Lietta Tornabuoni
La Stampa
L'espressione che dà il titolo originale al film, “il fardello dell'uomo bianco”, è quella usata dallo scrittore inglese Rudyard Kipling (1865-1936) per indicare i pesi del colonialismo dell'Inghilterra in India, e viene citata in chiave assolutamente sardonica. Il film è basato infatti su una metafora illuminante, ingegnosa e forte: immagina un'America in cui il ruolo e la condizione sociale di neri e bianchi siano invertiti. I neri sono capitalisti duri o professionisti colti, affinati e melomani, abitanti anche in belle residenze serviti da domestici bianchi; e i bianchi sono lavoratori o disoccupati poveri, maltrattati e inaspriti, barboni buttati sul marciapiede, piccoli spacciatori, prostitute, drogati e musicisti, nei loro ghetti dominati da criminalità, disperazione, furore. [...]
di Lietta Tornabuoni, articolo completo (2314 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 14 Gennaio 1996