Mongol

Un film che si apprezza sul grande schermo. Impagabili i paesaggi della steppa. E curata anche la psicologia dell'uomo Gengis Khan: i suoi timori, le sue speranze, le sue incertezze , la fedelta' e la grande forza del suo amore per la moglie. Molto ben girate le scene di battaglie,nelle quali si intuisce la crudelta', la potenza sanguinaria,senza mai insistere sugli aspetti piu' crudi,violenti e raccapriccianti di esse.

forza casale domani espugna sanremo.... la salvezza è dietro l'angolo.... invadiamo sanremo.... stiamo arrivando

bellissimo film... una ottima regia,una ottima colonna sonora,ottime interpretazioni,un film inteligente e a ritmo scene molto belle, paesaggi suggestivi

Bel film. 2 ore spese bene!!!

Credevo di venire a leggere qualche recensione che mi desse ragione, e invece??..ok per la regia, la recitazione e la fotografia, quest'ultima davvero eccellente! Ma la sceneggiatura? insomma, ripetitiva, basilare, scontata, a momenti quasi imbarazzante, prendi la scena dell'arrivo della moglie dalla madre di Gengis Kahn. Non è una critica al film, che è godibile a suo modo, però credo che i dialoghi siano veramente il punto debole del film, da quel punto di vista avrebbe davvero potuto e dovuto avere qualcosa in più...

ottimo

Pesantuccio come fil e non molto "rapido" come mi aspettavo...diciamo che lascia il tempo a qualche sbadiglio di troppo...principalmente nella parte centrale.

Non credo che la ricostruzione storica sia troppo attendibile, inoltre riguarda solo la prima parte della vita del personaggio. Troppo lento, a tratti celebrativo, bella la fotografia e i paesaggi, sufficiente la recitazione. Credo si potesse fare molto meglio

non male, scene molto belle, paesaggi suggestivi....ma per i miei gusti veramente TROPPO lento. comunque sia tra tutte le porcate che escono al giorno d'oggi è visibilissimo

Il Gengis Kan che viene dipinto in questo stupendo affresco è un grande maestro di vita da cui prendere lezioni: chi si sognerebbe, oggi, di accettare e trattare come suoi i figli della violenza sulla propria moglie? Chi perdonerebbe il suo più acerrimo nemico? Chi si sognerebbe di dire che sono necessarie poche e chiare leggi e, soprattutto, che è assolutamente necessario rispettarle e farle poi rispettare? Ma il film va anche oltre tutto questo e si dilata in un tempo ed uno spazio che non sono più nostri ma solo dei secoli passati, si adagia su paesaggi mozzafiato fotografati da un occhio sensibile e partecipe, riuscendo a dare all’opera, da un punto di vista visivo, una profondità inaspettata ed una ricostruzione attenta sia a tutti i particolari che alle grandi scene di guerra. [+]

Il Gengis Kan che viene dipinto in questo stupendo affresco è un grande maestro di vita da cui prendere lezioni: chi si sognerebbe, oggi, di accettare e trattare come suoi i figli della violenza sulla propria moglie? Chi perdonerebbe il suo più acerrimo nemico? Chi si sognerebbe di dire che sono necessarie poche e chiare leggi e, soprattutto, che è assolutamente necessario rispettarle e farle poi rispettare? Ma il film va anche oltre tutto questo e si dilata in un tempo ed uno spazio che non sono più nostri ma solo dei secoli passati, si adagia su paesaggi mozzafiato fotografati da un occhio sensibile e partecipe, riuscendo a dare all’opera, da un punto di vista visivo, una profondità inaspettata ed una ricostruzione attenta sia a tutti i particolari che alle grandi scene di guerra. A questo si aggiunge un ottimo commento sonoro che affianca ed esalta molte delle sequenze che scorrono sotto i nostri occhi, ora lentamente ora freneticamente. Rimane infine in bocca un piacevolissimo gusto di onore, forza, coraggio, lealtà, tenacia, lungimiranza, amore e pazienza. Con la speranza che queste parole non siano più solo vuoti contenitori ma rappresentino ancora dei concetti di importanza fondamentale nel nostro percorso quotidiano. [-]