miki
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mercoledì 17 gennaio 2007
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vai che e verde
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bisogna apprezzzare il film piu sul lato ,film, che su quello storico.. comunque il mio giudizio e positivo perche e una pellicola che non ti fa addormentare.... la violenza e componente giusta della storia, altrimenti uno non va a vedere apocalipto ma natale a n y...
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a&a
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martedì 16 gennaio 2007
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rambo è tornato!
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Non c'è che dire. Appurato che non si tratta di un film storico (nonostante scenografie, costumi e location siano davvero superlativi) resta il fatto che siamo in presenza di un gran film d'azione in costume con tutti i classici ingredienti del caso: salto dalla cascata, trappola mortale, protagonista immortale (salta, corre, combatte nonostante abbia ricevuto più di una ferita), animali feroci, duelli e un grande ritorno: le sabbie mobili!
Il tutto naturalmente condito con un po' di sana truculenza gibsoniana .
Insomma, il nostro protagonista non è poi molto diverso dal vecchio e tanto vituperato Jhon Rambo,gli manca solo il fucile!
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tozudo
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martedì 16 gennaio 2007
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la luna più bella è sorta sulla foresta
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Apocalypto: per ogni cosa che inizia un'altra dovrà finire.L'ultima fatica di Mel Gibson costata 200 milioni di dollari con le sue immagini esplicite e dettagliate è una lezione di cinema.Girato quasi interamente in una selvaggia foresta tropicale,interpretato da attori non professionisti,recitato in una lingua quasi del tutto estinta, lo yucateco,questa straordinaria opera cinematografica dall'inaudita violenza,di rigore in tutti i colossal del famoso regista australiano,ha come tema una caccia all'uomo,primitiva e selvaggia.Curato in ogni minimo dettaglio (a cominciare dai costumi) lo stesso regista al termine del suo capolavoro ha espresso compiacimento per essere riuscito tra le tante cose a cancellare qualsiasi traccia del XXI secolo,per far sentire il pubblico completamente parte di quel periodo storico.
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Apocalypto: per ogni cosa che inizia un'altra dovrà finire.L'ultima fatica di Mel Gibson costata 200 milioni di dollari con le sue immagini esplicite e dettagliate è una lezione di cinema.Girato quasi interamente in una selvaggia foresta tropicale,interpretato da attori non professionisti,recitato in una lingua quasi del tutto estinta, lo yucateco,questa straordinaria opera cinematografica dall'inaudita violenza,di rigore in tutti i colossal del famoso regista australiano,ha come tema una caccia all'uomo,primitiva e selvaggia.Curato in ogni minimo dettaglio (a cominciare dai costumi) lo stesso regista al termine del suo capolavoro ha espresso compiacimento per essere riuscito tra le tante cose a cancellare qualsiasi traccia del XXI secolo,per far sentire il pubblico completamente parte di quel periodo storico.
Pare che per catturare l'originale aspetto mesoamericano in ogni attore,Gibson ha chiesto di cercare ovunque in Messico;gli interpreti,inoltre,dovevano avere una gran forma fisica e leggere poesie maya. Per non parlare del protagonista,Rudy Youngblood,costretto ad un provino atleticamente massacrante (saltare,correre e gettarsi da un mobile all'altro degli studios) proprio per garantire la "resa ginnica" dello spettacolare epilogo del film.
Apocalypto è un'opera di straordinaria intensità visiva (merito anche del direttore della fotografia Dean Semler,oscar per Balla Coi Lupi) e di immensa potenza,piena di tensione emotiva dall'inizio fino all'epilogo
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zampa di .....g....allina
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martedì 16 gennaio 2007
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un film da vedere col cuore
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Se si vuole andare a vedere un documentario bisogna cercare altrove, ma se si tenta di capire il messaggio di Gibson il film risulta assolutamente avvincente ed entusiasmante con particolare attenzione al fatto che la storia si ripete sempre assolutamente e cmq........attenzione a tutti......
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brigante 81
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martedì 16 gennaio 2007
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apocalypto o forrest gamp?!
