marzio
|
mercoledì 20 novembre 2002
|
chi ha paura del digitale?.
|
|
|
|
A tratti mediocre, irritante per un macchiettismo di maniera con cui presenta certi personaggi (vedi i giornalisti in cerca dello scoop), S1møne sembrerebbe la classica opera tanto voluta ma non riuscita. E poi che fastidioso quel nascondere, da parte della casa di produzione, la verità e cioè che il personaggio di S1møne è interpretato da una fotomodella; lo stucchevole giochino continua anche nei titoli di coda dove si fa capire che S1møne è interprete di se stessa, completamente creata in digitale ed ingegnosamente formata da una serie di pixel. Una bufala solenne, confessata nella conferenza stampa organizzata per la presentazione del film e che ha forse contribuito a provocarne la non felice accoglienza presso il pubblico americano.
[+]
A tratti mediocre, irritante per un macchiettismo di maniera con cui presenta certi personaggi (vedi i giornalisti in cerca dello scoop), S1møne sembrerebbe la classica opera tanto voluta ma non riuscita. E poi che fastidioso quel nascondere, da parte della casa di produzione, la verità e cioè che il personaggio di S1møne è interpretato da una fotomodella; lo stucchevole giochino continua anche nei titoli di coda dove si fa capire che S1møne è interprete di se stessa, completamente creata in digitale ed ingegnosamente formata da una serie di pixel. Una bufala solenne, confessata nella conferenza stampa organizzata per la presentazione del film e che ha forse contribuito a provocarne la non felice accoglienza presso il pubblico americano. Si potrebbe classificarlo come un film non riuscito, quindi, nonostante la regia di quel Andrew Niccol, già acclamato sceneggiatore di The Truman Show e la presenza di un principe della recitazione come Al Pacino, nella parte di Taransky. Eppure, per una sorta di atmosfera magica, quasi da fiaba che sembra aleggiare in tutto il film, S1møne diventa, scena dopo scena, sempre più interessante ed intrigante, fornendo spunti di riflessioni agli spettatori che magari tanti capolavori non riescono a dare. La facilità, per esempio, con cui si costruiscono i miti a tavolino e come il pubblico sia pronto ad accettarli, senza porsi un minimo dubbio sulla liceità dell'operazione e su cosa si nasconda dietro di essa. S1møne, nuova diva del cinema, schiva come il regista dei suoi film, è politicamente corretta, buonista sino all'esagerazione, sin troppo sensibile alle nobili cause, come la fame nel terzo mondo e con le lacrime sempre pronte a rigare il suo bel viso. Piace agli uomini per la sua bellezza che è in continua evoluzione (grazie agli abili ritocchi in digitale del regista ingannatore), alle donne per la sua semplicità e schiettezza ed ai giovani perché si sforza di capire i teen-agers, trasformandosi, addirittura, in una nuova stella della pop music. Certo la sua popolarità in continua ascesa susciterà, inevitabilmente, le invidie delle colleghe e la gelosia dell'ex moglie di Taransky ma quel che più sconcerta è il rifiuto di accettare la verità, anche quando sarà rivelata dal povero regista, della sua inesistenza da parte di un pubblico credulone che preferisce rifugiarsi in un personaggio inafferrabile, irraggiungibile, pur di dimenticare i mille problemi che affliggono la fragile esistenza quotidiana.
[-]
[+] domanda
(di anonimo)
[ - ] domanda
|
|
[+] lascia un commento a marzio »
[ - ] lascia un commento a marzio »
|
|
d'accordo? |
|
variabiley
|
sabato 18 dicembre 2010
|
virtuale poco reale
|
|
|
|
Victor Taranski è un regista di Hollywood ormai in declino che, con le sue ossessioni, non riesce più a rinnovarsi e a proporre qualcosa di cinematograficamente interessante. La sua parabola discendente lo porta all'incontro con un personaggio curioso, all'apparenza matto, che gli propone una collaborazione anche se malato e in fin di vita. Taranski appare disinteressato fin quando, a morte avvenuta dell'uomo strambo, gli viene fatta recapitare l'idea che l'uomo stesso custodiva gelosamente, un'idea rivoluzionaria.
Taranski non può far altro che incuriosirsi e capisce la potenzialità del progetto quando, chiuso in solitudine in uno studio cinematografico, costruisce la donna ideale tramite un collage di dettagli di attrici celebri.
