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eugen
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lunedì 3 luglio 2023
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thriller non eccelso.
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Da un sogget6o di Dhrisopher Lamberrt e Brad Mirman, il regista RUssell MulCahi ha ricavato questo"Resurrection", film del 1999, in cui un agente della polizia di Chicago, recentemente colpito da un grave lutto(la morte del figlio)deve indagare su una strana storia di ciorpi smembrati, a quanto sembra, per formare , prima di Pasqua, il copro di Cirsto, Dopo molte incertezze e dubbi,, legati alle scritte e ai numeir romani apposti alle membra dilaniate, le indagini si indirizano su uno"strano indivifuo"proveniente da un altro stato degli USA. Ma sara' ben difficile e richiedera'un tour de force podistico beccarlo ed arrestarlo, dopo aver dimostrato la sua colpevolezza.
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Da un sogget6o di Dhrisopher Lamberrt e Brad Mirman, il regista RUssell MulCahi ha ricavato questo"Resurrection", film del 1999, in cui un agente della polizia di Chicago, recentemente colpito da un grave lutto(la morte del figlio)deve indagare su una strana storia di ciorpi smembrati, a quanto sembra, per formare , prima di Pasqua, il copro di Cirsto, Dopo molte incertezze e dubbi,, legati alle scritte e ai numeir romani apposti alle membra dilaniate, le indagini si indirizano su uno"strano indivifuo"proveniente da un altro stato degli USA. Ma sara' ben difficile e richiedera'un tour de force podistico beccarlo ed arrestarlo, dopo aver dimostrato la sua colpevolezza. Frcnaamcanete, questo film che ricorda"Seven", anche per l'efferatezza di certi rituali e l'espoizione di parti anatomoche dilaniate(caratteristica da"Morgue", che, dagli anni 199o viene esibita senza problema, vera pornografia dell'horror), non ha molto senso,-e il senso non viene dato dal film, dalla sua"confezione", dato che, extra il fatto ricordato sopra del lutto recente dell'agente che indaga, del collega"rompiscatole"che a ogni pie'sospinto racconta berzellette indesiderate, della perosnalita'pe rnulla approdonita neppure per cenni dell'assassino, non si capisce bene dove gli autori vogliano andare a parare. Christopher Lambert, come agente "indagante", e' troppo simile ai suoi ruoli consueti, mentre l'unico motivo d'interesse sarebbe la presenza di Dabid Cronenberg, geniale resdista, come attore nella paerte di un prete, ma il ruolo e'troppo ristretto enon riesce ad emergere, complessivaamente, nel tutto... Un film quidndi decisamente mancato, in complesso, savo le attese inziaili e l'action del finale. Eugen
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eugen
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lunedì 3 luglio 2023
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thriller non eccelso.
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Da un sogget6o di Dhrisopher Lamberrt e Brad Mirman, il regista RUssell MulCahi ha ricavato questo"Resurrection", film del 1999, in cui un agente della polizia di Chicago, recentemente colpito da un grave lutto(la morte del figlio)deve indagare su una strana storia di ciorpi smembrati, a quanto sembra, per formare , prima di Pasqua, il copro di Cirsto, Dopo molte incertezze e dubbi,, legati alle scritte e ai numeir romani apposti alle membra dilaniate, le indagini si indirizano su uno"strano indivifuo"proveniente da un altro stato degli USA. Ma sara' ben difficile e richiedera'un tour de force podistico beccarlo ed arrestarlo, dopo aver dimostrato la sua colpevolezza.
