L'Enfant - Una Storia d'Amore |
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Un film di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne.
Con Jérémie Renier, Olivier Gourmet, Déborah François, Jérémie Segard, Fabrizio Rongione
Titolo originale L'enfant.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 95 min.
- Francia, Belgio 2005.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 9 dicembre 2005.
MYMONETRO
L'Enfant - Una Storia d'Amore
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Sulla necessità dell'essere bambino
di Guidobaldo Maria RiccardelliFeedback: 6918 | altri commenti e recensioni di Guidobaldo Maria Riccardelli |
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giovedì 12 maggio 2016 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Toccando punti eticamente infimi, il giovane Bruno si riapproprierà della propria dignità, affrontando un percorso di maturazione necessario. Storia di bambini: neonati, adolescenti, non-adulti; è proprio tramite quest'ultima litote che meglio può essere inquadrato Bruno: si pone come adulto, socialmente, facendo da superiore e padrone a ragazzi più giovani di lui, è padre e marito. Non ha però interiorizzato questa condizione: predilige il gioco, non ha superato ancora questa fase, di assumersi responsabilità non se ne parla, il pensiero che altri siano da lui condizionati non lo sfiora. Equipara una vita ad una refurtiva, dopotutto entrambe posseggono un valore monetario, possono essere remunuerative, e tanto basta. Non si preoccupa delle conseguenze, nè contempla percorsi empatici, a lui del tutto estranei. A causa delle sue follie, figlie dell'ignoranza, proverà sulla sua pelle la gravità e la difficile reversibilità di alcune azioni; sempre ad un passo dal baratro, riuscirà ad uscirne, grazie alla sua scaltrezza, pur con perdite ingenti, perdite alle quali abituarsi è complicato. Messo davanti a situazioni e scelte più grandi di lui, non avrà, come la maggior parte dei coetanei, la possibilità di sbagliare, affrontando un percorso di maturazione forzato e violento. Impraticabile una richiesta d'aiuto, ritroverà solo nel finale le lacrime, segno incontrovertibile di quella debolezza che mai ha potuto esprimere, che mai ha trovato sponda per esternarsi. Tragico e delicato, non tocca (nè si avvicina) le vette d'eccellenza del precedente "Le fils", meglio scritto, diretto e recitato, ma si conferma opera importante e sostenuta, nel tipico stile dei fratelli Dardenne.
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