Hairspray - Grasso è bello

Un film trash è un carnevale di segni estetici e HAIRSPRAY di Adam Shankman, il regista californiano del pedagogico MISSIONE TATA, scopre il trucco. Ora la maschera non nasconde, ma rivela l'atavica icona. Broadway primi anni ' 70 inizia le danze con un musical di Jim Jacobs e Warren Casey, poi Hollywood continua la festa con il film " GREASE"(Brillantina)di Randal Kleiser e genera due icone di bellezza e talento. La favola de La Bella e la Bestia in versione Happy Days piace. Lui, John Travolta, recita la parte di un teddy boy italo-americano, lei, Olivia Newton John, quella di una wasp stile Winx, una dicotomia superata da un grande desiderio. Dieci anni dopo, il teorico del trash americano sperimenta la notorietà con "HAIRSPRAY" (lacca per i capelli), uscito in Italia nel 1988 con il titolo di "GRASSO E' BELLO". Le atmosfere dei due lungometraggi a colori sono identiche, i mitici anni '60, l'amore e la musica, ma i ballerini con la lacca sono un'adolescente obesa, una mamma premurosa di 150 Kg interpretata da DIVINE e alcuni afro-americani. E' il capolavoro trash ! Dissacrazione, ironia e diritti civili sono la divertente maschera di quelli con la brillantina. Cinema irriverente, iconoclasta, comico, ma non certamente di cultura gay. L'opera ribelle si trasforma nel tempo in un musical e raggiunge Broadway con un percorso inverso a quello di " GREASE". Teatro, cinema, cinema trash, teatro e ora il colpo di scena. A 30 anni dall'originale,l'icona Danny Zuko diventa la sua maschera Edna e l'attore Divine - Edna, deceduto nel 1988 dopo aver girato HAIRSPRAY, entra nel mito. Grazie, Adam e John. Questo è cinema sincero ! Giovanni Spada, direttore del festival del FESTIVAL del CINEMA TRASH di Torino