erik
|
lunedì 13 agosto 2007
|
sembra passare leggero invece colpisce
|
|
|
|
ho appena visto il film e così a caldo ho l'impressione che la sua forza sia quella di poter un giorno riaffiorare alla memoria, come un seme dimenticato in un vaso che alla fine germogli, a sorpresa.
|
|
[+] lascia un commento a erik »
[ - ] lascia un commento a erik »
|
|
d'accordo? |
|
silvanaferro
|
lunedì 2 luglio 2007
|
il destino nel nome
|
|
|
|
non sono in grado di scrivere una critica, voglio solo dire che il film mi è piaciuto, ho trovato che gli interpreti sono splendidi e la ragazza è bellissima con la sua intensa espressione e occhi meravigliosi. Vorrei però dire che mi è parso un po' tropo lungo. E comunque un film da vedere. Grazie per l'attenzione.
|
|
[+] lascia un commento a silvanaferro »
[ - ] lascia un commento a silvanaferro »
|
|
d'accordo? |
|
annalisa
|
venerdì 15 giugno 2007
|
nomen omen
|
|
|
|
Che bel film ha fatto Mira Nair! Talmente bello da far dimenticare il troppo facile "Monsoon Wedding".
Una storia realistica sulle tradizioni e i tradimenti, le unioni e le separazioni... e quindi sui legami familiari.
I primi due terzi sono più riusciti dell'ultima parte, che forse "allunga" troppo. La sensazione è che la regista abbia amato tanto questo film e questa storia, e che solo per questo non sia riuscita a separarsi da alcune scene.
Bella la fotografia, che indulge meno del solito sui "folcloristici" colori indiani. Bellissime le riprese dei visi e dei corpi, che anche quando sono rappresentati solo da una mano, da un piede o da un collo, comunicano una forte sensualità.
Come tutti i film davvero "sentiti" dai registi, si fa "sentire" da chi lo guarda e regala delle emozioni genuine e non preconfezionate, anche se i temi sono apparentemente i più scontati.
[+]
Che bel film ha fatto Mira Nair! Talmente bello da far dimenticare il troppo facile "Monsoon Wedding".
Una storia realistica sulle tradizioni e i tradimenti, le unioni e le separazioni... e quindi sui legami familiari.
I primi due terzi sono più riusciti dell'ultima parte, che forse "allunga" troppo. La sensazione è che la regista abbia amato tanto questo film e questa storia, e che solo per questo non sia riuscita a separarsi da alcune scene.
Bella la fotografia, che indulge meno del solito sui "folcloristici" colori indiani. Bellissime le riprese dei visi e dei corpi, che anche quando sono rappresentati solo da una mano, da un piede o da un collo, comunicano una forte sensualità.
Come tutti i film davvero "sentiti" dai registi, si fa "sentire" da chi lo guarda e regala delle emozioni genuine e non preconfezionate, anche se i temi sono apparentemente i più scontati.
Tra questi il peso che le scelte dei genitori, a partire dall'elezione di un nome, hanno sulle vite e sulle scelte dei figli.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annalisa »
[ - ] lascia un commento a annalisa »
|
|
d'accordo? |
|
salvo
|
lunedì 11 giugno 2007
|
vero e bellissimo
|
|
|
|
E' un film bellissimo. Depura un pò dalle finzioni e dai vuoti effetti speciali del falso cinema americano.Davvero molto ricco di contenuti semplici, ma importanti.
|
|
[+] lascia un commento a salvo »
[ - ] lascia un commento a salvo »
|
|
d'accordo? |
|
miriam
|
venerdì 8 giugno 2007
|
ultima precisazione(pertinente e necessaria)
|
|
|
|
Vorrei tornare su un punto che ho frettolosamente accennato:la riappropriazione delle radici. La consapevolezza inizia con la rivelazione del padre del perché egli sia legato a quel nome (da noi vige la regola della trasmissione del nome di padre in figlio o peggio,a mio parere,quella di ispirarsi ai santi ) e il modo di affrontare la morte,la sfera cioè del “privato” sarà l’occasione che metterà tutti e 2 di fronte alla diversità che li allontanerà per sempre. Riallacciandomi all’errore commesso nella prima parte a proposito del diverbio durante una serata tra amici,la sfera del “privato” tornerà ad essere terreno di scontro perché quel nome Gogol,cambiato in gioventù per insofferenza sarà difeso ora gelosamente.
