mary
|
domenica 6 luglio 2008
|
interessante ma non troppo..
|
|
|
|
più per le allusioni che per la resa filmica. Capote è ben caratterizzato per il suo sguardo peculiare sul mondo, che rimane comunque assai misterioso. Emerge un individuo più che mai solitario, non venendo del tutto alla luce il suo interesse reale??!! per le persone durante l'esplorazione del Kansas. La pecca, secondo me, sono gli altri due attori. Una Harper poco gradevole, legnosa e non così intima amica e un killer troppo faccia d'angelo.
|
|
[+] lascia un commento a mary »
[ - ] lascia un commento a mary »
|
|
d'accordo? |
|
angela cinicolo
|
venerdì 18 aprile 2008
|
capote
|
|
|
|
Livido, agghiacciante e mistico, il film sul geniale Capote seduce sorprendentemente gli estimatori della crudezza de La 25a ora e della spietatezza di 21 grammi qui potenziati dalla talentuosa interpretazione di Philip Seymour Hoffman nelle ambigue vesti di uno scrittore cinico e calcolatore quanto sensibile ed appassionato (ma anche dall'impressionante mordacità dell'antagonista Chris Cooper). Drammatico, cupo e politically uncorrect fino alla soluzione nichilistica estremamente toccante, questo staordinario remake si regge in perfetto equilibrio tra una sceneggiatura audace ed impeccabile e una definizione della psicologia dei personaggi rigorosa e commovente.
Ardente a dispetto del titolo!
|
|
[+] lascia un commento a angela cinicolo »
[ - ] lascia un commento a angela cinicolo »
|
|
d'accordo? |
|
kiara
|
lunedì 10 marzo 2008
|
lentamente splendido
|
|
|
|
Se davvero Capote aveva quell'odiosa vocetta riportata nel film, non so se avrei retto una conversazione con lui! P.S.Hoffman è straordinario, ti trascina nella vita di quest'uomo straziato e dilaniato che stando sopra le righe (parecchio sopra le righe) sembra tentare di superare le sue disgrazie. Il suo apparente non-attaccamento all'assassino sembra dato dalla realizzazione che in quella situazione, quella del killer spietato, avrebbe potuto esserci lui, dai i suoi drammatici trascorsi infantili. Ma a lui è andata bene. Vede riflesso come in uno specchio l'altro "io" e si sforza di mantenere più alta la voce del Truman che ha successo, fama, denaro e gloria,per non precipitare nell'inferno in cui, piano piano, accompagnerà il protagonista del suo best-seller.
[+]
Se davvero Capote aveva quell'odiosa vocetta riportata nel film, non so se avrei retto una conversazione con lui! P.S.Hoffman è straordinario, ti trascina nella vita di quest'uomo straziato e dilaniato che stando sopra le righe (parecchio sopra le righe) sembra tentare di superare le sue disgrazie. Il suo apparente non-attaccamento all'assassino sembra dato dalla realizzazione che in quella situazione, quella del killer spietato, avrebbe potuto esserci lui, dai i suoi drammatici trascorsi infantili. Ma a lui è andata bene. Vede riflesso come in uno specchio l'altro "io" e si sforza di mantenere più alta la voce del Truman che ha successo, fama, denaro e gloria,per non precipitare nell'inferno in cui, piano piano, accompagnerà il protagonista del suo best-seller. Alla fine per chi piange? Per l'amico perduto? Per quello che avrebbe potuto essere? Per essersi reso conto che avrebbe potuto fare qualcosa per salvarli, e non lo ha fatto? Non è dato saperlo. Il film è un po' lento per certi versi, ma si lascia sorseggiare amabilmente, trascinato da un protagonista da pelle d'oca.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a kiara »
[ - ] lascia un commento a kiara »
|
|
d'accordo? |
|
livio
|
domenica 20 gennaio 2008
|
per chi non l'avesse capito...
|
|
|
|
Il film è una riflessione sulle implicazioni che l'atto creativo, inteso come arte, ha sulla vita delle persone e su come la realtà, filtrata dall'artista, diventi opera d'arte. PSH memorabile. Oscar meritatissimo il suo.
|
|
[+] lascia un commento a livio »
[ - ] lascia un commento a livio »
|
|
d'accordo? |
|
gioia
|
giovedì 30 agosto 2007
|
discreto
|
|
|
|
Discreto film. Meritatissimi oscar e golden globe per l'eccezionale protagonista, ottima prova di recitazione. Nonostante la piattezza della trama, non ci si annoia nel seguire il film, incantati dall'ammaliante parlantina di T.Capote. Interessante assistere alla vicenda del principale assassino per il quale, nonostante la consapevolezza fin dall'inizio che sia colpevole, non si può che provare pena e rabbrividire durante la sua esecuzione nel finale.
