King Arthur

questo e stato un capolavoro di film sia musicale sia come interpretazione comunque la Ginevra e bellissima vero? Ciao

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questo e stato un capolavoro di film sia musicale che storia.

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Questo film è stato stupendo ,mi è piaciuto molto Ioan Gruffudd(il bono) nei panni di Lancillotto spero di rivederlo in un King Artur 2,cmq il film sarebbe stato ancora più bello se nn avessero cambiato la storia nn è vero?. Ioan ti amo By Ginevra

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questo film è davvero orrendo................no words!!!..a dirla tutta non ho molto su cui parlare dato che non sono riuscito a sorpassare i 25 minuti ....ma x quel poco che la mia pazienza mi ha consentito di vedere posso dire che rende di una noia assoluta tutto il film.......gli attori poi.UNA NEBBIA ASSOLUTA!!!!!me lo potevano dire avrei visto qualche altro film ....magari qualche bel movie su sentimenti o storie autentici...la KNIGHTLY...TROPPO IMMATURA......LASCIAMOLA CRESCERE!!!!

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Personalmente a me è piaciuto, forse non c'era abbastanza battaglia, ma è lo stesso carino.

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Non so quanto Fuqua conosca la storia e quanto gli interessi una delle leggende più radicate dell'Europa. E, francamente, non so neppure perché invece di chiamare il suo film "King Arthur" non l'abbia chiamato "King Peppino". Insomma, da un punto di vista storico, mitico e logico non funziona niente. Sono belle soltanto alcune scene di movimento (anche se la battaglia finale a un certo punto è soltanto un gran casino e non si capisce chi stia vincendo e chi stia perdendo e dunque non c'è alcuna suspense). La storia non funziona: i romani si ritirarono dalla Britannia intorno al 410 mentre la battaglia di Badon Hill avvenne intorno al 500. Si parla di un esercito "papale" quando allora il papa non ne aveva affatto e viveva o nell'impero di Onorio (se nel 410) o nel regno dell'ostrogoto Teodorico (se nel 500). [+]

Non so quanto Fuqua conosca la storia e quanto gli interessi una delle leggende più radicate dell'Europa. E, francamente, non so neppure perché invece di chiamare il suo film "King Arthur" non l'abbia chiamato "King Peppino". Insomma, da un punto di vista storico, mitico e logico non funziona niente. Sono belle soltanto alcune scene di movimento (anche se la battaglia finale a un certo punto è soltanto un gran casino e non si capisce chi stia vincendo e chi stia perdendo e dunque non c'è alcuna suspense). La storia non funziona: i romani si ritirarono dalla Britannia intorno al 410 mentre la battaglia di Badon Hill avvenne intorno al 500. Si parla di un esercito "papale" quando allora il papa non ne aveva affatto e viveva o nell'impero di Onorio (se nel 410) o nel regno dell'ostrogoto Teodorico (se nel 500). Il vescovo Germanius (che sarebbe Germano di Auxerre) era stato effettivamente un ufficiale romano (questa condizione viene data per scontata mentre per lo spettatore medio non lo è affatto) visitò la Britannia 2 volte (nel 429 e intorno al 440) e anche qui le date non tornano. Che ci fossero ville romane a nord del vallo di Adriano è puramente incredibile. Lo scontro di Badon Hill fu tra britanni e sassoni, ma certamente non vi furono coinvolti i Pitti di Scozia come mostra il film. Quanto alla leggenda, se si tolgono le armature dei cavalieri nolto simili a quelle del 1200, è completamente devastata. Tavola rotonda, Excalibur, Merlino, Lancillotto, ecc. sono appiccicati senza senso in un contesto che non è il loro. Il tutto, poi, è condito con una melensa retorica sulla libertà che sembra quella di Bush per l'Iraq. Infine, i dialoghi sono tra il ridicolo e il penoso e, come spesso nei film storici, devono con due parole spiegare una situazione che ben pochi conoscono. Insomma un gran pasticcio. [-]

