olympo
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lunedì 5 marzo 2007
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mostruoso lundgen
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In una little tokio corrotta e contaminata dalla mafia yakuza padroneggia un gruppo di giapponesi il cui capo,tremendissimo, fra loschi affari di droga, prostituzione e racket ha dei conti in sospeso col sergente Kenner che non dimentica l'uccisione dei genitori da parte di quest'ultimo.In suo aiuto un Brandon lee dinamico e simpatico.Da segnalare nel cast Tia Carrere,una figa da urlo!
Dolph Lundgren in grande,splendida forma piu' asciutto che non in Rocky 4, un fisico veramente 10 e lode accompagnato da conoscenze spettacolari di arti marziali delle quali e' stato un grande campione.Se cercate azione,spettacolo e violenza questo film fa per voi.
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elgatoloco
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sabato 24 marzo 2018
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ripetitivo, poco emblematico
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Francamente un secondo film occidentale sulla Yakuza(setta criminale giapponese esistnete da quello che per noi è la"mdia aetas", il Medioevo, come questo"Showdown in Little Tokyo"(1991, di Mark Lester)non era necessario, dopo il primo, straordinario"Yakuza"di Sydney Pollack, scritto da Paul Schrader(1975). Azione, violenza(molto spesso gratuita e grottesca senza volerlo essere), soprattutto kung-fu, in un film dove fa piacere vedere, accando a un poco significativo Dolph Lundgren una delle ultime interpretazioni di Brandon Lee, figlio(mezzo cinese, mezzo gringo)di Bruce, Brandon, che sarebbe scomparso circa due anni dopo, in circostanze mai ben chiarite, peraltro come il padre.
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Francamente un secondo film occidentale sulla Yakuza(setta criminale giapponese esistnete da quello che per noi è la"mdia aetas", il Medioevo, come questo"Showdown in Little Tokyo"(1991, di Mark Lester)non era necessario, dopo il primo, straordinario"Yakuza"di Sydney Pollack, scritto da Paul Schrader(1975). Azione, violenza(molto spesso gratuita e grottesca senza volerlo essere), soprattutto kung-fu, in un film dove fa piacere vedere, accando a un poco significativo Dolph Lundgren una delle ultime interpretazioni di Brandon Lee, figlio(mezzo cinese, mezzo gringo)di Bruce, Brandon, che sarebbe scomparso circa due anni dopo, in circostanze mai ben chiarite, peraltro come il padre. Lo spunto interessante, richiamato con vari flash-back, di Lundgren, che interpreta un"gringo"(lui svedesone purosangue), cresciuto in Giappone e che da bambino aveva visto uccidere i genitori(entrambi)in maniera orribile da parte di uno "Yakuza", appunto, non viene sviluppato in alcun modo interessante e credibile da Mark lLster, che si conferma mero regista di film di consumo e"spettacolari"nel senso peggiore e più banale del termine. Bisogna veramente dire che , a parte le sfilate a"Litte Tokyo"(pendant con Chinatown)da vedere c'è ben poco, a parte un po'di folklore, pericoloso quando si tratta della pericolosa e famigerata Yakuza. El Gato
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elgatoloco
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venerdì 18 giugno 2021
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action con risvolti comici
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"Showdown in Little Tokyo"(Mark Lester, 1991), narra della Yakuza, penetrata nel quarttiere griapponese(Little Tokyo, appunto)di Losa Angeles, dove tagleggia, ferisce, uccide. Due"intrepidi"eroi(Dolph Lundgren e Brandon Lee)sventano il piano, riportando ordine e legalità nel quartiere, certo a prezzo di molte botte e dopo essere stati a loro volta fatti prgiopnieri della feroce mafia giapponese. Il bianchissimo quanto muscolosissimo Doplh, che però era vissuto in GIappone in quanto figlio di Americani che dopo la guerra controllavano il paese appena riconquistato dopoo la Seconda Guerra Mondiale, si innamora , oltre a tutto, mentre il suo collega , di madre giapponese ma totalmnete"gringo"quanto ad abitudini e "usi e costumi", no.
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"Showdown in Little Tokyo"(Mark Lester, 1991), narra della Yakuza, penetrata nel quarttiere griapponese(Little Tokyo, appunto)di Losa Angeles, dove tagleggia, ferisce, uccide. Due"intrepidi"eroi(Dolph Lundgren e Brandon Lee)sventano il piano, riportando ordine e legalità nel quartiere, certo a prezzo di molte botte e dopo essere stati a loro volta fatti prgiopnieri della feroce mafia giapponese. Il bianchissimo quanto muscolosissimo Doplh, che però era vissuto in GIappone in quanto figlio di Americani che dopo la guerra controllavano il paese appena riconquistato dopoo la Seconda Guerra Mondiale, si innamora , oltre a tutto, mentre il suo collega , di madre giapponese ma totalmnete"gringo"quanto ad abitudini e "usi e costumi", no. Decisamente un action movie, con qualche risvolto di"arti marziali"(neppure moltissimo curati, questi effetti "speciali"), che non è privo id qualche elemento comico, come nella migliore tradizione, peraltro, dei film di Mark Lester. "Showdown in litte Tokyo"certo non segna una pietra militare nella storia del cinema e quanto a documentazione sul tema, il vecchio"Yakuza"rimane invece ben altra cosa, ma rimane un tipico esempio di quanto al cinema non venga in mente, da una stagione all'altra: il film, di trent'anni fa, riferisce del"crollo del comunismo", srombazzato all'inizio, della vittoria degtli States, ma deve pure accennare al fatto che gli un tmepo vinti"Yaps"domina in un quartiere di una megalopoli made in the USA, ma il tutto è semplicemente accennato, senza alcun apporfondiimento, dato che il pubblico non guarda questi"dettagli", allmeno così nella concezione originaria della produzione. Lundgren, il"forzuto"altissimo, oscura un po'Brandon Lee,figlio di Bruce, che appena qualche anno dopo (1993)morirà sul set, rimanendo in qualche modo, semplicemente, "Bruce Lee's Son", senza ulteriori qualifiche, solo con il nostaligico ricordo di un inteeprete la cui fama è rimasta schiacciata da quella paterna, pur avendo potenzialità anche diverse, vista la sua origine"doppia"(amaericana-giapponese). Da ricordare comunque per la sfortunata circvostanza e per qualche mommento efficace, questo film che in qualche modo evidenzia la bravura di qualche comprimario/a come Tia Carrere, per esempio.. El Gato
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