L'abbuffata

Sartre e Monicelli si fondono alla perfezione. L'inizio è affidato all'indagine, vera, sul campo, cosa raccontare?, poi lo strampalato sogno di far cinema di tre improbabili ( o probabili?) registi prende forma e si modella attraverso sconfitte ed un colpo di fortuna. Una star nel proprio film, nientepopodimenoche Gerard Depardieu, a Diamante, in Calabria, in un film senza una lira? O solo così è possibile fare cinema oggi in Italia? Metacinema dei migliori con Effetto notte e Lo sceicco bianco. Ottimo il gioco comico di Abatantuono e Frassica. L'incalzante musica di Cammariere crea un tappeto ritmico sul quale Calopresti dirige con maestria una dinamica azione gioiosa che spinge lo spettatore a poter sperare che tutto è possibile, basta crederci fortemente. [+]

Sartre e Monicelli si fondono alla perfezione. L'inizio è affidato all'indagine, vera, sul campo, cosa raccontare?, poi lo strampalato sogno di far cinema di tre improbabili ( o probabili?) registi prende forma e si modella attraverso sconfitte ed un colpo di fortuna. Una star nel proprio film, nientepopodimenoche Gerard Depardieu, a Diamante, in Calabria, in un film senza una lira? O solo così è possibile fare cinema oggi in Italia? Metacinema dei migliori con Effetto notte e Lo sceicco bianco. Ottimo il gioco comico di Abatantuono e Frassica. L'incalzante musica di Cammariere crea un tappeto ritmico sul quale Calopresti dirige con maestria una dinamica azione gioiosa che spinge lo spettatore a poter sperare che tutto è possibile, basta crederci fortemente...ed avere un po’ di fortuna. Il mare all’alba dell'incipit si sposa felicemente con il cielo della notte che accompagna il fortunato spettatore nell’abbuffata finale spinta dal vento che tutto porta e tutto si porta. Da non perdere. [-]

FINALMENTE UN SUD CHE NON SI PIANGE ADDOSSO E CERCA IL RISCATTO CON LE PROPRIE FORZE. FINALMENTE UN FILM CHE NON RACCONTA ROMA O MILANO O FIRENZE O CHISSA' COS'ALTRO MA PARLA DI UNA PICCOLA PROVINCIA E SOPRATUTTO DI CHI L'ABITA. CALOPRESTI E' ATTORE VERO, CON VOCE VERA E SENTIMENTI VERI. CERTO NON E' UN COLOSSAL MA SE L'ALTERNATIVA ALLA COMMEDIA ITALIANA E' BOLDI ALLORA NESSUN DUBBIO. DA VEDERE.....E POI C'E'UN GRANDE DEPARDIEU E UNA GIOVANE ATTRICE NIENTE MALE.

Orripilante strafalcione moralista e pedagogico sulla vacuità ed immoralità della TV italiana. Sempliociotto e malfatto.

Bello e nuovo. Si, la bellezza del film è data, in parte, proprio dalle novità: dal mescolare pellicola e digitale, film e documentario, attori affermati e giovani alla prima esperienza. Una sperimentazione gioiosa e affascinante, aiutata dalla bellezza dei tramonti e dal rumore del mare che si confonde con le coinvolgenti musioche di un Cammariere al meglio di sè.

quando sembra che la commedia italiana sia solo il film di natale, quando si pensa al cinema d'autore necessariamente legato ai temi del dolore...finalmente scopriamo una gustosa commedia d'autore. Calopresti tocca temi dolorosi per i giovani del sud e propone una strada. Lo fa con delicatezza e poesia. Osserva e ascolta uno stupore giovanile mai ingenuo, ma evidentemente lontano dall'integrazione con un sistema che vuole i ragazzi del sud o tutti disoccupati o 'ndranghetisti. Una grande prova

un film discontinuo, sfuocato, insomma un pasticcio troppo condito. Le premesse del tag lancio (la storia di 4 aspiranti moviemakers calabri che, armati di coraggio e passione, affrontano la capitale in cerca del protagonista del loro film autoprodotto) si sfaldano, disperdendosi in una serie di "divagazioni" poco credibili ed inefficaci. Un suggerimento al buon Calopresti: o ci risparmia la sua presenza attoriale nei suoi film, o almeno si faccia doppiare. Film presuntuoso ed autocompiaciuto.

UN FILM CHE PARLA A CHI HA VOGLIA DI ASCOLTARE CHE RACCONTA IN MODO POETICO E SEMPLICE L'IRONIA E LA MALINCONIA DEL SUD.. IL MARE.. I GIOVANI CHE SOGNANO DAVANTI AL MARE... E LE ONDE CHE A VOLTE SCIVOLANO SULLA SPIAGGIA LASCIANDO COLORI, NOTE, FRAMMENTI DELLA REALTA' SOGNATA.. SI RIDE E SI PENSA ... DA NON PERDERE!

Un film leggero,pulito,che utilizza un linguaggio essenziale per riflettere sul cinema stesso,su cosa sia diventata la televisione oggi,e molte altre cose.Non è mai noioso o ridondante,e il suo non è un linguaggio accademico.c'è una pecca,cmq:tocca troppe problematiche e ne approfondisce poche.ma sicuramente un film che vale la pena vedere,oltre che per l'attenzione allo schermo che ti costringe a tenere anche per le musiche e per le eccezionale inquadrature del mare.

...per la prima volta nella mia vita sono stata sul punto di lasciare la sala a metà film...diomio che robaccia...

Un film piacevole che suscita dopo la sua visione argomenti di discussione sul cinema, la tv, il sud ed i giovani talenti, il che non è poco. Per cui il mio giudizio è sicuramente positivo, un buon film italiano.