[+]
Victor Taranski è un regista di Hollywood ormai in declino che, con le sue ossessioni, non riesce più a rinnovarsi e a proporre qualcosa di cinematograficamente interessante. La sua parabola discendente lo porta all'incontro con un personaggio curioso, all'apparenza matto, che gli propone una collaborazione anche se malato e in fin di vita. Taranski appare disinteressato fin quando, a morte avvenuta dell'uomo strambo, gli viene fatta recapitare l'idea che l'uomo stesso custodiva gelosamente, un'idea rivoluzionaria.
Taranski non può far altro che incuriosirsi e capisce la potenzialità del progetto quando, chiuso in solitudine in uno studio cinematografico, costruisce la donna ideale tramite un collage di dettagli di attrici celebri. I movimenti, gli atteggiamenti, la voce, le finte lacrime della donna, Simone (altro non è che “Simulation One”, nome dato dal vero creatore al progetto), contribuiscono a creare un personaggio magnetico che permette al regista di tornare alla ribalta.
Ma tutto questo non avrebbe senso se l'uomo non diventasse, poi, schiavo della “sua” creazione...
Andrew Niccol conferma di essersi autonominato portavoce di questo modo di mettere in contrapposizione reale e virtuale o, ancora meglio, mondo reale e mediatico, cinematografico.
L'idea è sempre buona, come le precedenti, ma, se per “The Truman Show” i difetti di scrittura erano stati sopperiti da una tutto sommato buona regia, questa volta Niccol decide di andare oltre e assumersi tutte le responsabilità, non riuscendo a sviluppare l'idea iniziale che, a inizio film, risulta già debole.
Il film resta scarno, povero di spunti, scontato, poco lucido e banale anche nel finale, con un contentino che si discosta completamente da quello coinvolgente e a tratti straziante di “The Truman Show”. Il paragone è inevitabile e la parabola discendente non trascurabile, delusi dalle aspettative create con un cast simile.
Occorre originalità, genio e soprattutto fermezza per farsi portavoce di un'idea.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a variabiley »
[ - ] lascia un commento a variabiley »
|
|
d'accordo? |
|
frank slade
|
venerdì 17 agosto 2012
|
siamo ciò che appariamo?
|
|
|
|
E' un film più utile che bello probabilmente. La crisi artistica, oltre che personale, di Viktor Taransky (Al Pacino) e la sua ossessione per la ricerca di qualcosa di nuovo lo porta a creare quello che è il prototipo dell'artista, del mito di oggi. Ormai siamo pieni di "attori" che diventano cantanti, scrittori, icone sociali e politiche senza invece essere veramente niente di questi. S1m0ne (SimulationOne) è stata creata attraverso un software che già prima di Viktor aveva reso pazzo un vecchio regista. L'ologramma racchiude in se la bellezza, l'apparenza, le movenze, la parlata e il fisico perfetto per svolgere il ruolo di show girl, attrice ed esempio per i giovani.
[+]
E' un film più utile che bello probabilmente. La crisi artistica, oltre che personale, di Viktor Taransky (Al Pacino) e la sua ossessione per la ricerca di qualcosa di nuovo lo porta a creare quello che è il prototipo dell'artista, del mito di oggi. Ormai siamo pieni di "attori" che diventano cantanti, scrittori, icone sociali e politiche senza invece essere veramente niente di questi. S1m0ne (SimulationOne) è stata creata attraverso un software che già prima di Viktor aveva reso pazzo un vecchio regista. L'ologramma racchiude in se la bellezza, l'apparenza, le movenze, la parlata e il fisico perfetto per svolgere il ruolo di show girl, attrice ed esempio per i giovani. Dopo un grande successo ottenuto con la musica e con il cinema S1m0ne è su tutte le copertine. Viktor capisce che è il momento di finire il gioco, di interrompere la partita perchè ormai ne sono tutti schiavi compreso lui. Proverà in tutti i modi di disfarsi di lei facendola apparire in film discustosi come "I Am Pig" in cui rotola sul fango, o facendola apparire in un'intervista ubriaca rispondendo come una teenager menefreghista e ottusa dei nostri giorni, eppure la diva sopravvive e rimane apprezzata per le sue uscite "sincere" in televisione. S1m0ne è indistruttibile, qualunque cosa possa fare Viktor lei sopravvive in quell'immagine nella mente di tutti, lei è l'idolo della gente ma per cosa infondo? Il suo aspetto meraviglioso figlio dell'unione di diversi visi di angelica forma, la sua voce in perfetta tinta con l'aspetto fisico entra nei cuori di tutti, la sua attenzione per i fan e la passione che sembra mettere in quello che fa travolge tutti. L'umanità in questa pellicola resta figlia e schiava dell'apparenza della sua diva, non importa cosa faccia o chi sia in realtà ma importa