Da vedere.
|
|
[+] lascia un commento a gioia »
[ - ] lascia un commento a gioia »
|
|
d'accordo? |
|
m.grazia (estonia)
|
domenica 20 maggio 2007
|
buon film, e ottimo hoffman
|
|
|
|
Oltre alla splendida interpretazione di P.S. Hoffman, che si immedesima nel ruolo con notevole efficacia, il film riesce a rendere tutta la lugubre e cinica ambiguità che a volte porta l'arte a strumentalizzare la vita reale ai propri fini (in questo caso un tremendo fatto di cronaca nera). Capote crea un profondo legame con uno dei due condannati a morte, ma unicamente per studiarne a fondo la personalità e la psicologia e scrivere poi la sua opera più importante. Alla fine però questo dandy raffinato, presuntuoso, e apparentemente superficiale, ne rimane profondamente coinvolto.
Luci e fotografia fredde rendono perfettamente quest'atmosfera livida e raggelante, a volte sinistra. Lentezza ipnotica a tratti.
[+]
Oltre alla splendida interpretazione di P.S. Hoffman, che si immedesima nel ruolo con notevole efficacia, il film riesce a rendere tutta la lugubre e cinica ambiguità che a volte porta l'arte a strumentalizzare la vita reale ai propri fini (in questo caso un tremendo fatto di cronaca nera). Capote crea un profondo legame con uno dei due condannati a morte, ma unicamente per studiarne a fondo la personalità e la psicologia e scrivere poi la sua opera più importante. Alla fine però questo dandy raffinato, presuntuoso, e apparentemente superficiale, ne rimane profondamente coinvolto.
Luci e fotografia fredde rendono perfettamente quest'atmosfera livida e raggelante, a volte sinistra. Lentezza ipnotica a tratti. Musica rarefatta. Un buon film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a m.grazia (estonia) »
[ - ] lascia un commento a m.grazia (estonia) »
|
|
d'accordo? |
|
natibilu
|
martedì 13 marzo 2007
|
prendiamoci tempo
|
|
|
|
questo è uno di quei film che si gusta bene con il tempo in tutti i sensi,ho trovato l'interpretazione di Hoffmann strepitosa e penso che su questo molti sono d'accordo, ottima la fotografia.
La trama è fedele al romanzo e ben adattata nonostante che il film sia un pò lento e va gustato in assoluta concentrazione, da soli, in asssoluto silenzio e magari rivisto a distanza di tempo per aprezzarlo di più, come un buon vino.
|
|
[+] lascia un commento a natibilu »
[ - ] lascia un commento a natibilu »
|
|
d'accordo? |
|
solly
|
sabato 10 febbraio 2007
|
ne' emozione ne' riflessione
|
|
|
|
Critica e pubblico, molti amici compresi, hanno tessuto sperticate lodi di questo film. Sono quindi un po' imbarazzato nel confessare che l'ho trovato davvero noioso, monotono e povero di suggestioni sia di pancia che di testa.
Davvvero uno dei film peggiori che ricordi. Uno dei pochissimi, se non l'unico, che mi ha provocato il sonno.
La stella solo per la bravura di Hoffman e della Keener, che ne meriterebbero ben di più.
La domanda mi sorge spontanea: che senso ha un film così? A che serve? Ci fornisce l'ennesima conferma che un padre inesistente e una madre dissoluta generano una checca fastidiosa ancorchè geniale, e allora? L'ennesima conferma dell'assoluto narcisismo dell'artista, e allora? Un tentativo appena abbozzato e maldestro di condanna della pena di morte? Stigmatizziamo pure che genio e sregolatezza vanno a braccetto(che novità!) e incoraggiamo così la proliferazione di Aldi Busi, di Platinette, di Jhonatan, patetiche ombre macchiettistiche che recitano l'eccesso per dimostrare di esistere (come è vero quel che cantava Dalla: .
[+]
Critica e pubblico, molti amici compresi, hanno tessuto sperticate lodi di questo film. Sono quindi un po' imbarazzato nel confessare che l'ho trovato davvero noioso, monotono e povero di suggestioni sia di pancia che di testa.
Davvvero uno dei film peggiori che ricordi. Uno dei pochissimi, se non l'unico, che mi ha provocato il sonno.
