mericol
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giovedì 18 luglio 2013
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tutti hanno colpe e tutti pagheranno con la vita
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Jeff gestisce una stazione di servizio a Bridgeport, piccola città della provincia americana. Sembra sereno, felice con Ann.Un bel giorno Joe, sgherro del gangster Whit , lo trova e lo ricatta per incarico del suo capo. Jeff ha dunque un passato non chiaro. Investigatore privato anni prima a New York, aveva ricevuto l’incarico,dietro congruo compenso, da parte del gangster, di trovare e portare a casa Kathie,donna del capo, fuggita con il “malloppo”. Jeff non aveva assolto l’incarico. Aveva commesso uno “sgarro” come si suol dire nel linguaggio della malavita e ora è sotto ricatto.
I noir si leggono o si vedono.
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Jeff gestisce una stazione di servizio a Bridgeport, piccola città della provincia americana. Sembra sereno, felice con Ann.Un bel giorno Joe, sgherro del gangster Whit , lo trova e lo ricatta per incarico del suo capo. Jeff ha dunque un passato non chiaro. Investigatore privato anni prima a New York, aveva ricevuto l’incarico,dietro congruo compenso, da parte del gangster, di trovare e portare a casa Kathie,donna del capo, fuggita con il “malloppo”. Jeff non aveva assolto l’incarico. Aveva commesso uno “sgarro” come si suol dire nel linguaggio della malavita e ora è sotto ricatto.
I noir si leggono o si vedono. Non si raccontano. Come tutti i noir americani anni’40 “ Le catene della colpa” è particolarmente contorto, ma non a scapito della chiarezza.
Whit è il tipico capobanda, spiritoso, con un cinismo pari alla crudeltà. Kathie,donna dal volto angelico, ma dal comportamento perverso, è la classica dark lady dei noir e si porta dietro un elenco interminabile di morti ammazzati. Jeff ,a cui Robert Mitchum fornisce una bella interpretazione, segue le fasi alterne della sua vita e del suo destino.
Si parla spesso di noir in letteratura e nel cinema, confondendolo con il poliziesco, il giallo, la detective story. In tutti gli altri generi lo stato delle cose ordinarie è sconvolto da un evento imprevedibile di natura delittuosa e il poliziotto, o altri incaricati dell’indagine, riportano l’ordine. Nel noir, in letteratura o nel cinema, non c’è nessun ordine da ricomporre, la vicenda continua a frantumarsi in schegge impazzite; il male non è imprevedibile ma una costante, e solo un male più forte può contrastarlo.
“Le catene della colpa” (1947) è il classico noir del cinema americano. Tutti hanno colpe e tutti pagheranno con la vita le loro colpe. Una atmosfera più nera che grigia all’inizio come alla fine. Il passato pesa come un macigno sul destino dei protagonisti e non può estinguersi se non con la morte.
Vedendo altri film dello stesso genere, di tutti i tempi, appare come noir fondamentale nella storia del Cinema. In questo senso non perdibile.
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samanta
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lunedì 19 ottobre 2020
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quando un noir è veramente intrigante
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Il film è un noir del 1947, considerato un classico del genere, è diretto da Jacques Tourneur un regista francese che si trasferì in USA naturalizzandosi americano come d'altra parte tanti registi stranieri di Hpllywood (per tutti: Billy Wilder). Tourneur ebbe in USA una carriera trentennale , dirigendo spesso film di horror, di avventura o western (L'alba del gran giorno, I ribelli dell'Honduras, La leggenda dell'arciere di fuoco, 20.000 leghe sotto i mari), era un discreto artigiano del cinema senza particolari vette, però con il noir che commentiamo realizzò un'opera di ottima qualità considerata un cult del genere.
Il film si caratterizza per un cast di buon livello e per una storia che inizia in maniera abbastanza originale.
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Il film è un noir del 1947, considerato un classico del genere, è diretto da Jacques Tourneur un regista francese che si trasferì in USA naturalizzandosi americano come d'altra parte tanti registi stranieri di Hpllywood (per tutti: Billy Wilder). Tourneur ebbe in USA una carriera trentennale , dirigendo spesso film di horror, di avventura o western (L'alba del gran giorno, I ribelli dell'Honduras, La leggenda dell'arciere di fuoco, 20.000 leghe sotto i mari), era un discreto artigiano del cinema senza particolari vette, però con il noir che commentiamo realizzò un'opera di ottima qualità considerata un cult del genere.
Il film si caratterizza per un cast di buon livello e per una storia che inizia in maniera abbastanza originale. Il primo personaggio è Jeff Bailey (Robert Mimitchum) che ha una stazione di benzina in una cittadina dove è capitato da alcuni anni ed ha un passato misterioso, ama, ricambiato, Ann una giovane e brava ragazza. Ma il passato ritorna nella persona di Jim uno scherano del boss Nick Sterling (Kirk Douglas) che dopo alcuni anni lo ha rintracciato (Jeff non era il suo vero nome), il motivo è che Nick vuole incontrarlo. Jeff rivede (in flashback) il passato, faceva l'investigatore privato e Nick, dietro lauto compenso, lo aveva incaricato di trovare la sua ex fidanzata Kathie che dopo avergli sparato era sparita con 40.000 $ (allora una somma enorme circa mezzo milione ai valori attuali). Jeff dopo un lungo peregrinare trova ad Acapulco Kathie (Jane Greer un'attrice bella e brava che recitò nel dopo guerra per vari anni: Nessuno mi crederà, Il tesoro di Vera Cruz, Il prigioniero di Zenda), e si innamora di lei che astuta manipolatrice gli fa credere di essersi solo difesa e non avere rubato nulla. Ma Nick lo rintraccia e Jeff gli dice di non averla trovata, ma quando sta per scappare con lei, Kathie uccide il socio di Jeffe che era venuto a chiedere la sua parte del lauto compenso dato da Nick e poi scappa da Jeff che scopre che lei aveva appena ritirato dalla banca i soldi rubati. Ritornato al presente viene incaricato da Nick _ che lo ricatta perché Kathie, ritornata a vivere con lui, ha fatto una dichiarazione giurata in cui attesta che Jeff ha ucciso il socio - di recuperare i suoi libri contabili con le entrate in nero non denunciate al fisco che sono custoditi da un legale. I libri vengono ritrovati grazie anche ad un altra Dark Ladie: Meta (Rhonda Fleming) la segretaria del legale, il quale viene ucciso per ordine di Kathie per fare ricadere la colpa su Jeff. Kathie scatenata uccide anche Nick e vuole fuggire con i soldi costringendo Nick per cui ha una passione ad andare con lei, ma Jeff di nascosto chiama la polizia, e scappa con lei andando incontro alla morte entrambi uccisi dalla polizia. In questo modo potrà liberare la vita di Ann che lo amava disperatamente.
