Intrigo a Berlino |
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Un film di Steven Soderbergh.
Con George Clooney, Cate Blanchett, Tobey Maguire, Beau Bridges, Tony Curran.
continua»
Titolo originale The Good German.
Thriller,
b/n
durata 105 min.
- USA 2006.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 2 marzo 2007.
MYMONETRO
Intrigo a Berlino
valutazione media:
2,59
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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postdam e i suoi segretidi clioFeedback: 0 |
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sabato 2 giugno 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Lo stile e la tecnica, la fotografia e il montaggio, le musiche esageratamente drammatiche, le cupe inquadrature, la recitazione d’epoca, il bianco e nero e persino il tremolio della macchina da presa, fanno da cornice alla nostalgica sperimentazione cinematografica di Soderbergh, perfettamente condotta con la disinvoltura e la preparazione storica che solo un autentico maestro del cinema riuscirebbe ad eseguire così magistralmente. La pellicola rappresenta un’oasi nel deserto dei film virtuali e sterili di oggi, è un ritorno al neorealismo condotto con eccellente effetto estetico, un omaggio a Casablanca senza mai uscire dai binari della coerenza narrativa impostata. Alla vigilia dell’incontro di Postdam, dal quale prenderà vita il nuovo assetto internazionale all’indomani della seconda guerra mondiale, Berlino diventa un crocevia di intrighi. Protagonista indiscusso è Clooney, interprete della più affascinante e classica figura della storia del cinema, il giornalista, che nella Germania anno zero più che reporter americano appare il cronista della sua vita. Ad occupare i suoi pensieri è Lena, sua ex amante e ormai famosa prostituta negli alti quartieri berlinesi. La loro vicenda personale farà da sfondo a un’indagine che li porterà a conoscenza di pericolosi intrighi internazionali. Il confine tra il bene e il male non è mai delineato e l’ambiguità dei personaggi riflette quella del governo Truman alla vigilia della guerra fredda e l’ipocrisia delle nazioni che sedute al tavolo della pace fanno di tutto per impossessarsi delle fatali tecnologie belliche degli sconfitti. L’operazione cinefila, ardua e a tratti un po’ ambigua, segna un ritorno al cinema elitario, prendendo le distanze da quello che oggi è diventato soltanto intrattenimento popolare. CLIO PEDONE
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