michael pens
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domenica 23 aprile 2006
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passione e sentimentiritornano nel vero cinema ita
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Questo film ci riporta nella realtà con un esplosione si sentimento puro e argomentazioni seria che è inutile trascurare o nascondere . Aldilà del tema trattato ,il film e avvincente e naturale passionevole e commovente , ci spinge con forza nelle vie di Napoli e racconta storie veramnete vere!!
Un cinema italiano più sgangherato e prigioniero dei com2promessi , non poteva essere aiutato meglio se non da questo film che ci ricorda ,come ambientazione e colori popolari : il Mi manda Picone " con G.Carlo Giannini di 20 anni fa !
Bravissima la protagonista MariaPia Calzone originaria di Reino (BN) attrice Sannita fatta de se, e non come molte altre che si vendono al compromesso o usano conoscenze di comodo per apparire .
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Questo film ci riporta nella realtà con un esplosione si sentimento puro e argomentazioni seria che è inutile trascurare o nascondere . Aldilà del tema trattato ,il film e avvincente e naturale passionevole e commovente , ci spinge con forza nelle vie di Napoli e racconta storie veramnete vere!!
Un cinema italiano più sgangherato e prigioniero dei com2promessi , non poteva essere aiutato meglio se non da questo film che ci ricorda ,come ambientazione e colori popolari : il Mi manda Picone " con G.Carlo Giannini di 20 anni fa !
Bravissima la protagonista MariaPia Calzone originaria di Reino (BN) attrice Sannita fatta de se, e non come molte altre che si vendono al compromesso o usano conoscenze di comodo per apparire .
Bravotto, il macio Valerio Foglia Manzillo che gia si pavoneggia in alcuni spettacoli televisivi , sponsorizzato dalla sua donna Luisa Corna (non a caso)
Complimenti al regista Massimo Andrei che ha saputo dare il meglio di se stesso e un elogio va ad Umberto Massa che ha prodotto il film , tra mille peripezie e la diffidenza delle grandi produzioni !
Io ho assistito alla prima del film a Roma e posso solo conigliarvelo , premiamo il bel cinema italiano .
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luca terracciano
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domenica 7 ottobre 2007
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poteva essere migliore, però
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Desiderio (Maria Pia Calzone), una transessuale che i suoi genitori si ostinano a chiamare Salvatore, è legata sentimentalmente a Andrea (Valerio Foglia Manzillo), finchè questo decide improvvisamente di sposarsi con un’altra. Intorno a questa vicenda ruotano quelle degli amici di Desiderio: Massimino (Vladimir Luxuria), che dirige le prove di un gruppo di travestiti in un teatro di un quartiere popolare di Napoli (li vediamo prima alle prese con Filumena Marturano di Eduardo e poi con la Medea di Euripide), poi Europa (Enzo Moscato), un anziano femminiello che fa da nonna e tutrice ai bambini del rione, e le pittoresche Suegno e Vera Vuman (Sara Carbone e Gino Curcione), una transessuale e un travestito che dimostrano una volta per tutte la grandiosità dell’incontro tra transgenderismo e napoletanità.
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Desiderio (Maria Pia Calzone), una transessuale che i suoi genitori si ostinano a chiamare Salvatore, è legata sentimentalmente a Andrea (Valerio Foglia Manzillo), finchè questo decide improvvisamente di sposarsi con un’altra. Intorno a questa vicenda ruotano quelle degli amici di Desiderio: Massimino (Vladimir Luxuria), che dirige le prove di un gruppo di travestiti in un teatro di un quartiere popolare di Napoli (li vediamo prima alle prese con Filumena Marturano di Eduardo e poi con la Medea di Euripide), poi Europa (Enzo Moscato), un anziano femminiello che fa da nonna e tutrice ai bambini del rione, e le pittoresche Suegno e Vera Vuman (Sara Carbone e Gino Curcione), una transessuale e un travestito che dimostrano una volta per tutte la grandiosità dell’incontro tra transgenderismo e napoletanità. Il film prende il titolo proprio dall’ambizioso progetto di Europa di aprire alle pendici del Vesuvio un centro agrituristico in cui coltivare prodotti biologici e nel frattempo accogliere uomini in crisi a cui offrire un supporto psicologico.
