cress95
|
sabato 12 settembre 2015
|
la risposta del tarkovskij al kubrik
|
|
|
|
Cinema e storia si amalgamarono indissolubilmente quando, durante gli anni della corsa allo spazio, il maestro Kubrik, e dunque l'America, mostrarono al mondo intero il vero significato di fantascienza, mediante quel capolavoro assoluto che fu, e che è tutt'ora, "2001: Odissea nello spazio". Esattamente come sul fronte aerospaziale, la risposta sovietica non si fece attendere, e fu così che nel 1972, decorsi ormai ben tre anni dalla sconfitta circa la conquista della Luna, i "rossi" si posero un obiettivo egualmente ambizioso: strappare agli americani il monopolio della fantascienza con un loro unico grande capolavoro, che potesse non solo competere con l'opera del Kubrik, ma addirittura far sparire il suo ricordo tra le inesorabili pieghe del tempo.
[+]
Cinema e storia si amalgamarono indissolubilmente quando, durante gli anni della corsa allo spazio, il maestro Kubrik, e dunque l'America, mostrarono al mondo intero il vero significato di fantascienza, mediante quel capolavoro assoluto che fu, e che è tutt'ora, "2001: Odissea nello spazio". Esattamente come sul fronte aerospaziale, la risposta sovietica non si fece attendere, e fu così che nel 1972, decorsi ormai ben tre anni dalla sconfitta circa la conquista della Luna, i "rossi" si posero un obiettivo egualmente ambizioso: strappare agli americani il monopolio della fantascienza con un loro unico grande capolavoro, che potesse non solo competere con l'opera del Kubrik, ma addirittura far sparire il suo ricordo tra le inesorabili pieghe del tempo.
Fu così che nacque "Solaris", sicuro e indiscusso capolavoro del regista sovietico Andrei Tarkovskij. I russi furono capaci di raggiungere il loro agognato obiettivo? Ai posteri l'ardua sentenza. In questa sede, infatti, mi limiterò alla stesura di una recensione del film in sé, senza soffermarmi sull'impatto socio-politico che esso ebbe sullo scenario mondiale. Argomento, questo, che meriterebbe infatti trattazione più profonda e accurata della seguente.
Innanzitutto è d'uopo specificare che quella che mi accingo a recensire è l'edizione sovietica del capolavoro del Tarkovskij, dunque esente dai pesanti e catastrofici tagli subiti dalla insensata edizione italiana (insensata alla pari dell'imbarazzante remake statunitense del 2002, con un infelice George Clooney sotto la regia del Soderbergh).
Tratto dall'omonimo romanzo del 1961 dell'autore polacco Stanislaw Lem, "Solaris" coniuga fantascienza e filosofia, attribuendo al genere trattato un nuovo significato, carico di dramma e introspezione. L'immensità dello spazio riflette la profondità dell'anima e l'enormità dei desideri umani. Il pianeta Solaris altro non è che "l'isola che non c'è" tanto agognata nei secoli dagli uomini, un posto nel quale meraviglia e finzione si uniscono, dando voce e corpo ai sogni più intimi dell'uomo. Cullandosi nell'illusione il protagonista, lo psicologo Kris Kelvin (interpretato con indiscusso pathos da un grande Donatas Banionis), altro non è che la parabola dell'uomo disposto a qualsiasi cosa pur di vedere i suoi sogni divenir realtà, pronto anche all'accettazione del non reale, all'abbraccio dell'illusione.
Pellicola dal significato indiscutibilmente criptico e complesso, "Solaris" si presenta più come un'opera squisitamente filosofica, piuttosto che come un canonico esponente dell'intrattenimento fantascientifico, ed è proprio per questo motivo che ritengo fosse obiettivo del regista russo fare in modo che chiunque potesse coltivare la propria personale interpretazione circa il messaggio del quale la sua opera si fa portavoce, realizzando in questo modo una delle opere più affascinanti e al contempo misteriose del cinema mondiale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a cress95 »
[ - ] lascia un commento a cress95 »
|
|
d'accordo? |
|
superpicche
|
mercoledì 6 maggio 2009
|
l'amplificatore dei sogni
|
|
|
|
La stazione Russa orbita intorno al pianeta Solaris lontano dal nostro sistema solare. Lì viene inviata una missione di soccorso per indagare su degli strani fenomeni che vi accadono. La trama individua nel pianeta (vivente) la causa della materializzazione di persone scomparse che si ricompongono nella stazione Russa. Esse risorgono grazie ai ricordi "Vivi" degli ospiti. Per la società Russa l'introspezione è cosa nota, più difficile per noi. Nel film i rapporti fra gli ospiti e i risorti assurgono ai problemi irrisolti nella vita passata; è il nostro passato che ci cerca per darci un'altra possibilità di soluzione ai nostri problemi attuali.
