eugen
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venerdì 23 giugno 2023
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vermamente ecclesa la prova di sigourney weaweer
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Non c'era da dubirane, ma la prova della Wewwer, mai abbastananaz sottolineata, direi, nel ruolo della"first ladyh"in rotta con il veroMister president", che pero'ama la sincertiadel suo"doppio": lo e', per la sua sceltaq, ma soprattutto per come la esprime: dapprima"di sottecchi", con mucho juicio, potremmo dire, poi invece in un crescendo via via piu'signaficativo e qui dimostra ancor,a nel film"comico"(ma come sempre bei veri fillm comici, anche veramente"serio")di Ivan Reitman, regista sempre ingiustaemnte sottovalutato, in realta'un "grande", di essere una grande inteprrete, forse troppo conosciuta solo per la serie"Alein"e i due"Grhostbuster", oltre che naturalmente, per"Gorillas in the Mist"di micheal Apted.
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Non c'era da dubirane, ma la prova della Wewwer, mai abbastananaz sottolineata, direi, nel ruolo della"first ladyh"in rotta con il veroMister president", che pero'ama la sincertiadel suo"doppio": lo e', per la sua sceltaq, ma soprattutto per come la esprime: dapprima"di sottecchi", con mucho juicio, potremmo dire, poi invece in un crescendo via via piu'signaficativo e qui dimostra ancor,a nel film"comico"(ma come sempre bei veri fillm comici, anche veramente"serio")di Ivan Reitman, regista sempre ingiustaemnte sottovalutato, in realta'un "grande", di essere una grande inteprrete, forse troppo conosciuta solo per la serie"Alein"e i due"Grhostbuster", oltre che naturalmente, per"Gorillas in the Mist"di micheal Apted. E la presenza della Weawer non e'un'aggiunta o un'inserzione, un completamento, ma coessenziale al film e ai suoi interpreti , a iniziare da Kevin Cline, ovviamente Eugen
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elgatoloco
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lunedì 2 maggio 2022
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bene, ma si arresta sul"piu''bello"
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"Dave"(Ivan Reitman, scritto da Gary Ross, 1993)racconta di un presidente USA bolso e playboy, ma anche corrotto, come molti del suo staff(qualche riferimento a Clinton, allora leader maximo, per quanto lo e'un presidente USA?), che ha l'idea di farsi sottiuitre di un sosia, che e'il gerente di un ufficio di collocamento ma si diverte anche a imitare"the president"per alcune campagne pubblicitarie. Dopo una scappatella con una segretaria(Bill?), ha un ictus, E qui provvisoriamente Dave, il sosia, brab'uomo onesto e non sciocco, subentra ma ha problemi con il corrotto consigliere Alexander, mentre si innamora della first lady, praticamente separata dal marito, avvocatessa(avvocata, direbbero molti linguisti), impegnata a favore di senzatettto, orfnai, disoccupati e sara'il"finto presidente"a correggere la politica assolutamente antisociale dell vero presidente, "guidato" da Alexander.
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"Dave"(Ivan Reitman, scritto da Gary Ross, 1993)racconta di un presidente USA bolso e playboy, ma anche corrotto, come molti del suo staff(qualche riferimento a Clinton, allora leader maximo, per quanto lo e'un presidente USA?), che ha l'idea di farsi sottiuitre di un sosia, che e'il gerente di un ufficio di collocamento ma si diverte anche a imitare"the president"per alcune campagne pubblicitarie. Dopo una scappatella con una segretaria(Bill?), ha un ictus, E qui provvisoriamente Dave, il sosia, brab'uomo onesto e non sciocco, subentra ma ha problemi con il corrotto consigliere Alexander, mentre si innamora della first lady, praticamente separata dal marito, avvocatessa(avvocata, direbbero molti linguisti), impegnata a favore di senzatettto, orfnai, disoccupati e sara'il"finto presidente"a correggere la politica assolutamente antisociale dell vero presidente, "guidato" da Alexander. Scoppia pero'uno scandalo di cui si vuol incolpare il bravo vicepresidente, ma Dave si prende la copa, fingendo di avere un nuovo ictus, accusando perñ'prima Alexander e potnendo mano alla candidatura del vice , che in effetti sara'presidente-si sposera'con la first lady e intanto il vero"the president"muore. Simpatica fiaba morale, che nella prima parte sembra voler mostrare: A)che la White House e'una sentina di corruzione; B ) che il preisdente é'uno straccetto, un feticcio in mano ai poteri forti(capitalismo finanziario e non), nela seconda parte purtroppo, sicuramente per imposizione dei producers, vuol salvare la"baracca"e recupera dunque alcune figure del capitalismo e della presidenza, facendo il solitogioco"wasp", che distingue tra"buoni "e "cattici", invece di aggredire alle fondamenta il capitalismo yankee e non. Kevin Cline e'eccelso nel doppio ruolo e idem vale per Sigourney Weaver, che qui impersona la fist lady , Frannke Langella e'il"very vilain"Alexander, corrotto fino all'osso, mentre Ben Kingsley imperosna il buon vicepresidente Giustamnete premiato con molti riconoscimenti, il fim ha pero'dei precdenti ben piu'solidi, tra cui in primis "Being There"(oltre il giardino in italiano(di Hal Ashby con il grande, indimentacibie pEter Sellers. El Gato
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paolp78
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sabato 4 dicembre 2021
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simpatica favoletta dei buoni sentimenti
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Commedia molto leggera e poco originale che ripropone in chiave moderna l’idea già ampiamente abusata del sosia che si sostituisce al potente: il richiamo al celebre romanzo di Mark Twain “Il principe ed il povero” è certamente molto forte.