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Fuqua, onesto mestierante con un discreto curriculum nell'action movie, si cimenta nel cinema a vocazione storica-leggendaria, genere che evidentemente non gli appartiene. King Arthur è piatto, noioso, impantanato nei volti e nei pensieri di personaggi che non hanno niente da dire o da trasmettere. Nemmeno le scene d'azione lasciano il segno, le battaglie sono confuse, dispersive, poco appassionanti e non reggono il confronto con i contemporanei blockbuster di media caratura. Buoni e cattivi sono insipidi e la regia è talmente anonima che al calar del sipario la sensazione generale non è quella di aver assistito ad un film brutto, ma piuttosto ad un film inutile. Un occasione decisamente mancata dato il cast e l'epica del soggetto. [+]

Fuqua, onesto mestierante con un discreto curriculum nell'action movie, si cimenta nel cinema a vocazione storica-leggendaria, genere che evidentemente non gli appartiene. King Arthur è piatto, noioso, impantanato nei volti e nei pensieri di personaggi che non hanno niente da dire o da trasmettere. Nemmeno le scene d'azione lasciano il segno, le battaglie sono confuse, dispersive, poco appassionanti e non reggono il confronto con i contemporanei blockbuster di media caratura. Buoni e cattivi sono insipidi e la regia è talmente anonima che al calar del sipario la sensazione generale non è quella di aver assistito ad un film brutto, ma piuttosto ad un film inutile. Un occasione decisamente mancata dato il cast e l'epica del soggetto. Voto: 5 [-]

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King Arthur è una bufala colossale, e pensate che chi scrive è un appassionato dei film in costume, in particolare di quelli ambientati nell'antichità. La storia devasta un mito cavalleresco, quello della Tavola Rotonda, prendendo spunto dal fatto che Artù (ammesso che sia veramente esistito) era probabilmente un capo celta (britanno) che combatté contro gli invasori sassoni alla fine del VI secolo. Ma che cosa ti inventano gli sceneggiatori? Che Artù era Artorius, un romano, a capo di una banda di cavalieri raccogliticci (appunto quelli della Tavola Rotonda che nel film appare soltanto due volte e non si capisce neppure perché). La trama è insignificante. Non esiste un momento che possa sorprendere lo spettatore. [+]

King Arthur è una bufala colossale, e pensate che chi scrive è un appassionato dei film in costume, in particolare di quelli ambientati nell'antichità. La storia devasta un mito cavalleresco, quello della Tavola Rotonda, prendendo spunto dal fatto che Artù (ammesso che sia veramente esistito) era probabilmente un capo celta (britanno) che combatté contro gli invasori sassoni alla fine del VI secolo. Ma che cosa ti inventano gli sceneggiatori? Che Artù era Artorius, un romano, a capo di una banda di cavalieri raccogliticci (appunto quelli della Tavola Rotonda che nel film appare soltanto due volte e non si capisce neppure perché). La trama è insignificante. Non esiste un momento che possa sorprendere lo spettatore. Tutto è scontato, i dialoghi sono grotteschi perfino per un vaccaro dello Iowa, la recitazione è imbarazzante, i costumi falsi come più falso non si può ( i romani vestiti come vestivano 5 secoli prima, i cavalieri come 5 secoli dopo, i sassoni sembrano una banda di balordi palestrati che un malcapitato può incontrare al Bronx, i britanni sono tutti dipinti perché gli sceneggiatori probabilmente li hanno confusi con i Pitti che non erano neppure celti). Insomma, una boiata al di là dell'immaginabile. Spiacente per la incantevole Keira Knightley ma il dvd che ho comprato è stato davvero un incauto acquisto. Giulio Valerio [-]

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SINCERAMENTE MI ASPETTAVO MOLTO DI PIU'!!!SONO RIMASTO UN PO' DELUSO, ORIGINALE LA STORIA PERO' PER ME C'E' TROPPA POCA AZIONE QUALCHE SCHERMAGLIA ALL'INIZIO E ALLA FINE UNA BOZZA DI BATTAGLIA CHE NON MI E' PIACIUTA GRANCHE!!!PECCATO...

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Scusate, ma credo che il critico ecceda nelle critiche. Il film è spettacolare, le interpretazioni sono coerenti con l'impianto e l'ambientazione. L'amazzone fa l'amazzone e ne ammazza quanti ne può ed è truccata benissimo. Owen è un gran fico. La storia? La storia, come la realtà (Chirichelli lo saprà di certo) è un ostacolo all'arte. Insomma, spettacolo vero, tensione, scontro di civiltà, ansia di libertà, missione impossibile, lealtà. Ma che si vuole di più dai Cavalieri?

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