La stella solo per la bravura di Hoffman e della Keener, che ne meriterebbero ben di più.
La domanda mi sorge spontanea: che senso ha un film così? A che serve? Ci fornisce l'ennesima conferma che un padre inesistente e una madre dissoluta generano una checca fastidiosa ancorchè geniale, e allora? L'ennesima conferma dell'assoluto narcisismo dell'artista, e allora? Un tentativo appena abbozzato e maldestro di condanna della pena di morte? Stigmatizziamo pure che genio e sregolatezza vanno a braccetto(che novità!) e incoraggiamo così la proliferazione di Aldi Busi, di Platinette, di Jhonatan, patetiche ombre macchiettistiche che recitano l'eccesso per dimostrare di esistere (come è vero quel che cantava Dalla: ..la cosa davvero eccezionale è essere normale..). Di Truman Capote cerchiamo di ricordare la grandezza narrativa e stendiamo un velo pietoso sul resto.
Detto ciò mi assumo la responsabilità di quel che ho scritto e non mi sottraggo agli strali di chi ha gridato al capolavoro.
[-]
[+] il senso del film (per chi non l'avesse capito)...
(di livio)
[ - ] il senso del film (per chi non l'avesse capito)...
|
|
[+] lascia un commento a solly »
[ - ] lascia un commento a solly »
|
|
d'accordo? |
|
beefheart
|
venerdì 9 febbraio 2007
|
apprezzabile
|
|
|
|
Sembrerebbe che il bravo Philip Seymour Hoffman non si sia risparmiato nell'imitare alla perfezione atteggiamenti, movenze e parlata per ridare vita al defunto Truman Capote. Questo, ovviamente, giova e conferisce ulteriore valore ad un film di per se molto ben curato anche nella fotografia e nella ricostruzione storica dei fatti. La narrazione biografica è limitata ai 4 o 5 anni impiegati dal protagonista per la stesura del suo romanzo più famoso, ma è comunque sufficiente a delineare i tratti salienti di Truman e di ciò che lo circonda. Nel complesso un buon film, apprezzabile da tutti e sotto ogni punto di vista.
|
|
[+] lascia un commento a beefheart »
[ - ] lascia un commento a beefheart »
|
|
d'accordo? |
|
annalisa
|
sabato 13 gennaio 2007
|
dare misura allo smisurato: grande film!
|
|
|
|
Scrivo questa recensione "a sangue caldo" dopo aver visto il dvd, e (cosa che non faccio quasi mai) anche tutti gli extras.
Bellissimo film!
E dire che ero una spettatrice esigente e un po' prevenuta, amando molto Capote come scrittore (e temendo la caricaturizzazione di un personaggio già "caricaturale" di suo...).
Invece regista e sceneggiatore sono riusciti in una grande impresa: rendere con la dovuta misura una storia "vera" con tanti aspetti debordanti, eccessivi. Sono riusciti (grazie anche all'ottima fotografia e alla scelta azzeccatissima dei colori) a raffreddare il materiale incandescente con cui avevano a che fare, senza spegnerlo... Dall'efferatezza del crimine raccontato, all'unicità umana e artistica di Truman Capote, evitando la trappola della retorica, che in questi casi è sempre in agguato, e cogliendo tutte, o quasi tutte, le sfumature.
[+]
Scrivo questa recensione "a sangue caldo" dopo aver visto il dvd, e (cosa che non faccio quasi mai) anche tutti gli extras.
Bellissimo film!
E dire che ero una spettatrice esigente e un po' prevenuta, amando molto Capote come scrittore (e temendo la caricaturizzazione di un personaggio già "caricaturale" di suo...).
Invece regista e sceneggiatore sono riusciti in una grande impresa: rendere con la dovuta misura una storia "vera" con tanti aspetti debordanti, eccessivi. Sono riusciti (grazie anche all'ottima fotografia e alla scelta azzeccatissima dei colori) a raffreddare il materiale incandescente con cui avevano a che fare, senza spegnerlo... Dall'efferatezza del crimine raccontato, all'unicità umana e artistica di Truman Capote, evitando la trappola della retorica, che in questi casi è sempre in agguato, e cogliendo tutte, o quasi tutte, le sfumature.
Davvero sbalorditiva per essere l'opera prima di due debuttanti (Bennet Miller e Dan Futterman).
CHAPEAU!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a annalisa »
[ - ] lascia un commento a annalisa »
|
|
d'accordo? |
|
|