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sono andato a vedere questo film speranzoso di vedere un altro capolavoro come braveheart.Ma dopo poco mi sono reso conto che questo film non ha un'anima...Sono vari i punti per non andarlo a vedere:1)non è un film storico...quindi per gli appassionati di storia come me questo film regala solo una grande fregatura.Gibson non si sofferma minimamente a raccontare la civiltà Maya....si sofferma solo a far vedere come questo popolo era bravo a tagliar le teste.2)E' un film che non emoziona per niente, non riesce a farti affezionare ai personaggi o alla storia.3) per un ora poi si vede il protagonista correre come un forssenato, manco fosse forrest gamp, o una brutta copia di rambo.Posso dire solo che Gibson ha fatto di nuovo una grande campagna pubblicitaria prendendo in giro noi appassionati di cinema,ha saputo stuzzicarci facendoci immaginare chissà quale filmone storico, per poi rifilarci un filmetto d'azione.
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sono andato a vedere questo film speranzoso di vedere un altro capolavoro come braveheart.Ma dopo poco mi sono reso conto che questo film non ha un'anima...Sono vari i punti per non andarlo a vedere:1)non è un film storico...quindi per gli appassionati di storia come me questo film regala solo una grande fregatura.Gibson non si sofferma minimamente a raccontare la civiltà Maya....si sofferma solo a far vedere come questo popolo era bravo a tagliar le teste.2)E' un film che non emoziona per niente, non riesce a farti affezionare ai personaggi o alla storia.3) per un ora poi si vede il protagonista correre come un forssenato, manco fosse forrest gamp, o una brutta copia di rambo.Posso dire solo che Gibson ha fatto di nuovo una grande campagna pubblicitaria prendendo in giro noi appassionati di cinema,ha saputo stuzzicarci facendoci immaginare chissà quale filmone storico, per poi rifilarci un filmetto d'azione.....Fidatemi di me che non ho nulla daguadagnarci a differenza del regista ...anzi ci ho anche rimesso i soldi del biglietto questo film fa schifo!!!!!!!!
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(di giux scorpio)
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(di tesi)
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facc8
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martedì 16 gennaio 2007
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torniamo nella foresta a cercare un nuovo inizio!
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Apocalypto. Dopo le orge di sofferenza e l’apologia cristiano-fanatica del dolore (La Passione), Gibson torna a un’Età dell’Oro di un soffio precedente all’arrivo di Colombo e dell’Europa “civilizzatrice” del tardo Quattrocento. Nella piccola comunità maya la pace è peraltro subito turbata dai prepotenti emissari del sistema di potere della “città”. Comincia così la lotta per la sopravvivenza dei superstiti. Le immagini sono ad alta tensione, coinvolgenti e affascinanti, in questa macchina spettacolare dal ritmo incalzante e quasi ipnotico. L’uso della lingua antica maya aumenta paradossalmente il coinvolgimento dello spettatore, attraverso la creazione di un distacco quasi documentaristico che ne potenzia la credibilità, e quindi l’impressione di realtà.
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Apocalypto. Dopo le orge di sofferenza e l’apologia cristiano-fanatica del dolore (La Passione), Gibson torna a un’Età dell’Oro di un soffio precedente all’arrivo di Colombo e dell’Europa “civilizzatrice” del tardo Quattrocento. Nella piccola comunità maya la pace è peraltro subito turbata dai prepotenti emissari del sistema di potere della “città”. Comincia così la lotta per la sopravvivenza dei superstiti. Le immagini sono ad alta tensione, coinvolgenti e affascinanti, in questa macchina spettacolare dal ritmo incalzante e quasi ipnotico. L’uso della lingua antica maya aumenta paradossalmente il coinvolgimento dello spettatore, attraverso la creazione di un distacco quasi documentaristico che ne potenzia la credibilità, e quindi l’impressione di realtà. I movimenti di macchina frenetici e ossessivi nella giungla ottimizzano la tensione della narrazione. Il finale aperto, che si è prestato (giustamente) alle interpretazioni più disparate, a me sembra una incitazione al ripensamento sulla “civiltà”, sulla continua escalation verso forme di violenza e sopruso sempre più spietate e raffinate (le violenze dei potenti maya sono poca cosa rispetto alle metodiche stragi dei conquistadores di cui si annuncia l’arrivo). I parallelismi con la realtà contemporanea sono voluti e chiari. Quando la storia si fa cieca, è meglio “tornare nella foresta e cercare un nuovo inizio”. L’antipatico, antisemita, integralista e arrogante Mel Gibson crea una stupenda favola, che in quanto tale non deve essere indagata dagli storici-ficcanaso assolutamente fuori luogo in questo contesto di finzione.
Un caldo applauso!
