shippo
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domenica 12 agosto 2007
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persone che dimenticano in una america dimenticata
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I vecchi anni 30,una nuova(pardon,vecchia)America,dove ancora parole di odio,paura e terrorismo non aveva invaso la mente della gente,dove politici di ogni partito e idea si davano in sfida all'ultimo discorso tra la folla,e non in un programma televisivo,un tempo dove il pubblico applaudiva per VOLERE di incitare quella persona che doveva incitarlo,e non perchè il cartello "APPLAUSI" comincia a lampeggiare freneticamente. Un America strana,diversa ma dannatamente affascinante.
E tutti questi ricordi e sospiri raccontanti nel più povero ma semplice stato d'America,la LUISIANA,tra contadini,uomini semplici e "pezzenti" che si fanno strada tra veri e puri pezzenti.
Sean Penn accetta con grande forza e impegno il ruolo di Williw stark(alias il realmente esistito Huey P.
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I vecchi anni 30,una nuova(pardon,vecchia)America,dove ancora parole di odio,paura e terrorismo non aveva invaso la mente della gente,dove politici di ogni partito e idea si davano in sfida all'ultimo discorso tra la folla,e non in un programma televisivo,un tempo dove il pubblico applaudiva per VOLERE di incitare quella persona che doveva incitarlo,e non perchè il cartello "APPLAUSI" comincia a lampeggiare freneticamente. Un America strana,diversa ma dannatamente affascinante.
E tutti questi ricordi e sospiri raccontanti nel più povero ma semplice stato d'America,la LUISIANA,tra contadini,uomini semplici e "pezzenti" che si fanno strada tra veri e puri pezzenti.
Sean Penn accetta con grande forza e impegno il ruolo di Williw stark(alias il realmente esistito Huey P.Long)dove una ottima interpretazione donano al protagonista un oscuro ma intrigante viaggio alla sua scoperta,con Flashback che ricordano basi della storia(ma troppe volte spezzano l'azione)e con uno sguardo via via più duro,infimo e doppiogiochista. In mezzo a lui si intreccia una unica vita vissuta da due persone:ex-giornalista e spalla destra del governatore Jack Burden(Jude Law),dove la sua massima viene spezzata,e con ciò anche i suoi sentimenti,in un periodo buoi e terribile con complice la amata da sempre Anne Stanton(Kate Winslet)e il padrino recitato da un bravo ma provato Antony Hopkins.
Steven Zaillian decide di dirigere,scrivere e inventare tutto ciò con l'aiuto solo della sua mente,ricavando una regia apprezzabile ma una scenografia da documentario,con fumo,luci e distese immense di campi che immergono lo spettatore nella perfetta atmosfera del film.
Ma alla fine viene sciupato troppo,vuoi trama che tra segreti e tranelli si incespica troppo e perde l'essenziale lucidità,vuoi certi personaggi ricalcati troppo e messi sull'assurdo,oppure(impensable)vuoi che Williw Stark,americano doc,si metta a parlare in un napoletano grezzo,tra wiskhi e sigari.
Ovvio che,per essere un remake,il film non perde il fascino,e con un cast eccezzionale la trasformazione dell'uomo puro all'uomo peccatore non(quasi) tradisce le idee e aspettative....anche se si poteva fare di più....
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vittorio
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lunedì 4 giugno 2007
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bel film...
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Film interessante, grazie soprattutto ad un fantastico Sean Penn. La trama è avvincente con qualche lunghezza di troppo ed un finale emozionante.
Complessivamente è un buon film, anche se a in alcuni tratti (soprattutto centrali) è decisamente noioso...
Da vedere...
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redmond barry
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sabato 13 gennaio 2007
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il re è morto..
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Che brutta bestia i remake,non sai mai come affrontarli.
Specie,nel mio caso,se riguardano Rossen,e,quello che,insieme a Lo Spaccone,costituisce imho IL caposaldo del suo cinema.
Ci si mette poi anche il cast,leggi: Hopkins,Gandolfini,Winslet,Law e,dulcis in fundo,il protagonista Sean Penn,e sai che non potrai evitare d'aver aspettative altissime...