La sceneggiatura adatta sapientemente il classico della letteratura per ragazzi, cosicché al posto del Principe d’Inghilterra abbiamo il Presidente degli Stati Uniti d’America, mentre anziché la corte del sovrano troviamo tutto lo staff presidenziale dalla guardia del corpo alla First Lady.
La pellicola non vuole certo essere verosimile o raccontare una storia con qualche velleità realistica, pertanto tutte le numerose situazioni improbabili che troviamo nel film devono essere accettate e scusate; ciò premesso tuttavia bisogna dire che nel complesso le numerose situazioni sguaiatamente grossolane restano poco digeribili, facendo decadere alquanto la pellicola.
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Commedia molto leggera e poco originale che ripropone in chiave moderna l’idea già ampiamente abusata del sosia che si sostituisce al potente: il richiamo al celebre romanzo di Mark Twain “Il principe ed il povero” è certamente molto forte.
La sceneggiatura adatta sapientemente il classico della letteratura per ragazzi, cosicché al posto del Principe d’Inghilterra abbiamo il Presidente degli Stati Uniti d’America, mentre anziché la corte del sovrano troviamo tutto lo staff presidenziale dalla guardia del corpo alla First Lady.
La pellicola non vuole certo essere verosimile o raccontare una storia con qualche velleità realistica, pertanto tutte le numerose situazioni improbabili che troviamo nel film devono essere accettate e scusate; ciò premesso tuttavia bisogna dire che nel complesso le numerose situazioni sguaiatamente grossolane restano poco digeribili, facendo decadere alquanto la pellicola. La pur buona sceneggiatura di Gary Ross risente di questo aspetto.
La regia di Ivan Reitman punta molto su una narrazione briosa e con un discreto ritmo, riuscendo in definitiva ad assicurare un intrattenimento comunque piacevole, sebbene con i difetti sopra descritti.
Il cast è composto da grossi nomi: nel doppio ruolo del Presidente e del suo sosia c’è Kevin Kline che si conferma adattissimo a commedie del genere; la First Lady è invece Sigourney Weaver, che già aveva collaborato con Reitman in “Ghostbusters” e nel suo seguito; il ruolo dell’antagonista è affidato a Frank Langella, interprete di indiscusse doti artistiche, che anche in questo caso se la cava egregiamente. Oltre che nei ruoli principali ci sono attori molto famosi e bravi anche nelle parti minori: Ben Kingsley entra in scena solo a mezzora dalla fine; più presente invece Ving Rhames che ben valorizza una parte simpatica e divertente; poco e male sfruttato invece Charles Grodin; infine si segnala la presenza di una giovane Laura Linney, qui ancora poco nota in quanto soltanto alla sua seconda partecipazione ad un’opera cinematografica.
Contenuta opportunamente sotto le due ore la durata.
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brando fioravanti
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martedì 12 gennaio 2016
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sottovalutato
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Un uomo qualunque visto la sua somiglianza col presidente lo sostituisce ad un discorso per coprire un suo adulterio, ma visto l'ictus improvviso di quest'ultimo il gioco va per le lunghe. Inaspettatamente si rivelerà più onesto di lui conquisterà il pubblico e la sua vera moglie.
Storia assai improbabile e facili retoriche su questo non ci sono dubbi, ma trovate comiche e energia fuori dal comune. Tra le migliori recitazioni degli interpreti che non sono certo di piccolo calibro. Come non rivalutare oggi un film che sa far ridere e commuovere senza mai ricorrere a volgarità di ogni genere.
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great steven
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lunedì 26 gennaio 2015
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si comporta meglio del presidente che sostituisce.
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DAVE – PRESIDENTE PER UN GIORNO (USA, 1993) diretto da IVAN REITMAN. Interpretato da KEVIN KLINE, SIGOURNEY WEAVER, BEN KINGSLEY, FRANK LANGELLA, KEVIN DUNN, CHARLES GRODIN
Un impiegato di un ufficio di collocamento che si chiama Dave assomiglia come un gemello omozigote al Presidente degli Stati Uniti, e viene assoldato dai burocrati della Casa Bianca per fargli da controfigura. La situazione si complica orrendamente quando il capo dello Stato ha un ictus durante un rapporto sessuale con la sua amante. Dave, manovrato da un bieco personaggio dello staff della Casa Bianca, è costretto a incontrare senatori e tecnici e ad affrontare le situazioni. Per sua fortuna la first lady detestava il marito e non intratteneva con lui nessun tipo di relazione interpersonale.