Il film deve essere visto nella sua atmosfera complessiva, le illogicità e le incongruenze di una trama a volte confusa, sono superate da una atmosfera nebbiosa che incombe ed attrae lo spettatore avvinto da un destino che appare inesorabile. La morale è che l'amore supera il male e Jeff si sacrifica per dare un futuro sereno alla giovane innamorata. La fotografia in bianco e nero è ottima, il cast è buono sia Robert Mitchum e Kirk Douglas sono eccellenti nella loro parte (anche se si potrebbe pensare che erano in grado di scambiarsi la parte), brava anche Jane Green in un personaggio cattivo e perfido che manipola con la seduzione gli uomini, bravi anche i comprimari tra cui Rhonda Fleming che ci ha lasciati il 14 ottobre scorso e di cui parleremo in un'altra recensione.
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gianleo67
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martedì 19 marzo 2013
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quando il passato ritorna
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Jeff Bailey è un aitante ed energico giovanotto che,comparso dal nulla, gestisce un distributore in un anonimo paesino di provincia e fa la corte alla ex fidanzata dello sceriffo locale. Un giorno riceve la visita del tirapiedi di un boss della mala di New York che lo riconosce come Jeff Markham,ex investigatore privato, prospettandogli un irrinunciabile rendez-vous con il suo capo per discutere di una vecchia faccenda lasciata in sospeso. Intrighi assortiti fino al rocambolesco ed ineluttabile finale.
Anche in questa occasione il regista francese (americano d'adozione) Jacques Tourneur dimostra di saper giocare abilmente con i meccanismi del genere,imbastendo un thriller ad alta tensione sospeso tra le tematiche e le atmosfere tipiche del 'noir' hollywoodiano ed i risvolti torridi del melodramma di maniera.
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Jeff Bailey è un aitante ed energico giovanotto che,comparso dal nulla, gestisce un distributore in un anonimo paesino di provincia e fa la corte alla ex fidanzata dello sceriffo locale. Un giorno riceve la visita del tirapiedi di un boss della mala di New York che lo riconosce come Jeff Markham,ex investigatore privato, prospettandogli un irrinunciabile rendez-vous con il suo capo per discutere di una vecchia faccenda lasciata in sospeso. Intrighi assortiti fino al rocambolesco ed ineluttabile finale.
Anche in questa occasione il regista francese (americano d'adozione) Jacques Tourneur dimostra di saper giocare abilmente con i meccanismi del genere,imbastendo un thriller ad alta tensione sospeso tra le tematiche e le atmosfere tipiche del 'noir' hollywoodiano ed i risvolti torridi del melodramma di maniera. A volte si sa, il passato ritorna e questa volta la tara che affligge e perseguita il sornione e spregiudicato protagonista non si rivela come una occulta ed antica maledizione avita ('Cat People' -1942- e 'I Walked with a Zombie'-1943), ma sotto le spoglie dello spettro tangibile di un peccato e di una colpa assai più materiali e terreni, trascinandolo in un turbinio di avventure rocambolesce tra il tempo del ricordo (e della colpa) e quello dell'azione (e del riscatto o dell'espiazione). Il meccanismo funziona bene nella prima parte dove l'insinuante idea del dubbio prelude alle inevitabili evoluzioni di un intrigo che si apre ai torbidi scenari di relazioni fondate sulla diffidenza e sul sospetto (quelle verso il 'foresto' che nasconde un passato oscuro, quelle tra i tre protagonisti che intrattengono un 'menage a trois' di inganni e tradimenti), ma si fa via via più ferraginoso con lo sviluppo di una trama che si complica e si appesantisce di inverosimili barocchismi, una certa fragilità psicologica dei caratteri e la verbosità di dialoghi che sopperiscono allo sviluppo dinamico dell'azione sospesa tra le atmosfere esotiche dell'antefatto (Acapulco),gli scenari urbani dei noir piu' classico (San Francisco,,New York) e quelli tipicamente western di una provincia rude e selvaggia. Non ostante l'adattamento 'complicato' di Daniel Mainwaring dal suo romanzo 'Build My Gallows High', Tourneur sa trarne un film energico e avvincente coniugando le indubbie doti tecniche con la salda direzione di due attori testosteronici come Robert Mitchum e Kirk Douglas (divi dallo sguardo volitivo e la sensuale fossetta sul mento ) e di una femme fatale dalla modesta presenza scenica come la fulva e un pò slavata Jane Greer (anche il casting ha la sua importanza!). Finale un pò precipistoso che indulge al melodramma ed una vena di triste ironia. Prodotto dalla gloriosa RKO Radio Pictures, opera minore e forse sopravvalutata del grande Jacques Tourneur.
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