Storia di Miss Canada (il capitalismo) e di una donna che viaggia su una nave con la prua a forma di Marx (il comunismo), delle quali verrà narrato il fallimento, con gran dispendio di liquidi corporei, amplessi più o meno ortodossi - terribile quello coi bambini - e grande caos narrativo.
Strettamente imparentato - per periodo storico, temi e modi - con film come "La montagna sacra" (Jodorowsky), "Andrò come un cavallo pazzo" (Arrabal) e "Le 120 giornate di Sodoma" (Pasolini), "Sweet Movie" può esserne considerato il fratello demente/deforme, non possedendo, infatti, la stessa compattezza stilistica e formale.
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Storia di Miss Canada (il capitalismo) e di una donna che viaggia su una nave con la prua a forma di Marx (il comunismo), delle quali verrà narrato il fallimento, con gran dispendio di liquidi corporei, amplessi più o meno ortodossi - terribile quello coi bambini - e grande caos narrativo.
Strettamente imparentato - per periodo storico, temi e modi - con film come "La montagna sacra" (Jodorowsky), "Andrò come un cavallo pazzo" (Arrabal) e "Le 120 giornate di Sodoma" (Pasolini), "Sweet Movie" può esserne considerato il fratello demente/deforme, non possedendo, infatti, la stessa compattezza stilistica e formale.
Dal punto di vista dei contenuti, invece, le potenti metafore del film sono destabilizzate dal disgusto che le immagini provocano nello spettatore; il discorso non è mai lineare e si ha l'impressione che un'anarchia senza limiti di sorta abbia invaso lo schermo, coprendo gli intenti del regista e tutto il discorso sociale che intendeva proporre.
Disturbante per chi lo guarda, ma ancor più degradante per gli attori che hanno accettato di girarlo.
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