elgatoloco
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mercoledì 30 maggio 2018
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carpenter non delude
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"Memoirs of an Inviisible Man"(1992, John Carpenter, accreditato anche di soggetto e sceneggiatura, ma la fonte è il romanzo omonimo di H.F.Saint)è un film di sicura presa, che dopo i grandi classici carpenteriani, riprende un tema di science-fiction, con tanto di invisibilità causata casualmente per un incidente in una centrale atomica, dove si ha una sorta di riprogrammazione accidentale(ossia imprevista)di una persona, nella fattispecie il Nick Halloway che è protagonista. Voce narrante, ossia un procedimento classico, per un film che, a inizio anni 1990 dello scorso secolo, guarda con molto interesse alla science.fiction anni Cinquanta, senza in alcun modo esserene un calco.
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"Memoirs of an Inviisible Man"(1992, John Carpenter, accreditato anche di soggetto e sceneggiatura, ma la fonte è il romanzo omonimo di H.F.Saint)è un film di sicura presa, che dopo i grandi classici carpenteriani, riprende un tema di science-fiction, con tanto di invisibilità causata casualmente per un incidente in una centrale atomica, dove si ha una sorta di riprogrammazione accidentale(ossia imprevista)di una persona, nella fattispecie il Nick Halloway che è protagonista. Voce narrante, ossia un procedimento classico, per un film che, a inizio anni 1990 dello scorso secolo, guarda con molto interesse alla science.fiction anni Cinquanta, senza in alcun modo esserene un calco. Effetti umoristici, anzi anche comici, in un film che unisce azione, mistery e, ovviamnete, science-fiction; siamo lontani da Halloween e dagli altri classici carpenteriani, appunto, da"Fog"e da"The Thing", da"Christine"etc., ma Carpenter recupera una sintesi di generi che è oltremodo piacevole, con la capacità anche di porsi in posizione meta-filmica, ossia di chi sa osservare e , diciamo così, "valutare"il proprio film quasi dall'esterno, riflettendo esteticamente sullo stesso. Lo fa con certi accenni autobiografici sul personaggio, nella costruzione del suo antagonista, l'agente CIA fanatico, ma anche in altri momenti, quado(come nella famosa scena della ragazza che parla con lui e un altro ospite della casa di vacanza osserva e spia...), lo fa in modo sempre arguto quanto intelligente. E'Carpenter, insomma, e lo fa con molto acume, appunto. Stavolta(notazione cronachistica)non ha scritto le musiche. Chevy Chase è protagonista gustoso, come l'antagonista Sam Neill(una certa somiglianza fisica tra i due, dettaglio non casuale...)e Deryl Hannah, l'amata del"buono".Tutti/e veramente bravi/e El Gato
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jlanda23
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giovedì 18 settembre 2014
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dove sei, carpenter?
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Il maestro John Carpenter gira nel 1992 uno dei suoi film meno conosciuti, "Avventure di un uomo invisibile", tratto da un racconto di H.F.Saint "Ricordi di un uomo invisibile": nel cast da segnalare Chavy Chase, famoso comico del Saturday Night Live degli anni '80 nelle vesti del protagonista maschile Nick Halloway, agente di cambio cinico e diretto; Daryl Hannah, nota ai più per il suo ruolo in Kill Bill (Elle Driver), co-protagonista femminile; Sam Neil, la nemesi spietata e senza scrupoli della pellicola, che Carpenter riarruolerà 3 anni dopo come protagonista in uno dei suoi capolavori, Il seme della follia. Il film è un'intrigante storia in cui Nick Halloway si ritrova, per una serie di coincidenze, al centro di un incidente chimico che lo trasformerà in un uomo invisibile, e del continuo inseguimento da parte di David Jenkins (Sam Neil) intenzionato a catturarlo per poterlo sfruttare per i propri scopi.
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Il maestro John Carpenter gira nel 1992 uno dei suoi film meno conosciuti, "Avventure di un uomo invisibile", tratto da un racconto di H.F.Saint "Ricordi di un uomo invisibile": nel cast da segnalare Chavy Chase, famoso comico del Saturday Night Live degli anni '80 nelle vesti del protagonista maschile Nick Halloway, agente di cambio cinico e diretto; Daryl Hannah, nota ai più per il suo ruolo in Kill Bill (Elle Driver), co-protagonista femminile; Sam Neil, la nemesi spietata e senza scrupoli della pellicola, che Carpenter riarruolerà 3 anni dopo come protagonista in uno dei suoi capolavori, Il seme della follia. Il film è un'intrigante storia in cui Nick Halloway si ritrova, per una serie di coincidenze, al centro di un incidente chimico che lo trasformerà in un uomo invisibile, e del continuo inseguimento da parte di David Jenkins (Sam Neil) intenzionato a catturarlo per poterlo sfruttare per i propri scopi. Il film, della durata di 95 minuti circa, scorre piacevolmente ravvivato da colpi di scena e dalle classiche trovate alla Carpenter, ma del genio de La cosa e di Essi Vivono a parte ottime inquadrature, una regia molto classica e una fotografia sempre pregevole si nota ben poco, vuoi per esigenze di produzione (contratto con la Universal), vuoi per la lunga serie di flop commerciali (Grosso guaio a Chinatown, Il signore del Male, Essi vivono). Nonostante ciò, è un film che va visto sia dai fan del regista, che dimostra ancora una volta di riuscire a destreggiarsi abilmente anche con temi e narrazioni ben lontani dalle sue corde, ma anche da chiunque abbia voglia di gustarsi un film coinvolgente, colorato, mai banale e a tratti anche divertente.
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