Film profondo, pregno d'emozioni in una parola ottimo film.
[+]
La stazione Russa orbita intorno al pianeta Solaris lontano dal nostro sistema solare. Lì viene inviata una missione di soccorso per indagare su degli strani fenomeni che vi accadono. La trama individua nel pianeta (vivente) la causa della materializzazione di persone scomparse che si ricompongono nella stazione Russa. Esse risorgono grazie ai ricordi "Vivi" degli ospiti. Per la società Russa l'introspezione è cosa nota, più difficile per noi. Nel film i rapporti fra gli ospiti e i risorti assurgono ai problemi irrisolti nella vita passata; è il nostro passato che ci cerca per darci un'altra possibilità di soluzione ai nostri problemi attuali.
Film profondo, pregno d'emozioni in una parola ottimo film. Come Metropolis sarà il faro per numerosi altri movie (Punto di non ritorno, Sfera). Solo l'aspetto dimesso degli astronauti vieta l'aggettivo eccezionale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a superpicche »
[ - ] lascia un commento a superpicche »
|
|
d'accordo? |
|
alfa999
|
giovedì 14 agosto 2014
|
infinito.
|
|
|
|
Si tratta di un diamante fantastico dell'industria cinematografica dalla fondazione di essa ad oggi.
Ispirato ad un romanzo di S. Lem (1961) molto notevole per profondità concettuale.
Il regista è riuscito nell'impresa extraordinem di tradurre in arte cinematografica un romanzo che pur essendo in prosa si avvicina molto alla poesia.
Straordinaria la riflessione sulla potenza della dimensione temporale nella determinazione delle esperienze concettuali proprie dell'essere umano.
L'attrice N. Bondarciuk (classe 1950) è ad litteram infinita dal momento della sua apparizione a quello della sua scomparsa.
Le sue riflessioni, i suoi gesti, le sue espressioni del volto sono il vertice toccato dal cinema mondiale ad oggi: essa dimostra la capacità di connettere l'uomo con l'infinito, con l'assenza di limiti.
[+]
Si tratta di un diamante fantastico dell'industria cinematografica dalla fondazione di essa ad oggi.
Ispirato ad un romanzo di S. Lem (1961) molto notevole per profondità concettuale.
Il regista è riuscito nell'impresa extraordinem di tradurre in arte cinematografica un romanzo che pur essendo in prosa si avvicina molto alla poesia.
Straordinaria la riflessione sulla potenza della dimensione temporale nella determinazione delle esperienze concettuali proprie dell'essere umano.
L'attrice N. Bondarciuk (classe 1950) è ad litteram infinita dal momento della sua apparizione a quello della sua scomparsa.
Le sue riflessioni, i suoi gesti, le sue espressioni del volto sono il vertice toccato dal cinema mondiale ad oggi: essa dimostra la capacità di connettere l'uomo con l'infinito, con l'assenza di limiti.
Il passaggio relativo al suo tentativo di autodistruzione è forse l'apogeo possibile dal momento che osservando l'evento la potenza emozionale è tale da non permettere alle parole di intervenire così come accade quando si osserva il mare e le sue onde infinite e incalcolabili.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alfa999 »
[ - ] lascia un commento a alfa999 »
|
|
d'accordo? |
|
fluturnenia
|
martedì 9 giugno 2009
|
165 minuti sn tanti, idem 115
|
|
|
|
Ho avuto la fortuna di vedere l'edizione integrale. Devo dire che i primi 40 minuti seppur mostrando punti di contatto tra la vita pre e post missione del protagonista sn del tt privi di utilità e decisamente noiosi. Ma probabilmente nn sn abbastanza colto. Cm sostengono alcuni è un film x dotti. Un limite del mio vocabolario è quello di contenere la parola retrò piuttosto che vintage il che penalizza sensibilmente ciò che "fù" piuttosto che ciò che "ritorna". Rispetto al remake questa pellicola è decisamente + esplicità fin dalle prime battute su cosa stia accadendo e su come risolvere il problema. Nn a caso parole cm "allucinazioni", "nn è pazzia" e "bombardare il plasma" sn pronunciate già in principio.
