matrix8077
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venerdì 5 giugno 2009
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un bel capolavoro coinvolgente!
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Finalmente un bel film, anzi direi un capolavoro.
Da molto tempo non si vedevano film di questa portata.Coppola non si smentisce mai.
I dialoghi sono di alto livello e la sceneggiatura altrettanto.
Il film parla del prof. Dominique Matei che prima di suicidarsi a causa di un suo fallimento negli studi viene colpito da un fulmine che lo fa ringiovanire offrendogli la chance di poter finire gli studi intrapresi sulle origini del linguaggio.
Dopo essere sfuggito ai nazisti che volevano studiare il suo caso di ringiovanimento si rifugia in Svizzera dove conosce Veronica, la quale somiglia molto al suo amore giovanile.
I due si innamorano e dopo l'ennesimo fulmine si scopre che lei è la reincarnzaione di una sacerdotessa indiana di nome Rupini.
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Finalmente un bel film, anzi direi un capolavoro.
Da molto tempo non si vedevano film di questa portata.Coppola non si smentisce mai.
I dialoghi sono di alto livello e la sceneggiatura altrettanto.
Il film parla del prof. Dominique Matei che prima di suicidarsi a causa di un suo fallimento negli studi viene colpito da un fulmine che lo fa ringiovanire offrendogli la chance di poter finire gli studi intrapresi sulle origini del linguaggio.
Dopo essere sfuggito ai nazisti che volevano studiare il suo caso di ringiovanimento si rifugia in Svizzera dove conosce Veronica, la quale somiglia molto al suo amore giovanile.
I due si innamorano e dopo l'ennesimo fulmine si scopre che lei è la reincarnzaione di una sacerdotessa indiana di nome Rupini.
Di notte molto speeso Veronica è in stato di trans e ripercorre la storia a ritroso parlando lingue sempre più antiche, ma dopo ogni sua performance invecchia sempre più e per Dominique si crea un bivio decisionale, ovvero quello di scegliere tra lei e quindi la sua giovinezza oppure finire l'opera della sua vita sul protolinguaggio e di conseguenza farla invecchiare fino alla morte.
Non racconto il finale perchè rovinerebbe chi ha intenzione di vederlo.
Questo è un film che ha bisogno di molta concentrazione, per questo a molti potrebbe non piacere ma è pieno di significati.
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matrix8077
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lunedì 1 giugno 2009
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un film per veri appassionati di cinema d'autore
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Questo film che a molti potrebbe apparire palloso in realtà nasconde in sè tanti significati, primo fra tutti quello che per ogni cosa c'è un prezzo da pagare, cosa che si manifesta nell "seconda giovinezza" di Dominique che preferisce abbandonare la donna che ama e quindi non riuscire a completare i suoi studi sul protolinguaggio nonostante gli si fosse presentata una seconda possibilità.
Il punto forte del film è a mio avviso l'utilizzo di una dialettica che sta man mano scomparendo per far posto ad inutili film demenziali.
Consiglio a tutti di vederlo!
Complimenti Coppola!
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fradell'olio
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martedì 21 aprile 2009
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un'altra giovinezza
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Un uomo di 70 anni, decide di porre fine alla sua vita, ma viene colpito da un fulmine che gli ridona la giovinezza. L'azione si svolge in Romania nel 1938.
Dominic era uno studioso di lingue, aveva tralasciato tutto per lo studio delle lingue per il suo progetto di ricostruzione storica dell'origine delle lingue del mondo. Laura unico amore della sua vita viene trascurato e lasciato per questo suo progetto.
Tornato giovane deve riuscire a sottrarsi al mondo medico che vuole fare esperimenti su di lui, siamo in epoca nazista, ma lui arriva in svizzera dove nuovi poteri (conoscere il contenuto di un libro solo toccandolo) gli permettono di riprendere il lavoro di una vita.
In svizzera incontra Veronica (interpretata dalla stessa attrice di Laura) parla una lingua antica che solo lui può comprendere, si ri-innamora di Laura/Veronica, vanno a vivere a Malta.
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Un uomo di 70 anni, decide di porre fine alla sua vita, ma viene colpito da un fulmine che gli ridona la giovinezza. L'azione si svolge in Romania nel 1938.
Dominic era uno studioso di lingue, aveva tralasciato tutto per lo studio delle lingue per il suo progetto di ricostruzione storica dell'origine delle lingue del mondo. Laura unico amore della sua vita viene trascurato e lasciato per questo suo progetto.
Tornato giovane deve riuscire a sottrarsi al mondo medico che vuole fare esperimenti su di lui, siamo in epoca nazista, ma lui arriva in svizzera dove nuovi poteri (conoscere il contenuto di un libro solo toccandolo) gli permettono di riprendere il lavoro di una vita.
