Giù la testa

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tizianoitalia domenica 12 gennaio 2025
la lenta discesa di sergio leone Valutazione 3 stelle su cinque
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Premetto che questa è la mia modesta opinione, come per tutti. Di fatto, dopo il suo film più potente ed emozionante in tutti i suoi aspetti, ossia C'era Una Volta Il West, Sergio Leone ha fatto il suo penultimo film dopo 3 anni, mentre ne aveva fatti 4  in soli 5 anni. per poi concludere 13 anni dopo con C'era una volta in America che da mio punto di vista e di molti altri non è un buon film per diversi motivi.

Tornando a Giù La Testa, comunque, è fondamentale capire la relazione di amicizia che c'era tra Sean e John in Irlanda, con quella relazione che sembra sia una cosa a tre. Di fatto, semplicemente, è talmente forte l'amicizia tra i due che possono condividere la ragazza : ergo, spiegato nella scena finale, la ragazza è di troppo alla relazione che c'era tra i due. [+]

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luca g lunedì 16 dicembre 2024
un capolavoro ... ? questo?? Valutazione 2 stelle su cinque
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Era l'ottobre del 1971 e al Medica di Bologna GLT si scontrò con 'continuavano a chiamarlo Trinità' all'Arcobaleno,
dopo neanche un mese il film di L fu messo ko dal film demenziale di Clucher,
ricordo che su Panorama c'era la graduatoria degll incassi e GLT chiuse a 500ml di lire mentre T giunse a oltre 2mld;
che sconfitta!
l'inventore del western italiano detronizzato da Terence Hill, da Barboni, che fece un film io penso tra i più stupidi mai visti, almeno un pò di serietà c'era nel dollaro;
è sempre circolata una storia infondata, che L diresse questo film costretto da un contratto ecc ecc,
storie, L stava telecomandando il giovane Giancarlo Santi, suo collaboratore, perché non voleva firmare il film, per ragioni psicologiche che Bogdanovich descrive nel libro di De Fornari;
secondo il regista di 'ma papà ti manda sola' e 'paper moon', L non aveva il coraggio di apparire come regista di un film perché non si sentiva all'altezza;
il film è chiaramente prodotto da L sotto la speciosa copertura della casa di produzione 'rafran san marco' cioè Raffaella_Francesca_Andrea, Fulvio Morsella è il cognato,
B fu scelto da L perché era un emergente che aveva colpito col suo cult 'l'ultimo spettacolo';
a un certo punto Peter si scocciò di andare in giro per Roma con Luciano Vincenzoni , a vedere monumenti, mentre 'Sergio' faceva la siesta dopo un piatto di fettuccine,
perché, diceva, è meglio non fare le riunioni di sceneggiatura 'troppo presto dopo mangiato',
e poi L continuava a dirgli che doveva fare tutto il film con primi piani sui volti degli attori, mentre B gli disse perfidamente che lui amava solo i campi lunghi;
'sei pazzo' gli disse Vincenzoni che era uomo di mondo, amico personale di William Holden, Billy Wilder, 'vai a dire che ti piacciono i campi lunghi a un regista che ha costruito la sua carriera sui primi piani';
L voleva entrare nella storia del cinema con un maxi_capolavoro che doveva umiliare Fellini, Visconti, John Ford, e non intendeva arrischiarsi a firmare un fim che fosse giudicato con sufficienza dalla critica;
senonché il film fu, come ho detto, giudicato con sufficienza dal pubblico, ah se L avesse dato ascolto a Ford 'nel nostro mestiere un insuccesso presso la critica non vuol dir niente ma un fiasco commerciale è una condanna';
l'importanza di questo film non sta nel suo valore intrinseco, che non c'è, è pari a zero,
ma nel fatto che stimola a domandarsi quale sia stato il vero valore di Sergio Leone nel cinema;
GLT non è altro che l'ennesimo riciclo del soggetto di Solinas 'la resa dei conti', lo yankee che cerca il rivoluzionario e che poi prende coscienza di classe,
i vari corri uomo corri, il mercenario, vamos a matar, tepepa . [+]

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belliteam lunedì 4 maggio 2020
scion scion Valutazione 4 stelle su cinque
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Uno strepitoso Rod Steiger (probabilmente nella sua miglior interpretazione,  di un bandito messicano) e James Coburn (irlandese, militante dell'IRA) sono i 2 grandi attori protagonisti della penultima opera del Maestro Sergio Leone, che poi girera' C'era una volta in America. Il film inizia con una massima di Mao Tse Tung, ed una scena meravigliosa della durata di circa mezz'ora, dove c'e' tutto il cinema di Leone, con l'assalto alla carrozza,ed il cambio repentino delle situazioni, (i primi piani del regista sull'ostentare la ricchezza da parte dei borghesi, contrapposto alla poverta' dei mendicanti, sono da antologia delle immagini). Non si puo' poi non rimarcare il grande contributo dato al film (che nella seconda parte perde un po' di smalto) dalla Colonna Sonora di Ennio Morricone che accompagna tutti i flashback di Coburn con i suoi splendidi motivi. [+]