[+]
Ho avuto la fortuna di vedere l'edizione integrale. Devo dire che i primi 40 minuti seppur mostrando punti di contatto tra la vita pre e post missione del protagonista sn del tt privi di utilità e decisamente noiosi. Ma probabilmente nn sn abbastanza colto. Cm sostengono alcuni è un film x dotti. Un limite del mio vocabolario è quello di contenere la parola retrò piuttosto che vintage il che penalizza sensibilmente ciò che "fù" piuttosto che ciò che "ritorna". Rispetto al remake questa pellicola è decisamente + esplicità fin dalle prime battute su cosa stia accadendo e su come risolvere il problema. Nn a caso parole cm "allucinazioni", "nn è pazzia" e "bombardare il plasma" sn pronunciate già in principio. L'attenzione al dettaglio degli oggetti e + accentuata così cm l'atmosfera paranoica e il ritmo è esponenzialmente + lento del remake. Tarkovskij è molto esplicativo sia sul xkè delle cose sia nella caratterizzazione dei personaggi, mentre nel remake di Soderbergh tutto s'impronta sul passato del protagonista e sul suo rapporto con esso e ciò che ritona da e con esso. Penso cmq che fare il paragone tra pellicole con 20 anni di differenza sia qualcosa di stupido oltre che inutile. Il candore iniziale e la purezza del primo non potranno essere mai eguagliatai per ovvi motivi di novità limitata ma anche di originalità impossibile in un mondo dv ormai tutto o quasi è stato proposto. Una cosa è innegabile a prescindere dai gusti personali: la perfezione e la qualità tecnica e visiva di oggi nn temono paragoni con quelle di ieri. A patto che regista e compagnia nn ci mettano tutto l'impegno possibile per dar vita ad un obbrobrio moderno cm spesso accade, ma nn mi pare sia il caso del Solaris di Soderbergh. Credo che questo originale poteva essere accorciato cm minimo di un'altra mezz'ora. Ma in fondo è solo la mia opinione.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fluturnenia »
[ - ] lascia un commento a fluturnenia »
|
|
d'accordo? |
|
carlo's dè
|
venerdì 18 febbraio 2011
|
solaris : è quasi capolavoro..
|
|
|
|
Film psico-fantascientifico tratto dal romanzo di Stanislaw Lem e messo su pellicola dal grande regista russo Tarkovskji.
Trama forse essenziale: Dalla stazione russa in orbita attorno al pianeta Solaris accadono cose inspegabili ,ed è così che viene inviato in missione dalla terra l'astronauta psicologo Kris Kelvin.
Recatosi nell'astronave l'ambiente è surreale e le persone dell'equipaggio hanno strani comportamenti tendenti alla pazzia e al suicidio. Dopo poco l'astronauta Kris Kelvin capisce che il pianeta Solaris leggendo nell'inconscio umano ha la forza di materializzare persone oramai morte come la moglie suicida. L'astronauta lotta con se stesso per liberarsi della moglie che sà essere un "dupilicato" non umano ma identico in tutto e per tutto all'originale.
[+]
Film psico-fantascientifico tratto dal romanzo di Stanislaw Lem e messo su pellicola dal grande regista russo Tarkovskji.
Trama forse essenziale: Dalla stazione russa in orbita attorno al pianeta Solaris accadono cose inspegabili ,ed è così che viene inviato in missione dalla terra l'astronauta psicologo Kris Kelvin.
Recatosi nell'astronave l'ambiente è surreale e le persone dell'equipaggio hanno strani comportamenti tendenti alla pazzia e al suicidio. Dopo poco l'astronauta Kris Kelvin capisce che il pianeta Solaris leggendo nell'inconscio umano ha la forza di materializzare persone oramai morte come la moglie suicida. L'astronauta lotta con se stesso per liberarsi della moglie che sà essere un "dupilicato" non umano ma identico in tutto e per tutto all'originale....e ci riuscirà ( meglio guardarsi il film..)
Il film praticamente è un "mattone" volutamente pieno di tempi morti e di scene surreali non facimente comprensibili ma forse non poteva che essere girato così è spesso bollato come una noia mortale ma rimane un capolavoro ha tratti un bagno di surrealismo. Fotografia eccezionale. Film mistico!?.
(Solaris era la risposta russa a "2001 odissea nello spazio" ma x quanto possa esser fatto bene Kubrick era 1000 anni avanti).
[-]
|
|
[+] lascia un commento a carlo's dè »
[ - ] lascia un commento a carlo's dè »
|
|
d'accordo? |
|
|