In svizzera incontra Veronica (interpretata dalla stessa attrice di Laura) parla una lingua antica che solo lui può comprendere, si ri-innamora di Laura/Veronica, vanno a vivere a Malta. Ma L-V rimandendo in contatto quotidiano con lui invecchia improvvisamente. Dominic decide di lasciarla, ritorna in Romania, l'incantesimo si spezza (rompe il vetro che imprigiona il suo doppio) diventa vecchio di nuovo. Muore.
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Tutto giocato sul sogno e la realtà, la rosa simbolo dell'amore della giovinezza, le tre rose, l'ultima la stringe in mano nel momento della morte.
Film sulla conoscenza, sul sapere, sull'amore.
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norrin
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lunedì 2 febbraio 2009
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meglio i fumetti
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Abbastanza singolare la confezione di classe - ma é lo stesso Coppola de "Il Padrino" - al servizio d'una storia fantastica. Verrebbe da dire che è un fumettone, ma su "X-Men" si trova di meglio, e Magneto che levita una pistola per - gasp! - rivolgerla contro il poliziotto che la impugnava, si vede dal 1963. Peccato che queste prodezze (che nei fumetti di Stan Lee ci illuminano sul conflitto tra bene e male e sulle profonde paure dell'uomo post-nucleare), in "Un'altra giovinezza" scatenino una gara tra critici per scoprirne simboli e messaggi: se nessuno a vinto il premio della decifrazione, nel frattempo leggiamoci un buon Superman.
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vanni
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sabato 3 gennaio 2009
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non sarà perfetto, ma che meraviglia!
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Ma sì: sarà pieno di sbavature, scivolerà involontariamente nel comico in due o tre punti, risulterà incomprensibile a chi non abbia mai saputo dell'esistenza del sanscrito. Però trovatemi chi, di questi tempi, abbia solo il coraggio - e non dico l'abilità - d'intraprendere un film su una storia come quella raccontata da Eliade. Coppola, da sperimentatore assoluto, non si è fermato nemmeno di fronte a questo gigante della cultura mondiale: anzi, dal suo romanzo ha tratto un film visivamente magnifico, profondo nei contenuti intellettuali, intenso e struggente nella sua bella storia d'amore. Uno spettacolo degli occhi, della mente e del cuore come non si vedeva da anni: e pazienza per ciò che non funziona, per quei perdonabili difetti insiti in tutti i prodotti nuovi e originali.
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Ma sì: sarà pieno di sbavature, scivolerà involontariamente nel comico in due o tre punti, risulterà incomprensibile a chi non abbia mai saputo dell'esistenza del sanscrito. Però trovatemi chi, di questi tempi, abbia solo il coraggio - e non dico l'abilità - d'intraprendere un film su una storia come quella raccontata da Eliade. Coppola, da sperimentatore assoluto, non si è fermato nemmeno di fronte a questo gigante della cultura mondiale: anzi, dal suo romanzo ha tratto un film visivamente magnifico, profondo nei contenuti intellettuali, intenso e struggente nella sua bella storia d'amore. Uno spettacolo degli occhi, della mente e del cuore come non si vedeva da anni: e pazienza per ciò che non funziona, per quei perdonabili difetti insiti in tutti i prodotti nuovi e originali. Avercene, di registi come Coppola!
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gepi
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mercoledì 17 dicembre 2008
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poetico
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Un film splendido sull'amore e la conoscenza (vince l'amore), sulla ciclicità del tempo e sul sogno, sul tema del doppio e la dualità nel mondo, sul confine fra reale e immaginario. E su tutto un messaggio finale: chi ha amato o è stato amato in vita, muore in grazia (come fa il protagonista alla fine con la rosa rossa sbocciata in mano). Poetico. Grande F.F.Coppola.
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mitzi
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mercoledì 29 ottobre 2008
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come addormentarsi al cinema
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Noiosissimoooooo e pallosissimooooo, pretenzioso e inutile.
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gcarlo
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sabato 26 luglio 2008
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il film supera il libro
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Non è facile per un regista cimentarsi con i testi soprattutto come in questo caso con testi filosofici, Coppola è riuscito a trasmettere il messaggio di Mircea Eliade in maniera sublime e nello stesso tempo più avvincente del libro. Eterno ritorno, reincarnazione, senso ineluttabile del proprio destino sono tutti presenti ed espressi con ritmo ed ambientazione che mancano nel testo originale che tende ad essere frettoloso e dare per scontati concetti non di comune dominio.
Non trascuriamo poi il grande messaggio d'amore che si trova un pò in secondo piano nei confronti dei contenuti più elevati: il protagonista rinuncia all'eternità per Veronica-Rupini.
