiatura altrettanto.
Il film parla del prof. Dominique Matei che prima di suicidarsi a causa di un suo fallimento negli studi viene colpito da un fulmine che lo fa ringiovanire offrendogli la chance di poter finire gli studi intrapresi sulle origini del linguaggio.
Dopo essere sfuggito ai nazisti che volevano studiare il suo caso di ringiovanimento si rifugia in Svizzera dove conosce Veronica, la quale somiglia molto al suo amore giovanile.
I due si innamorano e dopo l'ennesimo fulmine si scopre che lei è la reincarnzaione di una sacerdotessa indiana di nome Rupini.
Di notte molto speeso Veronica è in stato di trans e ripercorre la storia a ritroso parlando lingue sempre più antiche, ma dopo ogni sua performance invecchia sempre più e per Dominique si crea un bivio decisionale, ovvero quello di scegliere tra lei e quindi la sua giovinezza oppure finire l'opera della sua vita sul protolinguaggio e di conseguenza farla invecchiare fino alla morte.
Non racconto il finale perchè rovinerebbe chi ha intenzione di vederlo.
Questo è un film che ha bisogno di molta concentrazione, per questo a molti potrebbe non piacere ma è pieno di significati.
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ipno74
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domenica 20 febbraio 2011
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finalmente un film originale
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Ha ragione F.F. coppola quando dice - che in un film è l'attore a muoversi, non la telecamera, e se vedete questo film, vedrete che ogni immagine è un quadro - ed è veramente così.
Con ogni sequenza del film ci si potrebbe fare tranquillamente una mostra fotografica perchè ogni fotogramma rappresenta un quadro.
E questo film oltre ad essere straordinariamente originale, con inquadrature stupende e un grande attore come Tim Roth, ci permette di riflettere sui alcuni temi come la metempsicosi, sull'origine della lingua, ovvero come è nata, Sul fatto che l'uomo non è niente se non ha conoscenza, dell'esistenza di Dio, dell'anima e dell'amore.
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Ha ragione F.F. coppola quando dice - che in un film è l'attore a muoversi, non la telecamera, e se vedete questo film, vedrete che ogni immagine è un quadro - ed è veramente così.
Con ogni sequenza del film ci si potrebbe fare tranquillamente una mostra fotografica perchè ogni fotogramma rappresenta un quadro.
E questo film oltre ad essere straordinariamente originale, con inquadrature stupende e un grande attore come Tim Roth, ci permette di riflettere sui alcuni temi come la metempsicosi, sull'origine della lingua, ovvero come è nata, Sul fatto che l'uomo non è niente se non ha conoscenza, dell'esistenza di Dio, dell'anima e dell'amore.
Un film che va visto diverse volte sia per la bellezza sia per la profondità dei temi, ed io l'ho visto 4 volte, e non mi stanco mai perchè ogni volta trovo sempre qualcosa di nuovo.
Il finale poi è stupendo perchè ognuno di noi da la propria versione.
Alla fine del film sembra quasi di essere stao a teatro e non al cinema, perchè la vividezza delle immagini e la bravura degli attori è quasi palpabile.
Sono affascinato da questo film, in quanto c'è anche la storia d'amore, lunga due vite.
Una recensione a questo film non è facile, perchè si dovrebbe recensire ogni immagine e ogni sensazione che trasmette.
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stefanocapasso
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mercoledì 5 febbraio 2014
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la vita ci assegna un compito
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Dominic Matei ha 70 anni, è solo e vive l'amarezza della fine che si avvicina, con i progetti di vita ancora non conclusi, tra tutti il grande libro sull’origine del linguaggio e sullo sfondo l 'amore perduto in gioventù. E’ deciso a suicidarsi ma in strada viene colpito da un fulmine e incredibilmente ringiovanisce. Ma non basta. Sviluppa un alter ego, potente e spietato, la facoltà di apprendere con il solo comando dell'intenzione il contenuto dei libri e altri poteri di chiaroveggenza. Rincontra il suo primo ed unico amore, Laura, che ora è reincarnata in Veronica. Si innamorano ancora, ma l'incredibile energia di Dominic provoca continue regressioni a vite precedenti di Veronica.
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Dominic Matei ha 70 anni, è solo e vive l'amarezza della fine che si avvicina, con i progetti di vita ancora non conclusi, tra tutti il grande libro sull’origine del linguaggio e sullo sfondo l 'amore perduto in gioventù. E’ deciso a suicidarsi ma in strada viene colpito da un fulmine e incredibilmente ringiovanisce. Ma non basta. Sviluppa un alter ego, potente e spietato, la facoltà di apprendere con il solo comando dell'intenzione il contenuto dei libri e altri poteri di chiaroveggenza. Rincontra il suo primo ed unico amore, Laura, che ora è reincarnata in Veronica. Si innamorano ancora, ma l'incredibile energia di Dominic provoca continue regressioni a vite precedenti di Veronica. Questo fornisce preziose informazioni per la grande ricerca di Dominic sull’origine della lingua ma al tempo stesso sfinisce Veronica facendola invecchiare precocemente. Capisce che deve lasciarla, e al contrario di quanto avvenne tanti anni prima quando lei (in quella vita Laura) lascio lui perché sempre occupato nei suoi studi, ora è Dominique a lasciarla, rinunciando ai suoi studi per salvarla. Romperà definitivamente l'alleanza col suo alter ego, l'energia del male che gli permetteva tutto questo e invecchierà di colpo, morendo solo ma riappacificato con la sua terra e le sue origini
Molti temi vengono affrontati in questo film narrato dal maestro Francis Ford Coppola con continui colpi di scena che tengono sempre alta l'attenzione, necessaria a seguire e comprendere il complesso intreccio di eventi. Tra simbologia e richiami alle antiche filosofie orientali viene raccontata la necessità di elaborare le questioni lasciate in sospeso per poter arrivare alla fine della vita in pace. E le questioni non sono poi altro che quelle che ci legano agli altri esseri umani, che si ripetono attraverso diversi cicli di vita. Gli obiettivi materiali, come in questo caso il grande libro di Dominic, sono solo il mezzo, per entrare in contatto con le questione più profonde, che cosi possono essere affrontate e risolte.
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