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elgatoloco domenica 2 settembre 2018
c'era la rivoluzione... Valutazione 0 stelle su cinque
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Sembra che questo"Giù la testa"(1971), penultimo film di Sergio Leone(prima id "C'era una volta in America", 1984), scritto con Sergio Donati e Luciano Vincenzoni, musihce come sempre di Ennio MOrricone, inizia simbolicamente ma anche icasticamente con la citazione di Mao: "La rivoluzione non è pranzo di gala", da parte dell'unico vero autore del cinema italiano che si sia mai richiamato conseguemente al marxismo-leninismo. Doveva chiamarsi originariamente"C'era una volta la rivoluzione", poi sembra che la produzione USA si sia opposta, facendo ripiegare Leone su questo"Giù la testa", comunque efficace; l'ambiente, comunque, è quelllo della rivoluzione, con un rivoluzionario, John, Irlandese, area IRA(James Coburn) e un peone che lo diventa, dopo esser stato uno scettico(Rod Steiger), ma anhce un medico, l'altrettanto grande Romolo Valli, che è un "sapo", pe rdirla alla spagnola, ossia un traditore, ma solo per aver subito torture terribili. [+]

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mrmassori mercoledì 4 febbraio 2015
capolavoro immortale Valutazione 5 stelle su cinque
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Filmone Ingiustamente sottovalutato! E' una perla e una pietra miliare della storia del cinema. Questa è arte!!!

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jackiechan90 giovedì 20 novembre 2014
i don chisciotte e sancho pancha messicani Valutazione 5 stelle su cinque
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Durante la rivoluzione messicana(1913) il bandito Quan(Rod Steiger) incontra l'eccentrico motociclista, esperto di dinamite, Sean(James Coburn). I due diventano soci per rapinare una banca in una cittadina vicina, Mesa Verde. Arrivato in città però Quan si accorge ben presto che la rapina è una scusa di Sean per convincerlo a partecipare alla rivoluzione di cui lui stesso fa parte, coadiuvato da un medico ,il dottor Villega(Romolo Valli). Nonostante al delusione però decide di rimanere a fianco di Sean perchè tra i due si è instaurata una bella amicizia (e perchè spera sempre di arricchirsi scassinando banche con la sua dinamite) e diventa, suo malgrado, un eroe della rivoluzione messicana. Secondo film della cosiddetta "trilogia del tempo" (insieme a "C'era una volta il West" e "C'era una volta in America") raccontato tramite i famosi primi piani e dettagli e un ritmo che mescola campi lunghissimi e silenziosi a scoppi di dinamite che si fondono con la splendida colonna sonora di Ennio Morricone (in una delle sue prove migliori). [+]

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sciakubucu mercoledì 19 novembre 2014
un motivo per amare il cinema Valutazione 0 stelle su cinque
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E proprio così: sono le impressioni ed tipo di emozioni fortemente indescrivibili che da allo spettatore, nel vedere questo lungo film veramente eccezionale in tutto e per tutto.

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paul8921217 venerdì 25 luglio 2014
incredibile Valutazione 5 stelle su cinque
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Ogni scena è un quadro, e Leone sforna un film eccezionale, pieno di tensione emotiva, di coinvolgimento e di puro piacere nel vedere il regista dirigere perfettamente attori e enormi folle di comparse.La colonna sonora è spaziale e magistralmente gestita, paradigmatica la scena di incontro fra i due protagonisti.Non è un western, siamo già dopo il primo decennio del '900, del western ha però i colori e  forse quell'odore dato dai lunghi primi piani, e gli scontri epici e dilatati nel tempo, che a dire il vero,  più che caratteristica del western, è caratterristica del fare cinema di un genio della macchina da presa.

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great steven giovedì 3 luglio 2014
steiger e coburn delinquenti ed eroi rivoluzionari Valutazione 4 stelle su cinque
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GIùLA TESTA (IT, 1971) diretto da SERGIO LEONE. Interpretato da ROD STEIGER – JAMES COBURN – ROMOLO VALLI – RIK BATTAGLIA – MARIA MONTI – FRANCO GRAZISSI – ANTONIO DOMINGO – MEMé PERLINI § John Mallory, un terrorista irlandese esperto di dinamite in giro con la motocicletta emigra in Messico nel 1913 e si allea con Juan Miranda, un grezzo ma premuroso bandito messicano, accompagnato dal vecchio padre e dai cinque figli, per svaligiare la banca di Mesa Verde. Conosciuto un medico, il dottor Villega, che capeggia un commando di ribelli all’autorità del governatore, si ritrovano casualmente a combattere a fianco dei peones di Emiliano Zapata e Pancho Villa, dopo che hanno scoperto che la banca è stata trasformata in una prigione governativa. [+]

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nooddles martedì 21 gennaio 2014
grandissimo film! ... un capolavoro! Valutazione 5 stelle su cinque
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E' il mio preferito di tutti i film del grande Sergio. Le musiche sono straordinarie, gli attori superlativi, non solo Rod Steiger e James Coburn, ma anche Romolo Valli. Il finale mi ha persino commosso! ... Grandissimo film regalatoci dal grandissimo Sergio!

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