eugen
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venerdì 17 maggio 2024
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la pelicula en blanco y negro, la publicidad"
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La pelicula en blanco y negro, la publicidad "colorada", pero cuando el director de pelucla no pone cuidado o, mejor dicho, cuando la historia se va"por otro lado", todo se vuelve diferente y el director de pelicula no puede mas hacer su pensada pelicula como la del neorealismo italico de"Ladri di bibiclette"de De Sica, escenario del escritor Cesare Zavattini . Asi'en"Ladri di saponette"(Maurzio Nichetti, tambien escritor , gujonista, con la collaboracion de Mauro Monti, 1989-.ano importante tambien historicamente, come todo saben...). Nichetti fue capaz de identificar el"nuevo tiempo", la contaminacion y otros instrumentos de la "nueva edad", donde el consumismo(no el comunismo)domina la vida de todos y todas.
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La pelicula en blanco y negro, la publicidad "colorada", pero cuando el director de pelucla no pone cuidado o, mejor dicho, cuando la historia se va"por otro lado", todo se vuelve diferente y el director de pelicula no puede mas hacer su pensada pelicula como la del neorealismo italico de"Ladri di bibiclette"de De Sica, escenario del escritor Cesare Zavattini . Asi'en"Ladri di saponette"(Maurzio Nichetti, tambien escritor , gujonista, con la collaboracion de Mauro Monti, 1989-.ano importante tambien historicamente, come todo saben...). Nichetti fue capaz de identificar el"nuevo tiempo", la contaminacion y otros instrumentos de la "nueva edad", donde el consumismo(no el comunismo)domina la vida de todos y todas. En la pelicula hay elementos conocidos pero tambien algo que puede se verdaderamente nuevo, siempre pensando en el tiempo de realisacion de la misma pelicula, cuando la tecnica filmica estaba muy leche del nivel "informatico"que conocimos ahora. Nichetti es tambien actor, con Caterina Sylos Lavini, Federico Rizzo, Renato Scarpa y otras(otros actores... Eugen
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elgatoloco
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lunedì 1 luglio 2019
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nichetti e la"contaminatio"
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Continui passaggi, in questo"Omaggio"di Maurizio Nichetti nel film"Ladri di sapinette"(1989)al più famoso film di Vittorio De Sica"Ladri di biciclette".. E', in realtà, una continua contaminatio e un intreccio tra:A(bianco e nero e colori; B)film"tipo bianco e nero-neorealista"-film a colori"moderno"e pubblicità(con il répechage del famoso"aperitivo a base di carciofo contro il logorio della vita moderna"con l'intramontabile Ernesto Calindri; C)dramma, ma mai tragedia e comicità, tenue, però, decisamente soft, come sempre nello stile di Nichetti, che dopo realizzò più che altro film TV e divenne docente di comunicazione.
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Continui passaggi, in questo"Omaggio"di Maurizio Nichetti nel film"Ladri di sapinette"(1989)al più famoso film di Vittorio De Sica"Ladri di biciclette".. E', in realtà, una continua contaminatio e un intreccio tra:A(bianco e nero e colori; B)film"tipo bianco e nero-neorealista"-film a colori"moderno"e pubblicità(con il répechage del famoso"aperitivo a base di carciofo contro il logorio della vita moderna"con l'intramontabile Ernesto Calindri; C)dramma, ma mai tragedia e comicità, tenue, però, decisamente soft, come sempre nello stile di Nichetti, che dopo realizzò più che altro film TV e divenne docente di comunicazione. Film intelligente, in parte anche "cattivello"verso un certo mondo, qualche altro elemento aggiuntivo e ... volendo, c'è anche, ma in modo molto problematico, un velo di"macchine desideranti"che negli anni Eighties Deleuze e Guattari non smetttevano di teorizzare, ma il cenno è molto piccolo, solo un graffio, molto soft e quasi sempre poi"punito"e messo in disparte. Inutile dire che anche il rapporto cinema-TV è fortemente espresso come nel precedente"Ho fatto splash". Da vedere e apprezzare, se si ha voglia di farlo. Per il resto c'è anche, anzi ci sono Caterina Sylos Labini, Renato Scarpa, Federico Rizzo, Hieidi Comerek, ma anche Lella Costa(in un tuolo atipico per l'attrice-autrice perché un po'indisponente) e un torrenziale quanto contenuto Nichetti. Complessivamente un'operazione tipica del regista-autore, comunque piacevole(se visto quando si ha una certa disposizione a"giocare"nel senso migliore del termine)e quando si è disposti a lasciarsi interrogare divertendosi, interrogandosi allo stesso tempo. Palying the play, cinema nel cinema molte volte(potenzialmente ad infinitum), dove le castelle si puossono scomporre e ricomporre a piacimento... Storie che mangiano se stesse, che entrano in altre, che si"replicano"in modo diverso e con notevoli sorprese, dove ogni aggiunta, ma anche ogni sottrazione verrebbe ad essere, in certo modo, lecita... El Gato
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il ciadiano
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lunedì 22 agosto 2011
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come distinguere fantasia e realtà?
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Bel film surrealista, parodia della vita moderna, in cui realtà e fantasia si intrecciano sempre più sotto l'influsso della pubblicità che invade ogni ambito.
Come nel film non si sa più distinguerle: la pubblicità, induttrice di sogni si intruffola nella vita reale e vi porta consumismo, banalizzazione della sessualità, sogni, banali canzonette, zapping, finzione stravolgendo tutto.
Quale soluzione per non restare intrappolati nell'irrealtà della finzione pubblicitaria e massmediale come Nichetti nella televisione nel vano tentativo di riportare le cose a come dovrebbero essere?
Si sa, la finzione prima o dopo finisce, la televisione si spegne e ci si ritrova davanti alla realtà, magari dura o forse peggio, banale.
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Bel film surrealista, parodia della vita moderna, in cui realtà e fantasia si intrecciano sempre più sotto l'influsso della pubblicità che invade ogni ambito.
Come nel film non si sa più distinguerle: la pubblicità, induttrice di sogni si intruffola nella vita reale e vi porta consumismo, banalizzazione della sessualità, sogni, banali canzonette, zapping, finzione stravolgendo tutto.
Quale soluzione per non restare intrappolati nell'irrealtà della finzione pubblicitaria e massmediale come Nichetti nella televisione nel vano tentativo di riportare le cose a come dovrebbero essere?
Si sa, la finzione prima o dopo finisce, la televisione si spegne e ci si ritrova davanti alla realtà, magari dura o forse peggio, banale.
Film certamente amaro, forse addirittura pessimista ma che sa strappare comunque un sorriso col suo lieto fine nella finzione e banale nella realtà.
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