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[+] lingua maya:siamo sicuri?
(di patty)
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marco 85
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martedì 16 gennaio 2007
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una rivelazione
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Violenza? Crudeltà? Io non ho visto tutto questo, bensì una bella ricostruzione di una delle civiltà più misteriose e affascinanti di tutti i tempi, i Maya. Certo, ci sono, come in ogni civiltà, ombre e colpe, ma qui non mi sembrano portate all'esagerazione, come invece aveva fatto il nostro Mel in The Passion. La storia, forse un pò troppo impermeata di romanticismo, regge benissimo, le ambientazioni sono mozzafiato(una su tutte la ricostruzione della capitale Maya, con tanto di mercato, piramidi e corte imperiale al completo). Il finale è, e qui Gibson mi ha stupito, apprezzabile: tutto quello che avete visto finora, tutto questo terrore, è niente in confronto a quello che è appena giunto dal mare.
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Violenza? Crudeltà? Io non ho visto tutto questo, bensì una bella ricostruzione di una delle civiltà più misteriose e affascinanti di tutti i tempi, i Maya. Certo, ci sono, come in ogni civiltà, ombre e colpe, ma qui non mi sembrano portate all'esagerazione, come invece aveva fatto il nostro Mel in The Passion. La storia, forse un pò troppo impermeata di romanticismo, regge benissimo, le ambientazioni sono mozzafiato(una su tutte la ricostruzione della capitale Maya, con tanto di mercato, piramidi e corte imperiale al completo). Il finale è, e qui Gibson mi ha stupito, apprezzabile: tutto quello che avete visto finora, tutto questo terrore, è niente in confronto a quello che è appena giunto dal mare. E questo Zampa di Giaguaro l'ha capito benissimo. Infine pongo una domanda: Salò o le 120 giornate di Sodoma è considerato un capolavoro, eppure mi sembra che di violenza ce ne sia in abbondanza...Non voglio paragonare Gibson a Pasolini, ma vorrei dirvi di non ascoltare le critiche dei sedicenti esperti di cinema e valutare con le vostre menti, per qualunque film, particolarmente per questo.
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emanuele
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martedì 16 gennaio 2007
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una corsa mozzafiato!
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Coraggioso e realistico l'ultimo lavoro di Gibson che ci mostra la carne nuda per tutta la durata del film trasmettendo in ogni scena un senso di "palpabilità dei corpi". E' una ricerca di avvicinare lo spettatore alla terra e alla crudezza di un mondo selvaggio al quale non possiamo far altro che affezionarci durante la proiezione. Il film è una molla che si carica e che finalmente si rilascia in una corsa finale mozzafiato del protagonista verso la libertà e verso un "nuovo inizio". Dall'avanzare barcollante dei selvaggi fatti schiavi in una specie di via crucis si passa alle riprese finali in cui Zampa di Giaguaro si carica di tutta la forza che ha nelle gambe attirando i suoi persecutori in una sorta di "foresta-trappola" in cui lui ritrova la sua energia spuntandola eroicamente.
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Coraggioso e realistico l'ultimo lavoro di Gibson che ci mostra la carne nuda per tutta la durata del film trasmettendo in ogni scena un senso di "palpabilità dei corpi". E' una ricerca di avvicinare lo spettatore alla terra e alla crudezza di un mondo selvaggio al quale non possiamo far altro che affezionarci durante la proiezione. Il film è una molla che si carica e che finalmente si rilascia in una corsa finale mozzafiato del protagonista verso la libertà e verso un "nuovo inizio". Dall'avanzare barcollante dei selvaggi fatti schiavi in una specie di via crucis si passa alle riprese finali in cui Zampa di Giaguaro si carica di tutta la forza che ha nelle gambe attirando i suoi persecutori in una sorta di "foresta-trappola" in cui lui ritrova la sua energia spuntandola eroicamente. Sul finale il film ritrova la sua serenità sottomettendosi all'arrivo di una forza "diversa", sconosciuta a cui tutti i protagonisti guardano meravigliati ed impauriti. Un brusco ritorno al nostro mondo...
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dawi
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martedì 16 gennaio 2007
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speravo nel capolavoro...