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Da un sogget6o di Dhrisopher Lamberrt e Brad Mirman, il regista RUssell MulCahi ha ricavato questo"Resurrection", film del 1999, in cui un agente della polizia di Chicago, recentemente colpito da un grave lutto(la morte del figlio)deve indagare su una strana storia di ciorpi smembrati, a quanto sembra, per formare , prima di Pasqua, il copro di Cirsto, Dopo molte incertezze e dubbi,, legati alle scritte e ai numeir romani apposti alle membra dilaniate, le indagini si indirizano su uno"strano indivifuo"proveniente da un altro stato degli USA. Ma sara' ben difficile e richiedera'un tour de force podistico beccarlo ed arrestarlo, dopo aver dimostrato la sua colpevolezza. Frcnaamcanete, questo film che ricorda"Seven", anche per l'efferatezza di certi rituali e l'espoizione di parti anatomoche dilaniate(caratteristica da"Morgue", che, dagli anni 199o viene esibita senza problema, vera pornografia dell'horror), non ha molto senso,-e il senso non viene dato dal film, dalla sua"confezione", dato che, extra il fatto ricordato sopra del lutto recente dell'agente che indaga, del collega"rompiscatole"che a ogni pie'sospinto racconta berzellette indesiderate, della perosnalita'pe rnulla approdonita neppure per cenni dell'assassino, non si capisce bene dove gli autori vogliano andare a parare. Christopher Lambert, come agente "indagante", e' troppo simile ai suoi ruoli consueti, mentre l'unico motivo d'interesse sarebbe la presenza di Dabid Cronenberg, geniale resdista, come attore nella paerte di un prete, ma il ruolo e'troppo ristretto enon riesce ad emergere, complessivaamente, nel tutto... Un film quidndi decisamente mancato, in complesso, savo le attese inziaili e l'action del finale. Eugen
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figliounico
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venerdì 27 gennaio 2023
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un thriller banale ed inverosimile
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Russell Mulcahy dopo aver diretto Lambert in Highlander uno e due si imbarca circa dieci anni dopo nel 1999 con lo stesso attore protagonista in un thriller dal plot banale e abusato nella cinematografia di genere con il solito serial killer psicopatico che lascia al suo passaggio scene splatter truculente e grandguignolesche. Il finale è talmente inverosimile da risultare sorprendente. Ma la vera sorpresa è ritrovare nel cast niente di meno che David Cronenberg sebbene relegato in una piccola parte. Non c’è suspense. Le sequenze horror, con le inquadrature macabre delle vittime straziate dal carnefice, si alternano senza soluzione di continuità e con cadenza monotona e regolare a quelle girate nell’ufficio open space con gli investigatori al lavoro tra sigarette e caffè e gelosie tra colleghi.
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Russell Mulcahy dopo aver diretto Lambert in Highlander uno e due si imbarca circa dieci anni dopo nel 1999 con lo stesso attore protagonista in un thriller dal plot banale e abusato nella cinematografia di genere con il solito serial killer psicopatico che lascia al suo passaggio scene splatter truculente e grandguignolesche. Il finale è talmente inverosimile da risultare sorprendente. Ma la vera sorpresa è ritrovare nel cast niente di meno che David Cronenberg sebbene relegato in una piccola parte. Non c’è suspense. Le sequenze horror, con le inquadrature macabre delle vittime straziate dal carnefice, si alternano senza soluzione di continuità e con cadenza monotona e regolare a quelle girate nell’ufficio open space con gli investigatori al lavoro tra sigarette e caffè e gelosie tra colleghi. Meglio di Lambert, che passa dalla estrema pacatezza improvvisamente all’isteria delineando un personaggio più schizofrenico che depresso, riesce sicuramente Leland Orser, il grande attore caratterista, dando vita alla figura di un giovane poliziotto non del tutto scontata.
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cenox
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domenica 25 marzo 2012
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crimine efferato senza un vero scopo
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Il film è di certo un buon thriller, che non risparmia colpi di scena ed effetti speciali che aumentano l'impatto visivo delle vittime martoriate dal killer psicopatico di turno. Determinate trovate riscontrano lo stupore generale da parte di chi sta guardando il film, la pecca più grande forse è proprio lo scopo per cui il serial killer agisce commettendo veri e propri espianti di parti dei cadaveri: vuole ricostruire il corpo di Gesù Cristo, proprio nel giorno di pasqua, e quindi si servirà di arti di vittime con il nome di apostostoli! Ok, ma perchè?? Mi sembra abbastanza fine a sè stesso...va bene che un killer del genere ha dei problemi mentali però tutto questo piano machiavellico per niente mi risulta un minimo inutile! Un po' come risulta inutile la storia del detective che segue il caso in questione.
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Il film è di certo un buon thriller, che non risparmia colpi di scena ed effetti speciali che aumentano l'impatto visivo delle vittime martoriate dal killer psicopatico di turno. Determinate trovate riscontrano lo stupore generale da parte di chi sta guardando il film, la pecca più grande forse è proprio lo scopo per cui il serial killer agisce commettendo veri e propri espianti di parti dei cadaveri: vuole ricostruire il corpo di Gesù Cristo, proprio nel giorno di pasqua, e quindi si servirà di arti di vittime con il nome di apostostoli! Ok, ma perchè?? Mi sembra abbastanza fine a sè stesso...va bene che un killer del genere ha dei problemi mentali però tutto questo piano machiavellico per niente mi risulta un minimo inutile! Un po' come risulta inutile la storia del detective che segue il caso in questione...il racconto della perdita accidentale del figlio non serve ai fini della storia. In ogni caso è un film che non annoia mai.
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ultimoboyscout
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domenica 15 maggio 2011
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il puzzle...umano!
