elgatoloco
|
domenica 1 settembre 2019
|
villaggio sempre uguale a é, ma grande
|
|
|
|
Villaggio, con questo"Banzai"/1997, Carlo Vanzina), ormai quasi alla conclusione della sua carriera filmica, rimane comunque, vista la complessiva banalità del film, a livello di sceneggiatura, un"grande", con le sue"espressioni facciali", le sue mimiche,le sue fughe, il suo porsi come banzai, geisha, il suo imbranamento rispetto ad una macchina-informatore turistico(che è comunque una sfinge per tuttti....), il suo non sapere-meglio il suo"acocmodarsi"... Ancora una volta, anche se Villaggio non figura come autore-sceneggatore o soggettista, quaclosa di"Villaggiano"-fracchian.-fantozzesco c'è, tanto che dalla sfortuna alla fortuna si passa per meta casualità .
[+]
Villaggio, con questo"Banzai"/1997, Carlo Vanzina), ormai quasi alla conclusione della sua carriera filmica, rimane comunque, vista la complessiva banalità del film, a livello di sceneggiatura, un"grande", con le sue"espressioni facciali", le sue mimiche,le sue fughe, il suo porsi come banzai, geisha, il suo imbranamento rispetto ad una macchina-informatore turistico(che è comunque una sfinge per tuttti....), il suo non sapere-meglio il suo"acocmodarsi"... Ancora una volta, anche se Villaggio non figura come autore-sceneggatore o soggettista, quaclosa di"Villaggiano"-fracchian.-fantozzesco c'è, tanto che dalla sfortuna alla fortuna si passa per meta casualità .Puro divertimento, puro scherzo, pura... vanità, se si vuole, ma in questo"gioco folle"qualcosa c'è, stante comunque la banalità aznidetta, per cui l'inventiva è scarsa, peggiore la creatività, sembra quasi che tutto quanto venga fuori come"divertissement"non certo fatto con stile. Ma Villaggio, stante la sua stazza(qui accentuata con la nudità sostanziale), va così, prendere o lasciare e comunque, per ricordare questa sua prova decisamente"minore"(verrebbe quasi da dire"minima", ma...):"Banzai" non è da buttare". E' anche il tempo, questo, nel quale Villaggio accentura la propria"ligurità", dicendosi tale(assicuratore)Colombo di Albenga, irridendo al Napoletano che si traveste da Milanese, fior di truffatore, in una Bangkok divenuta quasi un ricettacolo di nequizie, nella mente di Vanzina/dei Vanzina o comunque di chi in quel momento ha scritto il film... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
lunedì 3 agosto 2020
|
villaggio sempre
|
|
|
|
Carlo Vanzina, regista e cosceneggiatore, come sempre, con Enrico, di "Banzai"(1997), cui segue"I no spik inglish"(significativamente scritto così), voleva realizzare film popolari, decisamente lontani da target elevati, culturalmente e non solo, di facile presa sul pubblico e senz'altro, anche se il film non valorizza il lato grottesco e "surreale"della comicità di Paolo Vilaggio(ne parlo al presente in quanto la loro presenza è nei film, anche se fisicamente non sono più tra noi e ciò vale per l'uno come per l'altro, nonostante la differenza di età), nel film il meccanismo della comicitò scatta, per il carattere assurdo di varie situazioni: l'assicuratore Colombo, incaricato di viaggiare per Vancouver, sembra non accorgersi di essere arrivato a Bangkok, dove anche l'ovvio abisso dal punto vi sita climatico lo"sollecita"solo tardivamente, dove è coinvolto in furibonde sfide(a Bangkok, per colpa di un truffatore italiano, rimane senza soldi e dovrà affrontare la roulette russa.