[+]
Vorrei tornare su un punto che ho frettolosamente accennato:la riappropriazione delle radici. La consapevolezza inizia con la rivelazione del padre del perché egli sia legato a quel nome (da noi vige la regola della trasmissione del nome di padre in figlio o peggio,a mio parere,quella di ispirarsi ai santi ) e il modo di affrontare la morte,la sfera cioè del “privato” sarà l’occasione che metterà tutti e 2 di fronte alla diversità che li allontanerà per sempre. Riallacciandomi all’errore commesso nella prima parte a proposito del diverbio durante una serata tra amici,la sfera del “privato” tornerà ad essere terreno di scontro perché quel nome Gogol,cambiato in gioventù per insofferenza sarà difeso ora gelosamente. Anche questa nuova coppia si scoprirà diversa,con buona pace di tutti si sfascerà e ognuno ritroverà se stesso.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a miriam »
[ - ] lascia un commento a miriam »
|
|
d'accordo? |
|
andrea
|
venerdì 8 giugno 2007
|
nair: il talento nel nome
|
|
|
|
Bastano le scene iniziali per capire che siamo di fronte ad un'opera di talento. I colori indiani riempiono gli occhi e lo schermo, confondendosi nella metropoli americana con tale leggerezza da farti sentire partecipe alla nostalgia dei protagonisti. Le tradizioni, la famiglia...tutti temi trattati con profondità ma sottovoce. UN FILM DA PROPORRE NELLE SCUOLE (...NON CI CREDERETE MA HO ASSISTITO A PROFESSORI CHE ANDAVANO AL CINEMA CON I LORO ALUNNI X 'SAW III', INCREDIBILE!!!!!!!!).
[+] visto a scuola
(di anonimo498472)
[ - ] visto a scuola
|
|
[+] lascia un commento a andrea »
[ - ] lascia un commento a andrea »
|
|
d'accordo? |
|
miriam
|
venerdì 8 giugno 2007
|
importante correzione
|
|
|
|
Penso di avere sbagliato. Credo che Gogol litighi con la seconda fidanzata,quella che poi lo lascerà per un suo ex del suo passato parigino. Potrebbe essere una precisazione inutile ma in effetti acquista un peso importante nell’ottica della riappropriazione delle radici.
Se ricirdo male fatemelo sapere.
[+] pardon
(di miriam)
[ - ] pardon
|
|
[+] lascia un commento a miriam »
[ - ] lascia un commento a miriam »
|
|
d'accordo? |
|
miriam
|
venerdì 8 giugno 2007
|
il viaggio interiore di un apolide
|
|
|
|
Devo dire che la presentazione del sito questa volta è ineccepibile quindi non ripeterò il già detto. è un film interessante ma da cui è difficile rimanere avvinti perché al di là degli aspetti folkloristici così suggestivi (a me più di ogni cosa ha colpito la cerimonia funebre) c’è una visione della vita che culturalmente non ci appartiene. Il nome,le radici,il passato per noi sono un’accidenti fortuito determinato forse dalla volontà dell’Altissimo per un disegno imperscrutabile. A chi apparteniamo davvero?A noi stessi?. Il protagonista oscilla costantemente tra accettazione e repulsione,essendo nato in America avrà uno stile di vita più vicino al Paese nativo che a quello dei genitori ma un motivo di distacco dalla fidanzata Maxime sarà proprio l’appropriazione a fini ironici a vantaggio dei suoi amici del suo nome con quello che rappresenta.
[+]
Devo dire che la presentazione del sito questa volta è ineccepibile quindi non ripeterò il già detto. è un film interessante ma da cui è difficile rimanere avvinti perché al di là degli aspetti folkloristici così suggestivi (a me più di ogni cosa ha colpito la cerimonia funebre) c’è una visione della vita che culturalmente non ci appartiene. Il nome,le radici,il passato per noi sono un’accidenti fortuito determinato forse dalla volontà dell’Altissimo per un disegno imperscrutabile. A chi apparteniamo davvero?A noi stessi?. Il protagonista oscilla costantemente tra accettazione e repulsione,essendo nato in America avrà uno stile di vita più vicino al Paese nativo che a quello dei genitori ma un motivo di distacco dalla fidanzata Maxime sarà proprio l’appropriazione a fini ironici a vantaggio dei suoi amici del suo nome con quello che rappresenta. Alla morte del padre il riavvicinamento sarà anche esistenziale perché Gogol che nel frattempo ha deciso di rinunziare al suo ripudio anagrafico proverà a rientrare nelle tradizioni ma purtroppo sarà abbandonato in modo traumatico da chi per ironia della sorte somiglierà tanto a lui nella sua fase iniziale ma questo sarà per lui un nuovo inizio,un inizio che lo farà sentire per la prima volta veramente LIBERO. Libero da che cosa quindi?Forse da tutto,senza più radici,né di qua né di là.
[-]
[+] 2 ore di storia
(di gi)
[ - ] 2 ore di storia
[+] a gi
(di miriam)
[ - ] a gi
[+] a gi
(di miriam)
[ - ] a gi
|
|
[+] lascia un commento a miriam »
[ - ] lascia un commento a miriam »
|
|
d'accordo? |
|
|