La storia del film si rifà, neppure troppo di nascosto a quella del leoniano Per qualche dollaro in più. In complesso è un film godibile, molto movimentato e diretto con mano felice da Alfio Caltabiano che gli appassionati ricordano come maestro d'armi di molti film, compresi quelli di Leone. Proprio Leone sembra essere il punto di riferimento del regista, a partire dai dialoghi strutturati "a sentenza" e la scelta delle inquadrature, apprezzabili e in qualche caso davvero suggestive. Uomo esperto e che sa fare il suo mestiere Caltabiano dà il meglio di sé nelle scene d'azione. Meno bravo appare nella gestione degli attori che a volte appaiono fuori tono.
[+]
La storia del film si rifà, neppure troppo di nascosto a quella del leoniano Per qualche dollaro in più. In complesso è un film godibile, molto movimentato e diretto con mano felice da Alfio Caltabiano che gli appassionati ricordano come maestro d'armi di molti film, compresi quelli di Leone. Proprio Leone sembra essere il punto di riferimento del regista, a partire dai dialoghi strutturati "a sentenza" e la scelta delle inquadrature, apprezzabili e in qualche caso davvero suggestive. Uomo esperto e che sa fare il suo mestiere Caltabiano dà il meglio di sé nelle scene d'azione. Meno bravo appare nella gestione degli attori che a volte appaiono fuori tono. Discreta è la prova dei due protagonisti in particolare Anthony Ghindra, cioè lo jugoslavo Dragom Gidra Bojanic nella parte di un anziano pistolero che porta un'originale mantello. Alfio Caltabiano alcuni anni dopo ha sostenuto che Leone si sarebbe ispirato alla sua storia per disegnare la figura di Sean, l'irlandese appassionato di esplosioni e con il gilè pieno di dinamite in Giù la testa. Può essere, così come l'idea degli specchi che segnalano il luogo dove è stata collocata la dinamite verrà utilizzata poi in Il mio nome è nessuno. Tra le curiosità c'è anche un giovanissimo Flavio Bucci tra le comparse delle prime scene nel saloon. Clamoroso l'errore grammaticale sull'insegna dell'ufficio dello sceriffo dove sta scritto in bella vista "Marchall's Office". Suggestiva la canzone che dà il titolo al film , interpretata da Peppino Gagliardi. Il film alla sua prima uscita ottiene un buon successo commerciale.
[-]
|
|