com'è apparsa la prima volta e come continuerà ad apparire alla gente. Tutti infatti rimangono sconcertati e distrutti alla notizia della morte di S1m0ne avviando processi giuridici e mediatici, ovviamente sarà proprio Viktor il primo indagato, toccherà a lui dimostrate a tutti la sua innocenza anzi l'inesistenza del mito di tutti i giovani. Sarà tutto impossibile, tanto da spingere il regista a riprendere il file di S1m0ne e rimandarla sullo schermo per far contenti tutti i suoi fan. Ma alla fine di tutto chi ha vinto? Viktor ha riconquistato la sua vecchia famiglia ma infondo il successo che ha riscosso non è minimamente suo, la gente vuole la sua diva senza accettare la sua morte ne il suo declino, il vero scopritore del file è già morto. E' proprio S1m0ne, o meglio la sua immagine a vincere, lei travolge tutti con la sua bellezza, passione e simpatia tappando occhi e orecchie. Tutto questo è un ritratto perfetto dei miti di oggi che passano da una scena all'altra, da un campo all'altro, da una passione all'altra con una tranquillità disarmante figlia del fatto che loro stessi sanno di apparire soltanto, e per questo sforzi non ne servono. Simpatico da vedere e apprezzabile, consigliato.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a frank slade »
[ - ] lascia un commento a frank slade »
|
|
d'accordo? |
|
alexander 1986
|
venerdì 22 agosto 2014
|
frankenstein è bello ma non troppo
|
|
|
|
Victor Taranski (Al Pacino), regista in predicato di fallire e di essere scaricato dalla produttrice nonché ex-moglie (Catherine Keener), trova senza cercarlo il modo per tornare in ribalta: un software donatogli - con motivi assai deboli - da un genio informatico prossimo alla morte. Tale programma permette a Victor di creare un'attrice virtuale e perfetta, mettendo insieme le doti estetiche e interpretative delle migliori dive. Un mostro di Frankenstein biondissimo, irresistibile, capace di calamitare l'attenzione del mondo e di mietere successi al botteghino nemmeno fosse Harry Potter. Il povero Victor dovrà però fare i salti mortali per celare il suo segreto, attirandosi parecchie grane e non rendendosi conto del suo vero rapporto con la sua creatura.
[+]
Victor Taranski (Al Pacino), regista in predicato di fallire e di essere scaricato dalla produttrice nonché ex-moglie (Catherine Keener), trova senza cercarlo il modo per tornare in ribalta: un software donatogli - con motivi assai deboli - da un genio informatico prossimo alla morte. Tale programma permette a Victor di creare un'attrice virtuale e perfetta, mettendo insieme le doti estetiche e interpretative delle migliori dive. Un mostro di Frankenstein biondissimo, irresistibile, capace di calamitare l'attenzione del mondo e di mietere successi al botteghino nemmeno fosse Harry Potter. Il povero Victor dovrà però fare i salti mortali per celare il suo segreto, attirandosi parecchie grane e non rendendosi conto del suo vero rapporto con la sua creatura.
La prima cosa da sapere su questo fim è che 'Simone' esiste e risponde al nome di Rachel Roberts, modella canadese. La seconda è che il regista Andrew Niccol ha pensato bene di sposarla subito dopo la fine delle riprese. Per il resto.. Questa pellicola aveva il potenziale per conquistare un posto importante nella sci-fi cinematografica per la grande quantità di temi suggeriti: il paradosso del creatore diveniente schiavo della creatura, lo smascheramento di realtà e finzione, il pericolo delle utopie realizzate, ma anche la rappresentazione satirica delle ipocrisie e delle follie dello star system. Niente di tutto ciò, o perlomeno tutto resta su un piano d'abbozzo per colpa di una scrittura dilettantesca, in alcuni momenti persino oltraggiosa. In ogni caso, decisamente incapace di sorreggere l'intento registico di realizzare un film oscillante tra il drammatico e il comico; nessuna delle due componenti viene valorizzata, sicché il vero mostro di Frankenstein non è 'Simone' ma questo mix disordinato di momenti grotteschi, quasi macchiettistici, e rigurgiti shakespeariani. Peccato solo per Pacino, uno di quegli attori cui non serve nessuna maschera di pixel.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alexander 1986 »
[ - ] lascia un commento a alexander 1986 »
|
|
d'accordo? |
|
mockingbird
|
domenica 11 maggio 2008
|
1 film ke aiuta a capire qnt noi fans siamo ottusi
|
|
|
|
Il film parla di un regista di nome Taranky, egli inizia con il creare un film, però non va tutto bene perchè a buona parte di film viene piantato in asso da un'attrice, questo gli impedisce il continuo del film. Dopo di che, incontra un uomo che gli offre un programma per simulare persone virtuali.
