Le morti di Ian Stone

Decisamente orrendo. Seguite il consiglio del film: vivete come se fosse l'ultimo giorno: non andate a vedere questa cosa orrenda, e risparmierete due ore delle vostre preziose vite.

Una cagata pazzesca...anzi, doppiamente brutto perchè una traccia per fare sicuramente meglio c'era; ma come si fa???

ridicolo. dialoghi patetici. suspense zero. recitazione dimenticabile. trama inesistente. i personaggi con occhiali da sole e busta dell'immondizia come abito fanno davvero ridere (praticamente copiati da matrix, e anke male). Di orologi fermi, orari ripetuti e mostri improbabili non se ne può più. 7 euro praticamente rubati. non fate la pazzia di vedere una cagata del genere.

Abbastanza strano il lavoro di Piana... il soggetto del film e' originale tutto sommato il film non manca di originalita' io sono un fan del genere, e non ho mai visto un film cosi'... Notevole, azzeccatissima la regia, L'esordio riguardo alla regia e' molto curata... la sceneggiatura ahime! e' assolutamente poco curata. Scene inutili... dopo la prima mezzora di film cominci a capirne il finale, e dopo la seconda morte hai una sensazione di gia visto. In ogni caso spero che Dario Piana torni presto alla regia, perche' alla fine e' un ottimo regista... 1 STELLA. Ne aggiungo una per incoraggiare...

Non vale la pena perdere tempo prezioso per certa robaccia.

Ai primi due sonori tonfi, lo spettatore distratto, sobbalza. Poi arrivano "mostruosi mostri" ( visti e rivisti "capelloni scheletriti" ), ci sono anche la bella diabolica e la bella soave, non manca il "terrorizzante vocione sinistro".. pensate sia tutto ? No! Ci sono "mostri buonisti redenti dall'amore di soave donna". Intollerabile ( inguardabile ) pellicola, che solo qualche "garzone bonaccione in compagnia di ragazzetta con ombelico denudato" puo' aver tollerato ( e forse gradito )

Devo ammettere che l'incipit, seppur tutt'altro che originale, è abbastanza intrigante e l'ambientazione è resa con una certa sapienza. La prima parte del film scorre piacevolmente e presenta l'incubo del protagonista in modo abbastanza incisivo. Purtroppo però la seconda parte scade miserabilmente nel clichè dei mostri mietitori e del proverbiale amico/mostro che aiuta il protagonista, una cosa che sa di già visto, peggio dei virus che trasformano la gente in zombie. Senza contare che il finale è troppo lungo, a quel punto si ha solo voglia di uscire fuori dal cinema. Peccato davvero.

considerando che il regista è esordiente :) SBAGLIATO CLASSIFICARLO COME HORROR poichè non fa paura E NON VUOLE FARLA...io lo metterei nel genere Fantastico o affini..cmq dai non è malaccio L'IDEA DELLA MORTE(o meglio degli angeli della morte) IMPAZZITA non è affatto scontata INTENDIAMOCI NON è un capolavoro ma non lo smonterei così facilmente! RIPETO CON l'HORROR NON HA NIENTE A CHE FARE:) 3 stelle per incoraggiamento anche se merita qualcosa di meno..

Magari la sceneggiatura poteve essere più attenta, ma Dario Piana ha condotto un grandissimo esercizio di stile. Le immagini, il ritmo e la direzione sono ineccepibili. Con il materiale a disposizione non era possibile fare di meglio. Incomprensibili e vergognose le critiche distruttive come quelle di Ciak. Uno dei pochi, se non l'unico, regista italiano di statura internazionale.

In conclusione, si tratta di un film poco terrorizzante, dalla struttura ridondante e ripetitiva, capace di provocare negli spettatori un qualche effetto (che definire "perturbante" sarebbe sicuramente troppo) sin tanto che non è stata svelata la genesi dei fenomeni spaventosi che accadono a Ian Stone. Sino a quel punto, grazie anche agli speciali effetti sonori, uno spettatore non ancora reso smaliziato da una piena consuetudine con gli stilemi narrativi della cinematografia horror, avrà qualche sobbalzo sulla sua poltrona. Poi nulla più: anche se, a guardar bene, si salva - nell'impianto narrativo - la rappresentazione di un'atmosfera cupa e claustrofobica (che è, nell'intendimento del regista, la realtà come appare dietro il velo rassicurante attraverso cui guarda la gente "normale"). [+]

In conclusione, si tratta di un film poco terrorizzante, dalla struttura ridondante e ripetitiva, capace di provocare negli spettatori un qualche effetto (che definire "perturbante" sarebbe sicuramente troppo) sin tanto che non è stata svelata la genesi dei fenomeni spaventosi che accadono a Ian Stone. Sino a quel punto, grazie anche agli speciali effetti sonori, uno spettatore non ancora reso smaliziato da una piena consuetudine con gli stilemi narrativi della cinematografia horror, avrà qualche sobbalzo sulla sua poltrona. Poi nulla più: anche se, a guardar bene, si salva - nell'impianto narrativo - la rappresentazione di un'atmosfera cupa e claustrofobica (che è, nell'intendimento del regista, la realtà come appare dietro il velo rassicurante attraverso cui guarda la gente "normale"). Si tratta, insomma, del tipico film estivo che fa da "riempitivo" della programmazione e che, dalla grande distribuzione, viene imposto al circuito dei gestori di sale cinematografiche con la formula del "pacchetto": se vuoi il film di grande richiamo (per esempio, in molte delle sale che hanno in programmazione per questi pochi giorni "Le morti di Ian Stone", verrà immessa a partire dal 23 luglio, la rivisitazione del film di Batman contro Joker, Il cavaliere oscuro) devi prendere anche questo. Se no, quell'altro non te lo do. Insomma una forma di "pizzo" cinematografico, in cui il "pagamento" il gestore della sala cinematografica lo effettua prendendo un film di tono minore e che interessa soltanto a pochi. [-]