essensteve77
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lunedì 3 agosto 2009
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numero 1
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spendere parole per questo film credo sia inutile. IL PIU' BEL FILM CHE IO ABBIA MAI VISTO! UN CAPOVOLORO...M.Douglas nn sbaglia mai e recita con assoluta MAESTRIA la parte del ricco imprenditore "straffottente"... ECCEZZIONALE... CREDO DI AVERLO VISTO 1.000 VOLTE! ANTOLOGIA CINEMATOGRAFICA.
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riki7192
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venerdì 10 luglio 2009
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wow, capolavoro
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Ho rivisto oggi il film dopo 3 anni, sono restato positivamente stupito nel fatto che pur avendo i suoi anni, è restato un film senza tempo, incredibilmente attuale. Un film realizzato divinamente, con un ottimo Sean Penn e Micheal Douglas. Cinque stelle
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monocromatico
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lunedì 16 marzo 2009
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bello sicuro, ottimo per molti
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non gli si può dire male e le esagerazioni che gli contestano ci servono per entrare nella situazione in un ora
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hhhhgh
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martedì 10 marzo 2009
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brutto film
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Quando Michael chiama la banca per sapere
lo stato del suo conto, si capisce già che il suo conto bancario è intatto.
Inoltre se si fossero voluti sbarazzare di lui, non lo avrebbero mandato in Messico e lo avrebbero lasciato vivo. La fine poi è assurda, anke se lui aveva ucciso il fratello perchè si doveva suicidare. Non ha controllato se il fratello era morto veramente e poi come facevano a sapere che si sarebbe buttato in quel punto esatto. Che boiata, la CRS sono un gruppo di pazzi che dovrebbero essere arrestati, infatti non si capisce perchè alla fine Michael non gli denunci tutti. Poi tutte le cose ke gli succedono, per quanto siano organizzate sono troppo irreali. Ma non c'è da stupirsi visto ke il film lo ha girato Finch, che fa sempre film che cerca di stupire.
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Quando Michael chiama la banca per sapere
lo stato del suo conto, si capisce già che il suo conto bancario è intatto.
Inoltre se si fossero voluti sbarazzare di lui, non lo avrebbero mandato in Messico e lo avrebbero lasciato vivo. La fine poi è assurda, anke se lui aveva ucciso il fratello perchè si doveva suicidare. Non ha controllato se il fratello era morto veramente e poi come facevano a sapere che si sarebbe buttato in quel punto esatto. Che boiata, la CRS sono un gruppo di pazzi che dovrebbero essere arrestati, infatti non si capisce perchè alla fine Michael non gli denunci tutti. Poi tutte le cose ke gli succedono, per quanto siano organizzate sono troppo irreali. Ma non c'è da stupirsi visto ke il film lo ha girato Finch, che fa sempre film che cerca di stupire.
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(di davideirr)
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kiko
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lunedì 29 dicembre 2008
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da vedere
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Fincher non tradisce mai....per chi ha amato Seven e Fight club non può pedersi un film così originale, anche se in alcuni passaggi eccede nel complesso il risultato finale è ottimo.
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bevete la grappa di pino
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sabato 20 settembre 2008
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un lavoro significativo
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Terzo film di Fincher, dopo l'ottimo "Seven" e il controverso "Alien 3": su sceneggiatura di John D. Brancato e Michael Ferris, Fincher orchestra con solido professionismo un crescendo di sorprese e trovate vertiginose e inquietanti, senza scadere nella sorpresa finale, davvero geniale, e offrendo un ritratto lucido e amaro, ma non privo di speranza, di una società appagata e chiusa in sè stessa, che ha bisogno di uno scossone forte (un "gioco", appunto) per riscoprire i veri valori (quelli familiari in particolare) e la capacità di sopravvivere senza il superfluo (e in questo anticipa "Fight Club" dello stesso Fincher". Solido cast (Penn e Douglas su tutti), fotografia desutorata e raffrenata di Harris Savides, musiche di Howard Shore (lo stesso di "Seven") e montaggio di James Haygood, che tornerà a collaborare in "Fight Club".
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Terzo film di Fincher, dopo l'ottimo "Seven" e il controverso "Alien 3": su sceneggiatura di John D. Brancato e Michael Ferris, Fincher orchestra con solido professionismo un crescendo di sorprese e trovate vertiginose e inquietanti, senza scadere nella sorpresa finale, davvero geniale, e offrendo un ritratto lucido e amaro, ma non privo di speranza, di una società appagata e chiusa in sè stessa, che ha bisogno di uno scossone forte (un "gioco", appunto) per riscoprire i veri valori (quelli familiari in particolare) e la capacità di sopravvivere senza il superfluo (e in questo anticipa "Fight Club" dello stesso Fincher". Solido cast (Penn e Douglas su tutti), fotografia desutorata e raffrenata di Harris Savides, musiche di Howard Shore (lo stesso di "Seven") e montaggio di James Haygood, che tornerà a collaborare in "Fight Club". Ingiustamente sottovalutato dalla critica, in particolare da Morando Morandini e Pino Farinotti, che lo accuseranno di essere "artificiale" e spropositato nel rapporto tra fine e mezzi: ma francamente si stenta a capire il motivo di tale indignazione, soprattutto se si confronta il film con la media del cinema americano. Gran successo di pubblico e il definitivo lancio per Deborah (anche se il nome vero è Kara) Unger.
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stef
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lunedì 8 settembre 2008
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una figata assurda
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Questo film di Fincher mi mancava...Fincher per me significa amora e odio,a bocca aperta per Seven(fantastico),a bestemmiare x quell'alien 3 che nn digerirò mai...the game,l'ho visto ieri sera e mi ha sorpreso,avvincente fino alla fine,un ottimo michael douglas,gran film non c'è dubbio.
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expander
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giovedì 22 maggio 2008
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non acquistate l'edizione della cecchi gori !!!
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Non entro nel merito del buon film di Fincher ma solo della qualità del DVD. L'edizione che ho acquistato io (Cecchi Gori Home Video) è a dir poco PESSIMA perchè la qualità video è assolutamente penosa. Consiglio: NON ACQUISTATE l'edizione della Cecchi Gori se non volete rovinarvi la visione (e il ricordo) di questo titolo che meritava di essere riversato su DVD in un modo più decente.
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jeanpaul
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mercoledì 23 gennaio 2008
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l'ultimo respiro vale il gioco...
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...e la candela, ma lo si capisce solo se si intede come evoluzione supremo di quell'essere umano a cui qui viene imposta la possibilità di essere vivo dopo aver deciso di morire.
Un film poco apprezzato e lanciato male dal marketing americano, ma che in quanto a fruizione e plot può imprimere un esempio di trama che, abbracciando l'idea che questo gioco di vita e di morte è il miglior regalo concesso, deve essere riposto con cura nella bacheca dei migliori di sempre.
Su questo sito, che io amo, poco viene riconosciuto a film del genere e troppo a quelli drammatici, come se il dessè fosse intellettualmente corretto e il triller meno.
Per me un gioiello che non è brillato quanto doveva.
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chicco
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mercoledì 27 giugno 2007
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cambiate la locandina !!
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cambiate la locandina.. quella che c'è ora.. è di un altro film, sempre intitolato the game.. ma tutta un'altra cosa,rispetto al gran film di david fincher
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