Film d'esordio di uno dei massimi documentaristi americani,nonchè articolazione dei temi che torneranno nelle sue opere successive:lo "smontaggio" delle istituzioni,il rapporto tra individuo e comunità,il lavoro per rendere la macchina da presa "invisibile" a chi è ripreso(spesso quasi con sadismo).IL risultato è un viaggio sconvolgente negli angoli più bui della follia umana.E un'analisi su come l'istituzione faccia i conti con la devianza,a volte regolandola,a volte relegandola,a volte mettendola in scena(si inizia e si finisce con un musical messo in scena dai pazienti del manicomio,il cui titolo è quello del documentario).
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Film d'esordio di uno dei massimi documentaristi americani,nonchè articolazione dei temi che torneranno nelle sue opere successive:lo "smontaggio" delle istituzioni,il rapporto tra individuo e comunità,il lavoro per rendere la macchina da presa "invisibile" a chi è ripreso(spesso quasi con sadismo).IL risultato è un viaggio sconvolgente negli angoli più bui della follia umana.E un'analisi su come l'istituzione faccia i conti con la devianza,a volte regolandola,a volte relegandola,a volte mettendola in scena(si inizia e si finisce con un musical messo in scena dai pazienti del manicomio,il cui titolo è quello del documentario).Incredibile il monologo sulla guerra e il Vietnam,e pesantissime le scene del paziente tartassato dagli infermieri e dalle guardie affinchè tenga pulita la cella,e di quello alimentato a forza.Non si sa a chi credere invece,nel confronto tra il paziente paranoico che vuole lasciare l'ospedale(dove si trova già da un anno e mezzo) per tornare in prigione e il dottore che insiste a tenerlo lì.Autoprodotto e finanziato con difficoltà,fù sequestrato per oscenità e violazione della privacy,e il divieto di proiettarlo sarebbe stato revocato solo 23 anni dopo.La versione che ho visto io dura solo 80 minuti,mentre quella indicata altrove è 89.Nove minuti tagliati?Speriamo di no,visto che erano anni che lo cercavo!
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