dr. o' le'
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giovedì 27 luglio 2006
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il miglior de palma in un pezzo d'annata
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Se esistesse un premio per il film più sottovalutato e meno conosciuto della storia, questa straordinaria opera del grande Brianone lo vincerebbe senza alcun dubbio.
Il Fantasma del Palcoscenico (traduzione aberrante e totalmente insensata del titolo originale Phantom of the Paradise - fantasma del Paradiso, inteso come nome del locale in cui il nostro reietto vive-) è un piccolo grande capolavoro, un musical-drama-fantastico pieno di idee originali e interpretato da una serie di grandi artisti (su tutti il superbo Paul Williams, autore anche delle canzoni originali del film).
In bilico tra il fantasma dell'opera ed il "Faust" di Goethe, De Palma da vita ad un'opera che gode di vita propria, equilibrata e accattivante.
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Se esistesse un premio per il film più sottovalutato e meno conosciuto della storia, questa straordinaria opera del grande Brianone lo vincerebbe senza alcun dubbio.
Il Fantasma del Palcoscenico (traduzione aberrante e totalmente insensata del titolo originale Phantom of the Paradise - fantasma del Paradiso, inteso come nome del locale in cui il nostro reietto vive-) è un piccolo grande capolavoro, un musical-drama-fantastico pieno di idee originali e interpretato da una serie di grandi artisti (su tutti il superbo Paul Williams, autore anche delle canzoni originali del film).
In bilico tra il fantasma dell'opera ed il "Faust" di Goethe, De Palma da vita ad un'opera che gode di vita propria, equilibrata e accattivante. Come l'ottimo cineasta americano avrebbe fatto anche in seguito (Complesso di colpa, Blow Out, Omicidio a luci rosse sono esempi), un grande capolavoro del passato - il fantasma dell'opera- viene rivisitato completamente in chiave rock, attualizzandolo e stravolgendolo, conferendogli un grande impatto visivo.
Un musicista disgraziato, Winslow Leach, ha ideato una fantastica cantata per piano e voce ispirata al "Faust" di Goethe, ma il suo "appeal" non gli permetterebbe certo di portarla al successo.
Per questo il dio dell'industria musicale Swan - il grande Williams-, personaggio quasi innaturale, riesce ad impossessarsi della cantata del povero Leach, dal viso sfigurato dopo un incidente, ed a convincerlo a vivere "murato" all'interno di un enorme locale, il Paradiso.
Leach è convinto che canterà anche lui insieme alla donna, di cui è ovviamente innamorato, che aveva scelto per interpretare il suo brano. E si sbaglia.
Inizia perciò la sua vendetta terribile, mirata ad uccidere tutti i protagonisti del "suo" Faust.
Swan, approfittando di nuovo della sua ingenuità, lo convincerà a firmare un contratto col sangue, con cui accetta di smettere di nuocere allo spettacolo in cambio di una parte con la sua amata.
Ma anche Swan, tanto tempo prima, aveva firmato con il suo sangue un contratto che gli aveva portato la fama e la ricchezza, un contratto che non si puo' certo disdire...
Epico.
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rambo
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mercoledì 30 maggio 2001
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1° capolavoro depalmiano
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Swan (Williams), un diabolico imprenditore discografico, ruba l'opera musicale sul Faust a Winslow Leach (Finely). Il disgraziato viene anche sfigurato ma ritorna, mascherato, a sabotare le rappresentazioni di quello che doveva essere il "suo" show.
Stravolgente,geniale,visionaria rivisitazione in chiave pop-rock-horror del "Fantasma dell' opera" di Gaston Leroux dove una sfrenata fantasia figurativa, brillanti musiche e i molti rimandi (si va da Hitchcock all' horror gotico) sono miscelati in modo folgorante. Con gli anni è divenuto uno dei cult-movies dei Settanta.
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rmarci 05
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giovedì 4 aprile 2019
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un film cult sperimentale e visionario
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Il giovane e ancora inesperto Brian De Palma, oggi uno dei registi più importanti della Nuova Hollywood, ottenne fama internazionale con questo piccolo gioiello del cinema, un film sperimentale che miscela sapientemente horror, dramma e musical, riuscendo a riadattare in chiave moderna il celebre "Fantasma dell'Opera", il cui svolgimento della narrazione è basato su riproposizioni di alcuni grandi classici del cinema (A. Hitchcock), della musica (Faust), e della letteratura horror inglese (Il ritratto di Dorian Gray); nonostante il film abbia una storia ricca di citazioni, De Palma dimostra il suo talento adattando le storie delle grandi opere alla sua, senza mai scadere nel classico "copia e incolla", e rivoluzionando il genere cinematografico del musical; egli inoltre affida alla splendida musica del film un ruolo fondamentale: essa viene descritta dal protagonista come una opera d'arte molto complessa e personale, che un produttore discografico, per cattiveria e avarizia, gli ruba trasformandola in una macchina per guadagnare soldi.