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"Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno." Non c'è niente da dire, basta guardare i nostri cari romani! Però il film di Gibson riduce la distruzione interna ad un bisogno di Eclisse...! L'attacco tra una tribù e l'altra avviene per sacrificare uomini ad un Dio che deve placarsi. A questo punto poteva essere interessante capire come i"cattivi"vivessero l'ira di questa divinità perchè non credo che una civiltà si faccia autodistrugga per questo...i romani non l'hanno fatto per gli dei, così come le crociate non erano religiose! Le motivazioni della caduta erano altre di certo e dal film non se ne ha minimamente idea. Forse Gibson voleva farci sentire deportati e quindi incapaci di capire cosa succedesse intorno a noi? è una possibile spiegazione.
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"Una grande civiltà viene conquistata dall’esterno solo quando si è distrutta dall’interno." Non c'è niente da dire, basta guardare i nostri cari romani! Però il film di Gibson riduce la distruzione interna ad un bisogno di Eclisse...! L'attacco tra una tribù e l'altra avviene per sacrificare uomini ad un Dio che deve placarsi. A questo punto poteva essere interessante capire come i"cattivi"vivessero l'ira di questa divinità perchè non credo che una civiltà si faccia autodistrugga per questo...i romani non l'hanno fatto per gli dei, così come le crociate non erano religiose! Le motivazioni della caduta erano altre di certo e dal film non se ne ha minimamente idea. Forse Gibson voleva farci sentire deportati e quindi incapaci di capire cosa succedesse intorno a noi? è una possibile spiegazione. Una precisazione: Il sangue, veniva posto, al pari dell'acqua, alla base della vita. Il suo scorrere e fluire rappresentava lo scorrere dell'universo ed era una delle molteplici chiavi per giungere al "divino".I Maya, ed in specifico, i Re ed i Sacerdoti(!), durante alcuni tipi di cerimonie, si procuravano lacerazione e tagli (in special modo sugli organi sessuali) per permettere la fuoriuscita di questo prezioso fluido. e poi l'autosacrificio: tale pratica era riservata in special modo ai Re ed ai Sacerdoti(sempre loro, non ai prigionieri di altre tribù) che "dovevano" innalzarsi al cielo.
Molti antropologi sono insorti contro Apocalypto non perché negano che il sacrificio umano fosse al centro della civiltà maya ma perché pensano, in nome del relativismo, che non abbiamo nessun diritto di giudicare altre culture. Così l’antropologa Traci Ardren chiama il film «razzista» e sostiene che «dal punto di vista dei maya, il sacrificio umano era una profonda esperienza spirituale»(grosso handicap del film)...ma forse non da quello delle vittime(10 stellette in questo). Il problema è importante, perché i sacrifici umani ci sono ancora, è evidente che l’attentato per Al Qaida era «una profonda esperienza spirituale» mentre per noi è un vero sacrificio umano di vittime innocenti per un’ideologia criminale. Vedere le cose da entrambi i lati avrebbe reso il film al pari di the departed(che prenderà qualche oscar grazie alle prospettive doppie,mentre apocalypto non prenderà niente)e avrebbe aperto un"dubbio"nella testa di molti sulla presunta pazzia dei kamikaze. Solo condannare serve a poco ed è pure più facile e meno drammatico dell'entrare in una cultura diversa. Gibson sostiene, forse brutalmente, che una cultura che rifiuta il sacrificio umano è superiore a una che ne fa il centro della sua stessa esistenza. Vietando relativisticamente questo tipo di giudizi e insistendo che tutte le culture sono di ugual valore si fa forse un’antropologia più politicamente corretta. Il rischio è però di scardinare le radici stesse dell’Occidente. Ma Gibson voleva "solo" impressionare, far torcere la bocca e chiudere gli occhi e di certo non destabilizzare o infastidire il pubblico con una panoramica troppo alta in cui i confini tra bene e male si sarebbero necessariamente confusi. E c'è riuscito, senza "rischiare" il capolavoro
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scimmietta92
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lunedì 15 gennaio 2007
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mel ma cm ti è venuta sta idea dei maya?
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Mel Gibson lo adoro cm attore, però x essere sinceri ho visto Apocalypto e non mi sembra un film così straordiario cm tutti dicono....e poi nn m sembrava cruento cm l'hanno descritto xò hanno fatto bene a vietarlo ai minori d 14anni xkè probabilmente c'erano alcune scene un pò skifose(ad esempio qnd fanno i sacrifici)...xò in generale è stato discreto..xò da un MEL mi aspettavo qlcs di meglio...é bello xò nn potrà mai competere con Braveheart o con il Patriota!!!!...
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