Truman Capote: a sangue freddo

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Un film di Bennett Miller. Con Philip Seymour Hoffman, Catherine Keener, Clifton Collins Jr., Chris Cooper, Bruce Greenwood.
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Titolo originale Capote. Biografico, durata 98 min. - USA 2005. uscita venerdì 17 febbraio 2006. MYMONETRO Truman Capote: a sangue freddo * * * - - valutazione media: 3,34 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
francesco "cerry" cerulli giovedì 17 agosto 2006
lo scrittore che non c'è Valutazione 3 stelle su cinque
48%
No
52%

Film complesso...lo definirei.Ho appena terminato di vederlo e a freddo ho pensato di esprimere le mie opinioni,al momento abbastanza confuse,direi.Sulla qualità tecnica della pellicola esprimo un parere favorevole perchè indubbiamente la fotografia,le musiche e soprattutto la recitazione di Hoffman quanto quella di Catherine Keener sono di alto livello.Ma ciò che cattura la mia attenzione è una analisi del protagonista assoluto:un Truman solo ,visibilmente pieno di contraddizioni..definirlo cinico ed egocentrico significherebbe sminuirlo perchè dal profondo rapporto con l'assassino Perry Smith (autore di 4 omicidi) traspare un peronaggio sensibile e incompreso con un sofferente passato alle spalle. [+]

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giuseppe pastore martedì 28 marzo 2006
capote Valutazione 2 stelle su cinque
0%
No
0%

Truman Capote, colpito da un caso di cronaca nera in Kansas, decide di iniziare a raccogliere materiale per un nuovo libro. Diventa, per così dire, amico dei due imputati, rinchiusi in carcere. C'è poco da dire su "Capote", ennesimo biopic del ventunesimo secolo, se non che offre un'immagine del grande Truman Capote molto diversa dalle convenzioni: più che un eccentrico e frivolo dandy alcolizzato e dalla lingua biforcuta, il protagonista appare come un controverso e complessato scrittore, schiavo del suo narcisismo e interessato solo a ciò che rientra nel suo tornaconto. L'ambigua e irrisolta amicizia con i due assassini sembra preludere solo nel finale a un ravvedimento di Capote, che apre gli occhi sulla brutalità della pena capitale nell'efficace sequenza dell'impiccagione. [+]

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salvo mercoledì 22 marzo 2006
solo hoffmann Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
100%

Hoffman è al centro di tutto. La sua è una prova straordinaria, ma dal film ci si aspettava qualcosa in più. C’è sempre l’attesa per un qualcosa che potrebbe ravvivare la scena, ma la presenza di Capote calamita sempre l’attenzione, tralasciando tutto il resto. Da sottolineare comunque la fotografia, che rende suggestivi i paesaggi della provincia americana.

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dodo martedì 21 marzo 2006
problemi di regia.. Valutazione 3 stelle su cinque
42%
No
58%

Truman Capote narra le vicende realmente accadute di due omosessuali che furono protagonisti dello sterminio di una famiglia del midwest, composta da quattro persone. Il caso attirò subito l’attenzione dell’ambiguo scrittore Truman Capote, il quale accompagnato da una sua assistente, si recò in Kansas per fare luce sulla questione. La svolta avviene allorché vengono arrestati i due colpevoli, qui Truman Capote lega particolarmente con uno dei due killer, e contemporaneamente inizia la stesura di un romanzo dal titolo “A sangue freddo”. Il libro descrive proprio le vicende che hanno portato al massacro della famiglia e si concentra sul profilo degli imputati ed in particolare sulla figura di Perry Smith, di cui Capote sembrava innamorato e col quale si identificava per i comuni trascorsi di vita. [+]

[+] assistente?? (di raf)
[+] scusa tanto... (di dodo2)
[+] schermo delle mie brame... (di massimo)
[+] non sono solito rispondere ai commenti... (di dodo3)
[+] 104 (di napos81)
[+] 104 (di napos81)
[+] critica eccessivamente negativa (di arnaco)
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sabato 18 marzo 2006
scavando nel passato.. Valutazione 5 stelle su cinque
79%
No
21%

Quando Truman decide di indagare l'assassinio non è ancora consapevole di quello che gli capiterà. E' solo alla ricerca di un fatto che gli possa dare lustro, per soddisfare il suo forte desiderio di revanchismo nei confronti di una società che non riconosce il suo genio ma lo emargina per i suoi difetti. Quando incontra l'assassino riesce a capirlo molto bene, ci si specchia, si innamora, si innamora del lato scuro di sè, quello che pensava di aver sepolto.Decide allora di cavalcarlo con freddo opportunismo riesce a far parlare l'assassino perchè è come interrogare se stessi. Poi quando lo vede morire si sente in colpa, si sente in colpa perchè è lui ad averlo portato al successo e sentendosi debitore vuole fuggire alla macabra scena. [+]

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ronks giovedì 2 marzo 2006
grande interpretazione! Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

IL FILM MERITEREBBE SOLO PER L'ECCELLENTE INTERPRETAZIONE DI HOFFMAN... SI PUO' DIRE TRANQUILLAMENTE CHE LUI E' META' FILM. MA NON SI DEVE DIMENTICARE ANCHE L'OTTIMA FOTOGRAFIA E TALUNE INQUADRATURE CHE TRASMETTONO L'EMOZIONI NECESSARIE.

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dedefò lunedì 27 febbraio 2006
hoffman un fenomeno Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Il film è lento in alcuni sprazzi addirittura soporifero (entrambi i miei vicini si sono addormentati a metà del primo tempo) ma sinceramente vale la pena, credetemi, di andare a vederlo soprattutto per l’interpretazione di Philip Seymour Hoffman nel ruolo di Truman, anche la fotografia merita tutte le attenzioni ma Hoffman ha superato se stesso è un fenomeno e merita l’oscar come miglior attore non ci sono dubbi, una perfomance del genere vale il biglietto e qualsiasi premio. Grande!!!!

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nicola sabato 25 febbraio 2006
il cinismo paga...e si paga Valutazione 3 stelle su cinque
20%
No
80%

Un essere umano può essere perverso, feroce, criminale e tagliagole: ma resta pur sempre un essere umano. Un bravo scrittore, colto e talentuoso merita certo successo e ammirazione, ma non può calpestare un altro essere umano, anche se questo -e senza possibilità di appello- si è macchiato di sangue innocente. Truman Capote, scrittore di talento con molti problemi personali irrisolti, è alla ricerca dell'"idea vincente", destinata ad assicurargli fama mondiale. Un efferato delitto commesso nel Kansas sembra l'occasione giusta. Capote investe denaro ed energie per realizzare il suo "romanzo-verità", basato, fra l'altro, sulla testimonianza diretta dei due assassini. Chi è causa del suo mal pianga se stesso: uno dei due criminali, gentile, intelligente e amante dela cultura, riesce a far innamorare di sé il cinico scrittore. [+]

[+] ma quale morale. è un film (di massimo)
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