elgatoloco
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martedì 13 novembre 2018
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film suggestivo, per essere bond...
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Questo "Live and Let Die"(Guy Hamilton, 1973)segna l'entrée di Roger Moore, "rimpiazzo"di Sean Connery; la sceneggiatura, ovviamente da Ian Fleming, è di Tom Mankiewicz, il film, ben"coordinato"da Hamilton, "vecchia volpe"in questo genere filmico, va bene cos. Come sempre, in Bond, suggestiva è anche l'ambientazione. qui Saint-Louis, la Lousiana, il voodoo, la solita"secret isle"pericolosissima-ma il fascino del funerale jazz e il voodoo, con tanto di Baron Samedi, pur se nei film bondiani non si indulge mai a magia e "superstizione", fa decisamente"colpo", anche extra il mero folklore.
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Questo "Live and Let Die"(Guy Hamilton, 1973)segna l'entrée di Roger Moore, "rimpiazzo"di Sean Connery; la sceneggiatura, ovviamente da Ian Fleming, è di Tom Mankiewicz, il film, ben"coordinato"da Hamilton, "vecchia volpe"in questo genere filmico, va bene cos. Come sempre, in Bond, suggestiva è anche l'ambientazione. qui Saint-Louis, la Lousiana, il voodoo, la solita"secret isle"pericolosissima-ma il fascino del funerale jazz e il voodoo, con tanto di Baron Samedi, pur se nei film bondiani non si indulge mai a magia e "superstizione", fa decisamente"colpo", anche extra il mero folklore... Moore è"bravo"quanto può, non facendo rimpiangere troppo Connery, pur se... certo chi, invece, è venuto dopo di lui, grida o meglio fa gridare"vendetta al cielo"o quasi... Le donne, poi, l'humor, tutti ingredienti molto meno presenti nei libri di Fleming, ma molto"caricati"nei film...Poi, le musiche, create da George Martin, ma nell'avant-propos del film si distingue la canzone"Live and Let Die", appunto, scritta e interpretata da Paul Mccartney , allora ancora con la compianta moglie Linda. Mccartney, qualunque generi pratichi e affronti, è il più solido musicista dei quattro, escludendo comunque Ringo Starr, batterista non particolarmente"efficace", per così dire-solo Geotge Harrison, da lonntano, era in grado di tenergli testa ma...da lungi, appunto, Di Moore s' è detto; Yaphet Kotto è un"vilain"notevole, Jane Seymour è brava oltre che bella, Un film da vedere, sempre che non lo si sia già visto e che magari non lo si conosca a memoria... El Gato
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spalla
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mercoledì 21 ottobre 2009
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inferiore ai precedenti
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La prima prova di Roger Moore nei panni di 007 non è certo tra le più riuscite dalla saga. A cominciare dall'interprete principale: Roger Moore non solo si dimostra subito un tantino inferiore a Sean Connery, ma in questo primo film non sembra proprio trovarsi a suo agio nei panni del celebre agente segreto, pare quasi spaesato. Benchè in seguito diventerà il miglior 007 dopo Connery, qui la sua performance lascia decisamente a desiderare. Comunque, non è solo per via dell'attore che lo impersona se James Bond in questo film è sicuramente meno accattivante del solito. In questo film si lascia infatti sedurre troppo facilmente, cade spesso in trappole e tranelli e sembra molto meno sicuro di sè.
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La prima prova di Roger Moore nei panni di 007 non è certo tra le più riuscite dalla saga. A cominciare dall'interprete principale: Roger Moore non solo si dimostra subito un tantino inferiore a Sean Connery, ma in questo primo film non sembra proprio trovarsi a suo agio nei panni del celebre agente segreto, pare quasi spaesato. Benchè in seguito diventerà il miglior 007 dopo Connery, qui la sua performance lascia decisamente a desiderare. Comunque, non è solo per via dell'attore che lo impersona se James Bond in questo film è sicuramente meno accattivante del solito. In questo film si lascia infatti sedurre troppo facilmente, cade spesso in trappole e tranelli e sembra molto meno sicuro di sè. Anche la sua grande ironia qui sembra essere scomparsa o quasi. Gli altri personaggi non sono molto meglio: Kananga non è uno dei migliori cattivi della saga e il suo braccio destro sembra solo un improbabile Capitan Uncino nero. L'unico personaggio davvero convincente a mio parere è l'anziano sceriffo sbruffone. La trama del film non è certo tra le più avvincenti e soprattutto, è spesso ripetitiva. Per oltre un'ora poi non c'è quasi azione e anche se questa nel complesso non manca, arriva troppo tardi, quando il pubblico ormai potrebbe essersi stancato. A salvare parzialmente il film ci pensano poi le belle donne, le ambientazioni esotiche e la bella colonna sonora iniziale. Ma il risultato globale non va oltre una stiracchiata sufficienza.
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