Anamorph |
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Un film di Henry Miller (I).
Con Willem Dafoe, Scott Speedman, Peter Stormare, Clea Duvall, Don Harvay.
continua»
Thriller,
durata 107 min.
- USA 2007.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 26 giugno 2009.
MYMONETRO
Anamorph
valutazione media:
2,15
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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il film regge grazie a Willem Dafoedi carloalbertoFeedback: 51360 | altri commenti e recensioni di carloalberto |
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mercoledì 2 settembre 2020 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E’ tutta una questione di luci e di prospettive, nella vita come nel cinema, nella finzione che si manifesta come tale, vedi il quadro gli Ambasciatori di Hans Holbein il Giovane mostrato in una scena, nella finzione che riproduce il vero deformandolo e ricostruendolo secondo l’estro dello sceneggiatore, per esempio lo stesso film Anamorph - I ritratti del serial killer, e finanche nelle cose di tutti i giorni, fino al parossismo del gesto estremo, l’omicidio rituale che ripropone specularmente lo stesso tema in modo ripetitivo. La soggettività dell’inquadratura e per analogia il modo di vedere i fatti del mondo è a fondamento di un thriller psicologico in cui il mostro è l’alter ego del detective solitario, fobico-ossessivo, alcolizzato, interpretato, come suo solito, da un magnifico Willem Dafoe. Lo specchio fornisce il senso di ciò che si nasconde nell’immagine. La verità è anamorfica, la percezione della realtà frutto di una interpretazione o meglio di una determinata posizione spazio temporale. Un serial killer filosofo è all’opera in una New York buia cupa che quasi non si vede? Riflessione e suspense possono andare d’accordo? Forse si, ed il film è riuscito, anche grazie ad un ottimo cast formato da professionisti di tutto rispetto, tra cui spicca il caratterista di lusso Peter Stormare. Peccato che il finale sia alquanto scontato ed immaginato in modo frettoloso per chiudere la vicenda secondo gli schemi stereotipati, da soluzione a quiz enigmistici, delle pellicole di questo genere, in cui il particolare dapprima non visto, è poi, chissà perché non prima, notato e si rivela decisivo per condurre al pazzo criminale di turno, questa volta anche artista e per giunta filosofo.
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