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Il giovane e ancora inesperto Brian De Palma, oggi uno dei registi più importanti della Nuova Hollywood, ottenne fama internazionale con questo piccolo gioiello del cinema, un film sperimentale che miscela sapientemente horror, dramma e musical, riuscendo a riadattare in chiave moderna il celebre "Fantasma dell'Opera", il cui svolgimento della narrazione è basato su riproposizioni di alcuni grandi classici del cinema (A. Hitchcock), della musica (Faust), e della letteratura horror inglese (Il ritratto di Dorian Gray); nonostante il film abbia una storia ricca di citazioni, De Palma dimostra il suo talento adattando le storie delle grandi opere alla sua, senza mai scadere nel classico "copia e incolla", e rivoluzionando il genere cinematografico del musical; egli inoltre affida alla splendida musica del film un ruolo fondamentale: essa viene descritta dal protagonista come una opera d'arte molto complessa e personale, che un produttore discografico, per cattiveria e avarizia, gli ruba trasformandola in una macchina per guadagnare soldi. Grazie alla buona recitazione degli attori, ad una fotografia splendida e a delle ambientazioni visionarie e kitsch, Brian De Palma firma un film cult che, se nella prima parte risulta piuttosto datato, nella seconda sprigiona un'energia e una bellezza incredibili.
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mondolucio
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lunedì 25 luglio 2022
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ora, nel 2022, bisogna ripartire da qui
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Anni gloriosi per il cinema i '70/'80, periodo nei quali si creava (e non "virtualizzava") o si ricercava (e non "ripeteva") o, come in questo caso, si sperimentava (e non "fossilizzava"). Parliamoci chiaro, questa pandemia ha messo a dura prova tutto, compreso questo settore stremato da continui rinvii e rinunce, però, grazie al cielo, abbiamo la certezza che il cinema si sappia reinventare e che non mollerà mai, ma bisogna necessariamente tornare a darci ispirare da queste origini se non vogliamo continuare a riempirci di vacui (non tutti) cinecomics che hanno ormai saturato il mercato e le nostre menti. Il buon De Palma che non ci tradisce mai qui ci ha lasciato in eredità una solida base di folle irrealtà dove é riuscito a fondere la letteratura più oscura dell'immaginario collettivo e sintetizzarne il senso in chiave moderna in soli 90 minuti di puro spasso.
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Anni gloriosi per il cinema i '70/'80, periodo nei quali si creava (e non "virtualizzava") o si ricercava (e non "ripeteva") o, come in questo caso, si sperimentava (e non "fossilizzava"). Parliamoci chiaro, questa pandemia ha messo a dura prova tutto, compreso questo settore stremato da continui rinvii e rinunce, però, grazie al cielo, abbiamo la certezza che il cinema si sappia reinventare e che non mollerà mai, ma bisogna necessariamente tornare a darci ispirare da queste origini se non vogliamo continuare a riempirci di vacui (non tutti) cinecomics che hanno ormai saturato il mercato e le nostre menti. Il buon De Palma che non ci tradisce mai qui ci ha lasciato in eredità una solida base di folle irrealtà dove é riuscito a fondere la letteratura più oscura dell'immaginario collettivo e sintetizzarne il senso in chiave moderna in soli 90 minuti di puro spasso. In ogni caso, non fatevi comunque ingannare da questi "paroloni", piazzatevi davanti uno schermo e guardatelo, senza troppi fronzoli. Scommettiamo che ne rimarrete ipnotizzati senza capirne davvero il perché? Paul Williams ci ha lasciato davvero una buona opera musicale, William Finley invece ci offre una prestazione da "istrione" memorabile, ma quella che stupisce é una Jessica Harper (Suspiria) carica di inaspettata sensualità e intonazione. Curiosità: la maschera utilizzata dal personaggio di Winslow é stata letteralmente presa e ricopiata fedelmente da Kentarõ Miura nel suo Berserk (praticamente il manga più bello di tutti i tempi) per il personaggio di Grifis, ispirazione mai nascosta, anzi, Miura ha sempre fortemente evidenziato la sua influenza dall'occidente. Che altro aggiungere? Godetevelo.
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