[+]
Carlo Vanzina, regista e cosceneggiatore, come sempre, con Enrico, di "Banzai"(1997), cui segue"I no spik inglish"(significativamente scritto così), voleva realizzare film popolari, decisamente lontani da target elevati, culturalmente e non solo, di facile presa sul pubblico e senz'altro, anche se il film non valorizza il lato grottesco e "surreale"della comicità di Paolo Vilaggio(ne parlo al presente in quanto la loro presenza è nei film, anche se fisicamente non sono più tra noi e ciò vale per l'uno come per l'altro, nonostante la differenza di età), nel film il meccanismo della comicitò scatta, per il carattere assurdo di varie situazioni: l'assicuratore Colombo, incaricato di viaggiare per Vancouver, sembra non accorgersi di essere arrivato a Bangkok, dove anche l'ovvio abisso dal punto vi sita climatico lo"sollecita"solo tardivamente, dove è coinvolto in furibonde sfide(a Bangkok, per colpa di un truffatore italiano, rimane senza soldi e dovrà affrontare la roulette russa...; a Tokyo deve fare di volta in volta il lottatore di Sumo, la geisha, ma soprattutto sottrarsi, lui , in evidente sovrappeso, agli inseguimenti dlela polizia ma anche di due energumeni venuti da Bangkok, per incarico dell'organizzatore della roulette russa...), dove sembra che la fortuna finale, del tutto casuale caschi come"cacio sui maccheroni", per lui, abitualmente inviso alla Dea bendata o comunque negletto dalla stessa. E' Villaggio, in pieno, comunque, anche se servito da una sceneggiatiura che appunto non ne valorizza l'aspetto"surreale"e critico verso ogni forma di potere sciocco e autorefenziale, come nel caso della burocrazia, abche se qualcsa di ciò è nella parte iniziale, ligure.italiana. Notevole l'idea, comunque, dell'apprecchio informatico che fa dare informazioni solo in"toscano in bocca romana"e che, quando schiaccia il tasto inglese, lo riconosce come"buzzurro italiota". Vari interpreti orientali, sopraTTUTTO GIAPPONESI, NOTEVOLE IL CAMEO DI francesca romana coluzzi all'inizio. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
domenica 17 giugno 2018
|
uno dei film più deboli di villaggio
|
|
|
|
"Banzai"di Carlo Vancina(scritto con Enrico, 1997)è quasi un cascame della commedia all'italiana versione anni OIttanta, già, certo, più debole di quella che arriva ai Settanta, ma coglie i suoi vertici negli anni Sessanta e anche prima(Dopoguerra e anni Cinquanta).Qui Paolo Villaggio è un assicuratore che deve recarsi in Canada per proporre un contratto ma, sfortuna dannata, arriva a Bangkok, poi cambia a Tokio, per arrivare finalmente a Vancouver ma, nuovamente a causa della dannata "maledizione", rimane a Tokyo con molti problemi pur se alla fine, botta di fortuna e via...rimedia per puro caso un contratto multimilionario. Villaggio gioca sull'imbranataggine solita, sulla fortuna/sfortuna(dea molto variabile, come noto già anticamente)sull'incapacità di parlare bene inglese nonché (e questo va da sé, per il grande Genovese)per la mimica e la gestualità assolutamente dannate, più o meno riproponendo la sua maschera, sempre oscillante tra Fantozzi e Fracchia(tra arroanza esibita e sostanziale timidezza estrema, in relatà).
[+]
"Banzai"di Carlo Vancina(scritto con Enrico, 1997)è quasi un cascame della commedia all'italiana versione anni OIttanta, già, certo, più debole di quella che arriva ai Settanta, ma coglie i suoi vertici negli anni Sessanta e anche prima(Dopoguerra e anni Cinquanta).Qui Paolo Villaggio è un assicuratore che deve recarsi in Canada per proporre un contratto ma, sfortuna dannata, arriva a Bangkok, poi cambia a Tokio, per arrivare finalmente a Vancouver ma, nuovamente a causa della dannata "maledizione", rimane a Tokyo con molti problemi pur se alla fine, botta di fortuna e via...rimedia per puro caso un contratto multimilionario. Villaggio gioca sull'imbranataggine solita, sulla fortuna/sfortuna(dea molto variabile, come noto già anticamente)sull'incapacità di parlare bene inglese nonché (e questo va da sé, per il grande Genovese)per la mimica e la gestualità assolutamente dannate, più o meno riproponendo la sua maschera, sempre oscillante tra Fantozzi e Fracchia(tra arroanza esibita e sostanziale timidezza estrema, in relatà). Ottime due scene: quando la corpulenta, poderosa e brava Francesca Romana Coluzzi fa uno strip-tease non sulla base di "je t'aime...moi non plus", ma dell'inno della Sampdoria, per non dire del successivo passaggio di ciclisti, dove questi, dopo aver insultato la donna, credendo che Villaggio li abbia insultati, lo prendono a pugni dopo averlo "estratto" dalla macchina. IN Asia, poi, scene anche divrtenti ma non memorabili, salvo il traduttore automatico che riprende Villaggio per il suo non perfetto accento italiano e poi il suo dubbio inglese(non a caso il film viene poco dopo"I no spik inglish"(scritto proprio così-sic!)con Vanzina regista e Villaggio protagonista, di cui"Banzai"sembra quasi una continuazione, un"N:Two"... El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
|