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DAVE – PRESIDENTE PER UN GIORNO (USA, 1993) diretto da IVAN REITMAN. Interpretato da KEVIN KLINE, SIGOURNEY WEAVER, BEN KINGSLEY, FRANK LANGELLA, KEVIN DUNN, CHARLES GRODIN
Un impiegato di un ufficio di collocamento che si chiama Dave assomiglia come un gemello omozigote al Presidente degli Stati Uniti, e viene assoldato dai burocrati della Casa Bianca per fargli da controfigura. La situazione si complica orrendamente quando il capo dello Stato ha un ictus durante un rapporto sessuale con la sua amante. Dave, manovrato da un bieco personaggio dello staff della Casa Bianca, è costretto a incontrare senatori e tecnici e ad affrontare le situazioni. Per sua fortuna la first lady detestava il marito e non intratteneva con lui nessun tipo di relazione interpersonale. Mese dopo mese, Dave prende confidenza con il ruolo e si ritrova in contrapposizione con le decisioni del collaboratore disonesto e ambizioso. Facendosi aiutare da un suo amico che ha buonsenso, riesce a intervenire nel bilancio e a destinare alcuni miliardi di dollari da un progetto a un altro decisamente più umanitario. Nel frattempo la first lady si è accorta della sostituzione, ma finisce comunque per affezionarsi a Dave e sostenerlo. Tuttavia il losco assistente, quando capisce di essere tagliato fuori, si ribella, rivelando che il presidente, quello vero, era sotto corruzione. Allora Dave, in una conferenza, ammette le sue colpe e sponsorizza il vicepresidente, persona raccomandabile, così evita di consegnare gli USA al malvagio. Poi finge un malessere e viene portato via. Il presidente autentico rimasto in coma muore, e Dave può riprendere la sua vita normale. E un giorno riceve l’inaspettata visita dell’ex first lady. Raro esempio di commedia statunitense che riesce a divertire attingendo la comicità da un discorso politicamente corretto che, pur non guardando in faccia a nessuno, dribbla abilmente la satira più semplice e forzata facendo leva invece sul sentimento patriottico, sulla contraddittorietà delle apparenze e sul ribaltamento delle condizioni, elemento quest’ultimo che scatena gag di prim’ordine che fomentano la vivacità della trama. Reitman dirige attenendosi alle regole di una storia (in sottofondo anche d’amore, dopotutto) che lascia molto spazio all’immaginazione ma al tempo stesso riempie gli spazi vuoti con caricature ben riuscite dei burocrati americani e un dialogo sulla leadership personalizzata che fa decisamente scuola tra i cineasti connazionali del regista per come dev’essere raffigurato in immagini audiovisive un capo dello Stato pervaso dalla testa ai piedi di comportamenti positivi, ottimistici e altruistici. Una lezione che dovrebbe essere ascoltata soprattutto dai repubblicani di stretta osservanza, in quanto il presidente che Kline interpreta facendo Dave appare molto orientato verso uno schieramento democratico e liberalista. Parlando sempre di Kline, l’attore recita benissimo la sua parte concedendosi pure qualche aggancio all’attualità e senza dimenticare il duplice rovescio della medaglia che un interprete deve tenere in considerazione quando gli sono affidati due personaggi diversi nello stesso film. Mettere in tavola le proprie carte sdoppianti non è sempre un’impresa elementare, e Kline ci riesce appieno con un risultato sorprendente e anticonvenzionale. La Weaver fa la parte dell’annoiata, disillusa e incattivita moglie del presidente con un piglio decisamente aggressivo e un’aria brontolona che le si addicono alquanto. Formidabile la scena in cui riprende severamente il falso presidente mentre questi si sta facendo la doccia. L’antagonista decisivo della vicenda è rappresentato da Langella, il funzionario statale che intende spodestare il capo del governo per assumere un controllo più diretto e intenzionalmente indiscriminato, approfittando della malattia del vero presidente ma venendo successivamente sconfitto, in modo che giustizia sia fatta. Consigliabile per le proiezioni scolastiche e da mostrare agli studenti che studiano il regolamento amministrativo e giuridico delle leggi USA.
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frank
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domenica 4 gennaio 2009
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commedia gradevole ma niente di più...
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Film gradevole e ben recitato che ha come unico difetto il fatto di essere prevedibile e un po' banale..un difetto non da poco..ma c'è anche qulache pregio: l'ottima interpretazione di Kevin Knline e un cast di comprimari di buon livello, tra cui Frank Langella e Sigourney Weaver...come commedia è piacevole, non fa ridere, ma si guarda volentieri...
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sixoclock
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sabato 22 dicembre 2007
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satira politica a tutto spiano
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Eccellente lavoro di Reitman che riesce a fare una pungente satira politica senza offendere nessuno. Il presidente infatti è corrotto(come 3 quarti dell'entourage)fa sesso con le sue segretarie e...può essere sostituito da chiunque(tanto è un burattino). Kevin Kline è spettacolare, ogni volta che canta lo adoro, perfetta anche la Weaver nel ruolo della first lady, Kingsley sempre impeccabile
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reitman
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giovedì 21 giugno 2007
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reitman
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