Glory Road |
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Un film di James Gartner.
Con Josh Lucas, Derek Luke, Austin Nichols, Mehcad Brooks, Alphonso McAuley.
continua»
Sportivo,
durata 106 min.
- USA 2006.
uscita venerdì 4 agosto 2006.
MYMONETRO
Glory Road
valutazione media:
3,23
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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"Sport Movie" politically correctdi Antonello VillaniFeedback: 0 |
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lunedì 21 agosto 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ennesima trasposizione cinematografica di imprese che sono entrate nella leggenda, “Glory Road” si affida allo spettacolo adrenalinico dei matches per vincere la scommessa al botteghino. Tifo e agonismo, la ricetta degli "sport movie" è semplice ma efficace e le uscite recenti -anche un film sul golf: "Il più bel gioco della mia vita"- confermano il trend di questi ultimi anni. Stati Uniti, 1965. Don Haskins, allenatore di basket ingaggiato da un college per il torneo universitario di pallacanestro, mette in piedi la prima squadra di colore della storia americana. L’esordiente James Gartner conosce alla perfezione i meccanismi del genere, dirige i cestisti in erba con una perizia fuori dal comune ma scivola nella retorica filosofeggiando su discriminazioni e diritti civili. Emozionante ed avvincente, “Glory Road” ha la struttura dei film sportivi, un’alternarsi di vittorie e sconfitte -il campo di parquet diventa una metafora della vita- che tiene il pubblico col fiato sospeso. Così alcuni ragazzi di colore senza arte né parte vengono reclutati da un coach che ha sempre creduto nella “disciplina e nelle cose semplici”; l’ostracismo della piccola cittadina non approva la scelta del mister mentre la Pantere Nere di Malcom X ed i sogni di Martin Luther King lasciano un segno indelebile nella coscienza americana: Gartner gioca la carta della politica ma siamo ben lontani dal cinema impegnato di Spike Lee. Manifesto civile veicolato attraverso gli incontri che si susseguono senza sosta per tutto il midwest, “Glory Road” può contare sulla presenza scenica di Josh Lucas –il bellone di “Poseidon” e “Stealth” è l’allenatore tutto cuore che porta il piccolo college del Texas nella leggenda- Jon Voight, nella parte dell’antipatico coach Adolph Rupp, ed alcuni esordienti che si divertono come matti a buttare la palla a canestro. La finale del campionato NCAA è vicina, i ragazzi della Texas Western Miners compiono un'impresa destinata a rimanere negli annali, i pregiudizi di una società che fatica ad accettare l’integrazione vengono finalmente scardinati. Perchè lo sport avvicina popoli e culture superando qualsiasi ostacolo: il miracolo è compiuto. Lo spirito di De Coubertin aleggia nelle palestre della scuola, il pubblico partecipa emotivamente al match che cambierà la storia del basket mentre le immagini di repertorio con le interviste ai veri protagonisti scorrono nei titoli di coda. Gartner conosce il mestiere, il film funziona anche se qualche sbavatura rischia di mandare tutto all'aria. Allenatori e giocatori, tutti a fare la loro parte. Antonello Villani (Salerno)
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