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matteo
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lunedì 30 giugno 2008
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alla riscoperta dell' uomo
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l'ho trovato un film emozionante e suggestivo in primis per le perle di regia e gli accorgimenti scenici con le quali il grande coppola ha immortalato con un pathos straordinario una storia d'amore individuale (quella di Domenech/matei e Laura/Rupini/Veronica,) ma che è anche storia dell' umanità intera. Grazie alla rappresentazione di vari livelli esistenziali e alla fiducia data alla teoria orientale del karma (reincarnazione) i limiti di spazio e tempo diventano più sottili e trascurabili; l'amore determinato si eleva ad amore cosmico necessario in ogni situazione; fa sì che la vita dell' uomo non si esaurisca alla sua esistenza finita ma che invece goda di quel legame possibile con l' ineffabile e l'infinito che non non si può spiegare in termini raZIONali.
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l'ho trovato un film emozionante e suggestivo in primis per le perle di regia e gli accorgimenti scenici con le quali il grande coppola ha immortalato con un pathos straordinario una storia d'amore individuale (quella di Domenech/matei e Laura/Rupini/Veronica,) ma che è anche storia dell' umanità intera. Grazie alla rappresentazione di vari livelli esistenziali e alla fiducia data alla teoria orientale del karma (reincarnazione) i limiti di spazio e tempo diventano più sottili e trascurabili; l'amore determinato si eleva ad amore cosmico necessario in ogni situazione; fa sì che la vita dell' uomo non si esaurisca alla sua esistenza finita ma che invece goda di quel legame possibile con l' ineffabile e l'infinito che non non si può spiegare in termini raZIONali. é un film che fa riflettere come poteri straordinari ( e con straordinario mi riferisco a potenzialità che vengono sempre m,eno spesso sfruttate nella vita "ordinaria" a causa di habitus culturali standardizzati e abbrutenti) siano parte integrante dell'essere umano. La vita non è fatta solo di ragione e calcolo (vediamo infatti con piacere che il domenech sensibile vince quello scientifico ). La religione (dal latino re-ligare, legare insieme) è anello di congiunzione fra finito e infinito. vi sono momenti che possono essere capiti a fondo solo da una profonda componente irrazionale sempre memore che nell' uomo batte l'esistenza di un qualcosa di superiore a lui ( che a volte si palesa): Dio, Universo, Natura, Assoluto, Nulla che lo si voglia chiamare. Quando ignoriamo tale armonia cosmica veniamo giustamente puniti. Quando non accettiamo la verità come necessaria essa verrà a noi in veste di conquistatrice...
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alessio
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martedì 27 maggio 2008
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ennesimo capolavoro del grande maestro!
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Davanti a Coppola bisogna inchinarsi;l'ultimo,con il sommo Scorsese,ad offrirci in questo cinema moderno un capolavoro a film.
Un altra giovinezza e'una sintesi perfetta tra sogno,storia e sentimento,il tutto dominato da un Roth dall'immensa bravura.
Ma il tocco in piu',ed era ovvio,e'la regia di Coppola;ancora una volta riesce a spingere un passo piu'in la l'idea dell'immagine cinematografica.
Il suo taglio,il tocco di camera,rendono l'epopea del protagonista un viaggio difficile e perfetto,dando la grande opportunita'allo spettatore di capire subito che quello che si ha di fronte e'un film tale da richiedere piu'una visione.
Infatti la stupenda trama e'un tramite per soffermarsi sul principio del tempo e del linguaggio,il tutto inframezzato da sequenza che sicuramente a breve faranno scuola.
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Davanti a Coppola bisogna inchinarsi;l'ultimo,con il sommo Scorsese,ad offrirci in questo cinema moderno un capolavoro a film.
Un altra giovinezza e'una sintesi perfetta tra sogno,storia e sentimento,il tutto dominato da un Roth dall'immensa bravura.
Ma il tocco in piu',ed era ovvio,e'la regia di Coppola;ancora una volta riesce a spingere un passo piu'in la l'idea dell'immagine cinematografica.
Il suo taglio,il tocco di camera,rendono l'epopea del protagonista un viaggio difficile e perfetto,dando la grande opportunita'allo spettatore di capire subito che quello che si ha di fronte e'un film tale da richiedere piu'una visione.
Infatti la stupenda trama e'un tramite per soffermarsi sul principio del tempo e del linguaggio,il tutto inframezzato da sequenza che sicuramente a breve faranno scuola.
Chiunque volesse in questo periodo passare due ore davanti ad un saggio d'arte cinematografica non puo'che scegliere l'ultimo film di Coppola.
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