Il tutto,visto che i dubbi non bastavano,messo in mano ad un mediocre come Zaillian,che in passato ha più volte confermato d'aver poche idee e pure confuse.
La vicenda di Willie Strak ma anche quella di Jack Burden,sorta di co-protagonista,è nota a tutti,ma bisogna metter da parte l'eco dei ricordi e affrontarla fingendo di non conoscerla,solo cosi' infatti si può evitare un confronto impietoso che evidenzierebbe come questa versione finisca per sfilacciarla malamente.
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Che brutta bestia i remake,non sai mai come affrontarli.
Specie,nel mio caso,se riguardano Rossen,e,quello che,insieme a Lo Spaccone,costituisce imho IL caposaldo del suo cinema.
Ci si mette poi anche il cast,leggi: Hopkins,Gandolfini,Winslet,Law e,dulcis in fundo,il protagonista Sean Penn,e sai che non potrai evitare d'aver aspettative altissime...
Il tutto,visto che i dubbi non bastavano,messo in mano ad un mediocre come Zaillian,che in passato ha più volte confermato d'aver poche idee e pure confuse.
La vicenda di Willie Strak ma anche quella di Jack Burden,sorta di co-protagonista,è nota a tutti,ma bisogna metter da parte l'eco dei ricordi e affrontarla fingendo di non conoscerla,solo cosi' infatti si può evitare un confronto impietoso che evidenzierebbe come questa versione finisca per sfilacciarla malamente.
Non tutto però non funziona,anche perchè il talento degli attori è notevole,la loro interpretazione pure (anche in parte è vanificata dal doppiaggio,specie quello del primo),però la resa finale cede inevitabilmente il passo ad una regia schizzofrenica,ad un montaggio didascalico e ad alcuni dialoghi a dir poco futili.
Esempio massimo il finale,parlo proprio degli ultimi 3 minuti,a seguito dell'omicidio,quando,dopo una riuscita allegoria sulla morte degli ideali e sul sangue di due uomini che si mescola cancellandone le diversità,si cede il passo all'ennesimo,ripetitivo,fuoriluogo,se non per fare una evitabilissima sviolinata,all'ennesima replica del discorso al popolo,in un tripudio di buoni sentimenti che neppure a Natale,anzi,a maggior ragione a Natale,sarebbe da evitare!
Peccato,peccato davvero.
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fabio
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mercoledì 10 gennaio 2007
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vi prego datemi l'email di gandolfini
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ho bisogno dell'email di james Gandolfini...xke lui e' originario di Tiedoli un piccolo paese in provincia di Parma e visto che e' da quando e' piccolo che non si fa vivo...il paese lo voleva invitare.....
Se qualcuno conosce la sua email me la dia....
Grazie mille...
[+] forse...
(di st-art!)
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(di markerbet)
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supermaghe
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lunedì 8 gennaio 2007
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il meglio e il peggio della politica
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Storia vera di una persona vera, che entra in politica per moralizzarla e denunciare lo stretto legame tra affari e classe politica, ma che per far questo deve scendere a compromessi imprevisti ma obbligati. Come diceva Malcolm X "vogliamo giustizia, con ogni mezzo necessario".
In poco più di due ore questo film concentra tutto quello che di buono o di cattivo si può dire della politica. La carriera di Stark (Penn) nasce dai migliori propositi di cambiamento ma anche dalla sponsorizzazione di chi lo vuol usare per togliere voti a un candidato "di sinistra" considerato più temibile.
Calcolo sbagliato perchè Stark si dimostrerà un eccellente oratore, populista al punto giusto, che in una povera Louisiana di inizio secolo parla ai cafoni da cafone.
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Storia vera di una persona vera, che entra in politica per moralizzarla e denunciare lo stretto legame tra affari e classe politica, ma che per far questo deve scendere a compromessi imprevisti ma obbligati. Come diceva Malcolm X "vogliamo giustizia, con ogni mezzo necessario".
