Honey

Ernesto Assante

Kill Bill 2 è sulle prime pagine di giornali e riviste di mezzo mondo, è campione d’incassi un po’ dovunque. Ma in Italia Uma Thurman ha dovuto cedere lo scettro a Jessica Alba, star del film che è arrivato al vertice delle classifiche degli incassi cinematografici questa settimana, Honey, costringendo il film di Tarantino all’inseguimento. Un primo posto che ha sorpreso molti, per un film che negli Usa ha avuto un successo discreto ma non clamoroso: Honey, costato 17 milioni di dollari, ne ha incassati 30 negli Usa dove è uscito il 7 dicembre scorso, ad aprile ha fatto il suo esordio in Inghilterra e Spagna, ottenendo un buon successo e ora è nelle sale del resto d’Europa. Il film, in realtà, aveva tutti gli elementi per diventare un sicuro “bit”. Innanzitutto la storia: Honey Daniels, ballerina, sogna di diventare coreografa, ma molti, tra parenti e amici, le dicono di non farsi illusioni. Lei continua il suo lavoro dietro al bancone diun bar e in un negozio di dischi e continua anche a sognare. Come nelle migliori fiabe, un regista televisivo la vede ballare e le offre l’occasione da lei sempre attesa, quella di danzare in uno spot televisivo. E’ l’inizio di una strada costellata di successi Quando, però, la ragazza rifiuta di andare a letto con il regista, la sua sorte cambia, lui le rovina la carriera e lei è costretta a tornare alla sua vita precedente. Ma Honey saprà rialzarsi, con l’aiuto di alcuni buoni amici, offrendo lezioni di hip hop al bambini del quartiere in cui vive. Ci sono insomma tutti gli élementi di precedenti e analoghi film di successo, da Fame a Flashdance, da Dirty Dancing a Save the last dance for me,dove le scene di ballo,sostenute da una buona colonna sonora, sono il perno delle vicende e del film.
Nei panni di Honey c’è Jessica Alba, star di uno dei telefilm di culto delle ultime stagioni, Dark Angel, scritto da James Cameron. A differenza di Jennifer Beals in Flashdance è proprio Jessica Alba a ballare in tutte le sequenze del film «Ballare mi piace moltissimo», ha detto l’attrice, «Quando ero bambina volevo diventare una ballerina mala mia famiglia non aveva i soldi per mandarini ad una scuola di danza. Allora guardavo Flashdance, Dirty Dancing e Fame, e imparavo a memoria i passi. A un certo punto ho addirittura costretto mio padre a montare una barra di plastica al muro della mia cameretta, così potevo far finta di essere davvero una ballerina. Potete non crederci, ma con questo film ho realizzato davvero un sogno».Accanto a Jessica Alba c’è un buon cast: il regista “cattivo” è interpretato da David Moscow, mentre l’amico del cuore della ballerina è Mheki Phiper, noto al grande pubblico perla sua partecipazione a E.R. e per il bel molo accanto a Eminem in 8 mile. Assieme agli attori compaiono molte star dell’universo rap e hip hop, da Lil’ Romeo a Missy Elliott, da Ginuwine e 3rd Storee. A dirigere il film c’è Bill Woodruff, regista di videodip per Britney Spears e Toni Braxton, al suo esordio nel cinema: «Sono stato molto fortunato ad avere un simile cast per questo film», ha detto il regista, «mi serviva per raccontare una storia classica in un modo fresco e moderno», «È la storia di una sorta di cenerentola hip hop», dice ancora Jessica Alba, «con una morale importante, però: che se si resta fedeli a se stessi si può anche non diventare principesse e vivere eternamente felici».
Da La Repubblica, 8 maggio 2004


di Ernesto Assante, 8 maggio 2004