Commedia con Sordi tuttofare: regista, sceneggiatore, produttore e ovviamente attore. E quest'ultima è la parte che meno gli riesce. Da un'idea, nemmeno malvagia di Rodolfo Sonego, Sordi ne estrapola un film dal sapore dichiaratamente antifemminista, sottolineando difetti e luoghi comuni dell'uomo medio-borghese, volgarotto, maschilista-machista. L'attore romano non appare troppo ispirato dei panni di un dirigente un pò attempato, pressato dalle continue lamentele di moglie, cameriera e amante, che dopo un viaggio a New York acquista un robot con mansioni di colf pensando di aver risolto ogni problema: ma non ha fatto i conti con pretese, richieste e incredibili "sentimenti" dello stesso automa, geloso delle possibili rivali portate in casa.
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Commedia con Sordi tuttofare: regista, sceneggiatore, produttore e ovviamente attore. E quest'ultima è la parte che meno gli riesce. Da un'idea, nemmeno malvagia di Rodolfo Sonego, Sordi ne estrapola un film dal sapore dichiaratamente antifemminista, sottolineando difetti e luoghi comuni dell'uomo medio-borghese, volgarotto, maschilista-machista. L'attore romano non appare troppo ispirato dei panni di un dirigente un pò attempato, pressato dalle continue lamentele di moglie, cameriera e amante, che dopo un viaggio a New York acquista un robot con mansioni di colf pensando di aver risolto ogni problema: ma non ha fatto i conti con pretese, richieste e incredibili "sentimenti" dello stesso automa, geloso delle possibili rivali portate in casa. Vuole essere una comemdia sofisticata ma non ne ha i tempi, il ritmo e la fluidità: anzi, spesso, risulta di cattivo gusto, rimanendo sul satirico (ma senza graffiare) e sul simbolico. Un pò di noia, qualche sorriso e un Albertone sottotono, che si conferma scapolone incallito e sottolinea ancora una volta il suo ego e il suo narcisismo.
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