Al di là delle evidenti pecche, cui contribuiscono più del'interpretazione il personaggio interpretato da Hinds (ma altrettanto si potrebbe dire a proposito di Deborah-Nastassja Kinski), merita attenzione per un intreccio asciutto che pur nella sua essenzialità coniuga le tinte di più generi cinematografici, e per un Daniel Auteuil truce (quasi a preconizzare 36 Quai des Ofrèvres e L'ultima missione) e laconico, capace di rivitalizzare la tutt'altro che atipica figura dell'eroe indifferente (e, più che nero, noir) segnato da un vissuto drammatico.