Il film vuole raccontare ragazzi emarginati ma onesti e la loro generosa utopia di superare attraverso i sentimenti sia la condizione sociale che le convenzioni borghesi. La protagonista è interpretata da Valeria Golino in un ruolo che ne suggella il successo dopo la rivelazione (Globo d'oro della associazione stampa estera per l'attrice esordiente) nel precedente "Piccoli fuochi" : premiata come migliore attrice al Festival di Venezia e con il premio Vittorio De Sica a Sorrento continua a spogliarsi con la spudorata ingenuità di adolescente mostrando il sentimento materno e romantico che si accompagna al suo naturale sex-appeal come aveva fatto nel precedente film di Del Monte, rispetto all'onirismo del quale Maselli, assecondato da attori realistici, sceglie una regia quasi documentaria.
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Il film vuole raccontare ragazzi emarginati ma onesti e la loro generosa utopia di superare attraverso i sentimenti sia la condizione sociale che le convenzioni borghesi. La protagonista è interpretata da Valeria Golino in un ruolo che ne suggella il successo dopo la rivelazione (Globo d'oro della associazione stampa estera per l'attrice esordiente) nel precedente "Piccoli fuochi" : premiata come migliore attrice al Festival di Venezia e con il premio Vittorio De Sica a Sorrento continua a spogliarsi con la spudorata ingenuità di adolescente mostrando il sentimento materno e romantico che si accompagna al suo naturale sex-appeal come aveva fatto nel precedente film di Del Monte, rispetto all'onirismo del quale Maselli, assecondato da attori realistici, sceglie una regia quasi documentaria. Se "Piccoli fuochi" era Valeria Golino, "Storia d'amore" è Bruna: l'attrice diventa una figura emblematica di una condizione femminile e della crisi legata al suo tentativo di emancipazione.
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