Mater Natura è il primo film diretto da Massimo Andrei e ha partecipato alla rassegna della Settimana Internazionale della Critica nell’ambito del festival di Venezia del 2005, in cui ha riscosso un discreto successo, senza che poi questo sia stato seguito da promozione e distribuzione adeguate (infatti ho dovuto aspettare fino a ora per poterlo vedere).
I personaggi sembrano spesso sul punto di cadere rovinosamente nei soliti stereotipi sul travestitismo, ma si reggono in piedi grazie a una rappresentazione molto cosciente dell’omosessualità e della transessualità nella cultura popolare napoletana. Quello che altrove potrebbe essere improbabile se non impensabile (un rione che affida la cura e l’educazione dei propri bambini a un vecchio femminiello), qui a Napoli è stato normale per secoli fino a qualche decina di anni fa (va detto che ormai dell’integrazione della transessualità nella cultura popolare ci era rimasta solo la processione dei femminielli di Mamma Schiavona al santuario della Madonna di Montevergine, finchè l’abate dell’abbazia non si è fatto venire una crisi isterica contro questa tradizione pluricentenaria).
La caratterizzazione perfettamente esilarante e anche amara dei personaggi però fa a cazzotti con una trama confusionaria e sconclusionata, impoverita ulteriormente da un ironia scadente, degna di un Salemme qualsiasi che aspira a diventare Almodovar.
Maria Pia Calzone sarà anche brava, ma come transessuale non è per niente credibile. Mentre gli altri personaggi, Europa, Suegno e Vera Vuman, nella loro esagerazione sono rappresentati in maniera molto realistica, la Calzone non ha un bel niente della transessuale. Ho il sospetto che la scelta di una donna (biologicamente parlando, si intende) per la parte di Desiderio nasca per venire incontro al pregiudizio diffuso sulla capacità delle persone transessuali di avere una vita sentimentale che non sia clandestina e grottesca.
I muscoli e le spalle larghe di Valerio Foglia Manzillo (già visto nell’Imbalsamatore di Garrone) sono sempre in bella vista e distolgono l’attenzione dalle sue scarse doti recitative. Vladimir Luxuria al suo esordio cinematografico (credo) offre una prova passabile, ma il migliore di tutto il cast per me è Gino Curcione, che ricorda, semmai ce ne fosse bisogno, che il vero femminiello originale non è una donna qualsiasi, ma una "vasciaiola" nel corpo di un uomo.
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ocualg
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venerdì 28 aprile 2006
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la semplicita' della'more omosessuale
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A scanso di quello che ognuno potrebbe pensare circa l'amore omosessuale...se focalizziamo la figura di Desiderio ,dei suoi sentimenti nei confronti del bell'Andrea,emerge una consapevolezza degli attori, nonche' di Andrei,in quanto uomo e regista, circa quell'amore tanto bistrattato...e nel quale oggi nn si crede, se non come puro atto sessuale e spicciolo.
La capacità interpretativa di Desiderio...e lo sguardo di Andrea, mi fa avvertire prima ancora della fine del film stesso, di quello che sara' l'epilogo finale.....troppo bello per essere vero...mi son detto in sala...mentre guardavo e ascoltavo attentamente le frasi mozzate dalla paura di esibire quell'amore tanto sentito.
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A scanso di quello che ognuno potrebbe pensare circa l'amore omosessuale...se focalizziamo la figura di Desiderio ,dei suoi sentimenti nei confronti del bell'Andrea,emerge una consapevolezza degli attori, nonche' di Andrei,in quanto uomo e regista, circa quell'amore tanto bistrattato...e nel quale oggi nn si crede, se non come puro atto sessuale e spicciolo.
La capacità interpretativa di Desiderio...e lo sguardo di Andrea, mi fa avvertire prima ancora della fine del film stesso, di quello che sara' l'epilogo finale.....troppo bello per essere vero...mi son detto in sala...mentre guardavo e ascoltavo attentamente le frasi mozzate dalla paura di esibire quell'amore tanto sentito...
Credo comunque che il regista sia stato abile e vero nell'interpretare un sentimento genuino, molto piu' di almodovar nel suo film "La legge del desiderio" dove, l'amore omosessuale è visto attraverso una sorta di opportunismo......in quest'opera eccellente,ritengo, l'amore è visto nella sua maniera pura... cosa che va oltre le menzogne..il perbenismo e tutto cio' che di artificiale ci viene inculcato nella nostra vita dalla societa' che ci circonda..
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