E' qui, che nasce S1imone, la contrazione delle parole Simulation One, si tratta di una splendida ragazza, bella, bionda ed in grado di far perdere la testa agli uomini. Inizia con il parlare del cinema, è tutto un successo che però non ha soltanto fatto gioire Taransky, ma dopo un po' di tempo ha iniziato con l'oscurargli la carriera da regista, fatto sta che tutti pensavano soltanto alla splendida Simone.
[+]
Il film parla di un regista di nome Taranky, egli inizia con il creare un film, però non va tutto bene perchè a buona parte di film viene piantato in asso da un'attrice, questo gli impedisce il continuo del film. Dopo di che, incontra un uomo che gli offre un programma per simulare persone virtuali.
E' qui, che nasce S1imone, la contrazione delle parole Simulation One, si tratta di una splendida ragazza, bella, bionda ed in grado di far perdere la testa agli uomini. Inizia con il parlare del cinema, è tutto un successo che però non ha soltanto fatto gioire Taransky, ma dopo un po' di tempo ha iniziato con l'oscurargli la carriera da regista, fatto sta che tutti pensavano soltanto alla splendida Simone.
Taransky, sentendosi stufato di questa situazione cerca di far allontanare il pubblico da Simone facendole dire cose che l'avrebbero, a suo avviso, portata all'insuccesso, la faceva parlare male di politica e tante altre cose non da "Star Televisiva".
Questo però portò Simone ad un successo ancora più grande, nel telegiornale addirittura si parlava di una Simone sincera ed esplicita, questo fece impazzire ulteriormente il pubblico.
Non trovando altre soluzioni, Taransky mise il programma di simulazione di una valigia e lo buttò in fondo al mare, in questo modo, la virtuale Simone, sarebbe sparita definitivamente dalla TV.
Fù lui a raccontare alla gente una menzogna, diceva che la povera Simone era morta tragicamente.
Nessuno gli volle credere, questo causò problemi non indifferenti a Taransky, che, per questo motivo, venne portato in cella.. Per evitare questo raccontò tutta la verità su Simone, disse che lei era soltanto prodotto di fantascienza e di un simolatore, ma questo finì per farlo scambiare per pazzo.
Neppure la moglie gli credeva, la figlia però ancora qualche speranza ce l'aveva, infatti, dopo una ricerca approfondita trovo un dischetto, lo inserì, e vide come per magia comparire Simone, allora con la mamma, assolutamente esterrefatta, anzi che rivelare tutto alla gente, creò nuovi personaggi virtuali, fece dire alla virtuale "Simone" che si era presa soltanto una vacanza, che non era morta, quindi, chiaramente, Taransky venne fatto liberare, tutti non fecero altro che scusarsi con il sottoscritto per la tragedia cui lo sottomisero.
Il film dei personaggi virtuali, mai visti continuò, così come continuò il successo di Taranky, moglie e figlia.
Secondo me, questo film ci aiuta a capire quanto noi Fans siamo ottusi per quanto riguarda le Star, quando iniziamo ad ammirarne una, allora tutto quello che fa ci sembra giusto, e poi, come in questo film, molte volte guardiamo anche l'aspetto estetico delle persone.
Questo film mi ha insegnato a non credere proprio a tutto quello che vedo in TV, beh, non credo che ci siano programmi virtuali come nella storia di S1mone, però credo che ci siano molte cose non vere che cercano soltanto di indurci all'ammirare le Star Televisive.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mockingbird »
[ - ] lascia un commento a mockingbird »
|
|
d'accordo? |
|
|