In poco più di due ore questo film concentra tutto quello che di buono o di cattivo si può dire della politica. La carriera di Stark (Penn) nasce dai migliori propositi di cambiamento ma anche dalla sponsorizzazione di chi lo vuol usare per togliere voti a un candidato "di sinistra" considerato più temibile.
Calcolo sbagliato perchè Stark si dimostrerà un eccellente oratore, populista al punto giusto, che in una povera Louisiana di inizio secolo parla ai cafoni da cafone. Sean Penn interpreta il personaggio con una fisicità da Oscar. Il doppiaggio con accento marcatamente meridionale fa sorridere un pò visto che si parla della Louisiana, ma in fondo può avere un senso per rendere ancor più evidenti le semplici origini del personaggio.
La storia viene raccontata attraverso gli occhi di un giornalista (Jude Law) che finisce nello staff del governatore pur non amandolo, attratto e respinto al tempo stesso dalla passione e dalla trasparente rozzezza di Stark.
A dire il vero Jude Law e Kate Winslet (Anne, amica amata da Law/Burden) interpretano con debolezza i loro personaggi, e finiscono decisamente in secondo piano rispetto alla bravura di Sean Penn, ma il film non ne risente più di tanto. Forse con due interpreti in forma e qualche minuto in meno di riflessione si poteva parlare di capolavoro. Vale comunque il prezzo del biglietto e due ore del vostro tempo.
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rumon
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sabato 6 gennaio 2007
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ascesa e fine di un tribuno
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La voglia di riscatto dei poveri che non hanno accesso all'istruzione e al salotto buono; la rabbia "zotica" che tenta democraticamente la rivoluzione col voto; la ribellione di uno "zotico" che, compreso di essere solo un burattino in una campagna elettorale, catalizza l'attenzione degli altri "zotici" col carisma del tribuno, si fa eleggere e scombina i piani di quelli per i quali gli "zotici" sono solo quelli che pagano. In tanti modi diversi.
Un grande Sean Penn regge il film, spalleggiato dagli altri attori, funzionali ai loro ruoli.
Viene da pensare ai "vinti" di Verga; che però volevano anzitutto "la roba" e poi anche il riconoscimento sociale. Qui, più che di "roba", si tratta di rivendicare la dignità delle persone povere, di quelli che non hanno santi in paradiso e che vorrebbero un po' di speranza per i loro figli, anche per mezzo di un'istruzione decente e di un sistema sanitario che non sia solo per i ricchi.
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kilimangiaro
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mercoledì 3 gennaio 2007
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sean penn con accento napoletano
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il film non è eccezionale, ma la recitazione di sean penn come sempre si.
ma chi ha scelto per il doppiaggio una voce con accento napoletano?
veramente incredibile , oltre che inverosimile
[+] ?!
(di leo)
[ - ] ?!
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amenic
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martedì 2 gennaio 2007
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un'altro remake deludente come spesso accade.
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Il film è deludente anche in assoluto,gli interpetri giggionegiano senza riuscire a dare spessore ai personaggi, la storia ne esce inconsistete,vaga e confusa.
Un oscar per aver svilito i fatti e gli attori (capaci di ben altre prestazioni) in maniera veramente perfetta.
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stenius
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venerdì 29 dicembre 2006
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carino
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Andate a vederlo. Non è eccezzionale ma vale la pena.
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diego
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mercoledì 27 dicembre 2006
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tutti gli uomini di sean
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Ci sono capitato per caso a godere della visione di questo film, ma subito prende molto la trama dell'attivista che sta dalla parte degli "zotici"(come li chiama lui, ovvero i contadini ch sostengono le sue idee e lo aiutano decisamente nella scalata alla vittoria politica,prima da sindaco e poi da governatore)può sembrare un pò pesante,ma il ritmo è molto serrato per la serie concatenata di eventi.
Un cast di superstelle, Sean Penn, Anthony Hopkins, Jude Law,Kate Winslet e Mark Ruffalo. Lo consiglio, forse non nell'atmosfera leggera di Natale,ma se avete voglia di cinema impegnato e serio.
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