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Questo mi manca, questo ce l'ho, braccio destro, gamba sinistra...sembrerebbe dire il serial killer di questo film per completare un macabro puzzle o tetris. Partirebbe piuttosto bene presentando in maniera inequivocabile il personaggio di Lambert ma dopo una ventina di minuti si perde in farneticazioni mistico-religiose davvero fuoti di testa. E la facilità con cui il poliziotto scopre tutto è fin troppo elementare facendo crollare suspence (già bassa), interesse e un complesso narrativo fiacchissimo. A parte il personaggio interpretato da Lambert, il detective John Preud'Homme, magari già visto e sovrautilizzato il film è ben poca cosa: confuso senza essere ingarbugliato (anzi è decisamente semplice e lineare), pessime regia e sceneggiatura e una fotografia per nulla efficace.
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Questo mi manca, questo ce l'ho, braccio destro, gamba sinistra...sembrerebbe dire il serial killer di questo film per completare un macabro puzzle o tetris. Partirebbe piuttosto bene presentando in maniera inequivocabile il personaggio di Lambert ma dopo una ventina di minuti si perde in farneticazioni mistico-religiose davvero fuoti di testa. E la facilità con cui il poliziotto scopre tutto è fin troppo elementare facendo crollare suspence (già bassa), interesse e un complesso narrativo fiacchissimo. A parte il personaggio interpretato da Lambert, il detective John Preud'Homme, magari già visto e sovrautilizzato il film è ben poca cosa: confuso senza essere ingarbugliato (anzi è decisamente semplice e lineare), pessime regia e sceneggiatura e una fotografia per nulla efficace. Si voleva cercare di ambiantare questa cruenta storia in una città buia, umidiccia e piovosa invece c'è spesso sole e le scene diurne in questo caso disperdono la tensione. Avrebbe anche pretese di essere un film molto profondo e psicologico, tentando di andare a fondo nella psiche di Preud'Homme: è un vero buco nell'acqua, a fondo ci va, ma proprio a picco, ha punti oscuri, passaggi a vuoto e momenti di illogicità incredibili. Pretenzioso è dire poco!
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luca scialò
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sabato 31 luglio 2010
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un thriller alla seven, ma più banale e scontato
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Al tenente John Prudhomme, logorato dalla morte del figlio, un evento tragico che sta deteriorando anche il suo rapporto matrimoniale, viene affidato il caso di uno strano omicidio, in cui alla vittima è stata tolta un braccio. Da altri omicidi simili si scopre che il killer ha un disegno macabro e disumano ben preciso.
Un thriller che batte un terreno già sfruttato dal film "Seven", con ambientazioni macabre, delitti efferati, menti umane contorte. Ma rispetto al lungometraggio con Brad Pitt, questo scade spesso nella banalità, nella scontatezza, nell'esagerazione, in un'ironia fatta male. Un Cristopher Lambert come al solito inespressivo, anche nei film più coinvolgenti.
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Al tenente John Prudhomme, logorato dalla morte del figlio, un evento tragico che sta deteriorando anche il suo rapporto matrimoniale, viene affidato il caso di uno strano omicidio, in cui alla vittima è stata tolta un braccio. Da altri omicidi simili si scopre che il killer ha un disegno macabro e disumano ben preciso.
Un thriller che batte un terreno già sfruttato dal film "Seven", con ambientazioni macabre, delitti efferati, menti umane contorte. Ma rispetto al lungometraggio con Brad Pitt, questo scade spesso nella banalità, nella scontatezza, nell'esagerazione, in un'ironia fatta male. Un Cristopher Lambert come al solito inespressivo, anche nei film più coinvolgenti.
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alessandro del piero
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martedì 28 ottobre 2008
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critica alla critica
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Critica decisamente troppo dura per un film capace di sorprendere e intrigare.C'è da dire comunque che risultano eccessive le scene di sangue che fanno passare il film da thriller a splatter. Cinematograficamente parlando nulla a che vedere con SEVEN sia dal punto di vista del cast sia della qualità.Film che merita la visione agli amanti del genere.
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we
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sabato 25 ottobre 2008
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non sono d'accordo - un buon film
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Io non sono per niente d'accordo con il critico, in quanto, seppur sulle orme di "SEVEN" o "IL COLLEZIONISTA D'OSSA", il film ha una trama originale, nonchè un'interpetrazione a dir poco eccellente di tutto il cast, soprattutto di Lambert. E' un ottimo thriller, ben curato nei dettagli, che mette in risalto la psicologia del serial killer con un finale inaspettato. Trovo che la recenzione sia fin troppo ingiusta, a mio parere vale la pena vederlo....ovviamente agli amanti del genere!!!
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enzobar2003
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sabato 12 gennaio 2008
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bel film
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Da vedere per gli amanti del thriller
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giovedì 15 novembre 2007
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film stupendo alla faccia della critica.
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